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Cantieri, rumori e Piano di Zonizzazione Acustica

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Spett.le Redazione Rutiglianoonline,

mi permetto di dare un contributo all’eventuale dibattito che potrebbe aprirsi in seguito alla recente interrogazione consiliare in merito ai lavori di rifacimento del piazzale antistante la scuola elementare Settanni.
Credo che la stessa interrogazione, per quanto opportuna e conseguente ad un diffuso malcontento dell’utenza scolastica (e non solo), che lamenta l’insopportabilità dei rumori conseguenti, abbia bisogno di una qualche puntualizzazione normativa che la sostenga e che le dia maggiore peso politico.
Alla base di una analisi legislativa che andrebbe fatta,  sta la Legge 447/95, altrimenti conosciuta come Legge quadro sull’inquinamento acustico, una legge che ha avuto il merito di unificare la precedente, frammentata ed inefficace normativa a tutela della qualità della vita, dal punto di vista delle emissioni acustiche.
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Inutile ribadire quanto una legge simile fosse opportuna stanti, tra l’altro, le indicazioni dell’OMS circa i danni che un ambiente abitativo rumoroso comporta agli esseri umani, non solo al loro apparato uditivo.
Una delle disposizioni di maggior peso di tale Legge, imponeva ai Comuni di dotarsi della cosiddetta “Zonizzazione acustica del territorio comunale”.
Tale zonizzazione suddivide il territorio comunale in zone omogenee dal punto di vista acustico, per le quali sono stabiliti dei limiti inderogabili per i livelli di rumorosità.

Si viene cioè a creare una sorta di piramide a sei livelli, che ha alla base le “zone esclusivamente industriali” (Zone di tipo VI) cioè zone in cui il livello di rumorosità può essere relativamente alto ed, al vertice, le “Zone particolarmente protette” (Zone di tipo I) che sono zone con scuole, giardini pubblici, ospedali, ecc. in cui i limiti di rumorosità sono particolarmente restrittivi.

Evito volutamente riferimenti quantitativi (numero di deciBell, ecc.) perché eccessivamente specialistici.
Naturalmente i Comuni vengono investiti anche dell’obbligo alla vigilanza ed al controllo dell’osservanza di tali limiti. Il Comune di Rutigliano, con Delibera di G.M. n.189 del 22.03.2004 (successivamente modificata con Delibera di C.C. n.70 del 17.12.2009) si è dotato di tale zonizzazione inserendo correttamente la zona della pineta comunale e della scuola Settanni in zona I, ovvero la tipologia zonale con la massima protezione possibile, dal punto di vista acustico.

Non è cosa di poco conto, per gli amministratori e gli uffici tecnici comunali, garantire in queste zone le prescritte limitazioni in termini di emissioni rumorose.
La legge prescrive che, all’atto dell’istituzione di tali zone (ma vale anche per le zone dalla II alla IV), il Comune verifichi il rispetto di tali limiti e, qualora vengano superati, ponga in essere tramite i cosiddetti “Piani di risanamento acustico”, tutte le azioni opportune per il rientro in tali limiti (barriere anti-rumore, divieti ad emissioni rumorose, piani del traffico, ecc.).
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Veniamo al punto
Ma in ogni caso, nelle aree di tipo I, non si possono superare determinati limiti?
Evidentemente no poiché ci sono situazioni STRAORDINARIE nelle quali è inevitabile che i limiti di rumore vengano superati. Si pensi, ad esempio, a lavori di manutenzione stradale ed impiantistica o a manifestazioni saltuarie.

In questi casi esisterebbe la procedura della “Autorizzazione in deroga per attività rumorosa a carattere temporaneo” con la quale un cittadino od una impresa fa richiesta in tal senso direttamente al Sindaco, così come previsto dalla LEGGE REGIONALE (Puglia) N. 3 DEL 12-02-2002 (Art.17).
La Legge appena citata, derivata dalla 447/95 citata, pur stabilendo modalità tecnico-operative di zonizzazione e finanche  sanzioni per inosservanza, ha il limite di non regolamentare proprio le procedure di autorizzazione in deroga e tutto il corollario che permette una pratica ed efficace  applicazione del quadro normativo.

Insomma, come è accaduto per esempio con la Legge 142/90 che prevedeva forme di partecipazione popolare all’azione amministrativa, per rendere efficaci le disposizioni di legge, i Comuni dovevano dotarsi di apposito Regolamento.
Molte Amministrazioni comunali sono intervenute con decisione nell’ambito dell’inquinamento acustico con un atto profondamente innovativo, costituito proprio dalla redazione di un regolamento specifico per tutte le attività rumorose. Una regolamentazione che dovrebbe puntare, tra l’altro, a semplificare le procedure per il rilascio delle autorizzazioni in deroga per attività temporanee e a rafforzare gli strumenti di prevenzione, controllo e sanzionamento.

Non  risulta, a tutt’oggi, che il Comune di Rutigliano si sia dotato di un tale regolamento. Ne consegue che la procedura di richiesta di “Autorizzazione in deroga per attività rumorosa a carattere temporaneo”, che in altri comuni è una procedura ben codificata, a Rutigliano è un istituto praticamente inesistente.

Non è cosa di poco conto, tenendo presente che tale richiesta è corredata normalmente di precisazioni tecnico-temporali che una impresa si impegna a rispettare e che il Comune ha il diritto/obbligo di verificare, pena il sanzionamento dell’impresa stessa che può arrivare alla sospensione dei lavori ed alla rescissione del contratto, qualora il committente sia il Comune stesso. Tali precisazioni indicano puntualmente le fonti di rumore (macchinari) usati nel cantiere, livelli di rumorosità degli stessi, tempi e modalità di utilizzo dei macchinari, precauzioni da porre in essere da parte dell’impresa per limitare al minimo le emissioni di rumore. Il tutto certificato da un tecnico specifico che la Legge 447 denomina “Tecnico esperto in acustica ambientale” iscritto in un albo regionale.

L’opposizione opportunamente chiede al Sindaco perché i lavori non si siano svolti in un periodo  meno invasivo dell’attività scolastica, facendo forse appello al buon senso che ogni amministratore dovrebbe avere ma potrebbe fare di più: impegnarsi, con tutto il Consiglio comunale, a chiudere l’iter per la definizione di tutto il quadro normativo comunale che concerne l’inquinamento acustico, iter cominciato nel lontano 2004 e mai completato.
Il paese ringrazierà!

Franco Larizza


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