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Via S. Giovanni Bosco e via V. Chiaia, la civiltà e l’inciviltà

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Sabato scorso, alle 8:00 di mattina, abbiamo notato la compostezza delle pattumelle dell’organico, ben sistemate a piramide a ridosso del muro del condominio di via San Giovanni Bosco. Questa è una delle situazioni in cui il condominio non ha spazi interni che permettono l’utilizzo di bidoni carrellati condominiale da 120 l. I cittadini che vi abitano possono utilizzare solo le pattumelle che ogni sera espongono, sistemate bene, su un marciapiede abbastanza stretto di una strada molto trafficata dalle auto.

Bravi sono quei condomini, altrettanto bravi sono gli operatori della ditta Gassi-Esposito che, tutte le notti, svuotano e risistemano, ordinatamente, quelle pattumelle in modo che non diano fastidio ai pedoni e alle auto. Una situazione -non unica- di perfetta collaborazione tra cittadini e operatori della raccolta differenziata.

Per contro, il giorno prima, venerdì mattina 9 ottobre, su via Vincenzo Chiaia abbiamo assistito a uno spettacolo di tutt’altro tenore: due buste di immondizia abbandonate al centro della strada, schiacciate dalle auto tutto il giorno con scarti da cucina, vetro e altro materiale, spalmati sull’asfalto. Uno spettacolo indegno di un paese civile, uno sfregio alla città (i balordi potevano abbandonare qui rifiuti al lato della strada o sul marciapiede, ci avrebbero almeno risparmiato quello scempio). La notte immediatamente dopo, via Vicenzo Chiaia è stata pulita dagli operatori della ditta appaltatrice.

Due comportamenti l’uno l’opposto dell’altro. Due facce della stessa medaglia? No.
Non ci rassegniamo all’idea che a fronte di un comportamento civile ce ne debba per forza essere uno incivile. Di fronte allo smaltimento dei propri rifiuti il comportamento è uno, è quello civile. L’inciviltà è conseguenza della maleducazione, del disprezzo delle regole e del prossimo, non della raccolta differenziata porta a porta.

Questi sono i casi in cui la tariffazione puntuale premierebbe i cittadini bravi e civili come i condomini di via San Giovanni Bosco, facendoli risparmiare sulla base della logica: chi meno inquina -cioè chi differenzia di più e bene e conferisce meno indifferenziato- meno paga.

Bisogna, dunque, valorizare la civiltà e disprezzare, sempre, l'inciviltà, perseguire con multe salate (il massimo, 500 euro, non il doppio del minimo, 50 euro) e denunciare all’Autorità giudiziaria chi abbandona i rifiuti in ogni dove. Tutto questo è possibile (sistemi puntuali di controllo, tecnologici e no), è alla portata di qualsiasi amministrazione, ci vuole solo buon senso e dedizione al problema da parte di chi ha l’onere -forse anche la pretesa- di fare l’amministratore comunale.




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