La lotta alla droga, bloccati i fondi regionali alle associazioni
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Agosto 2015 13:36
- Scritto da CAMA - LILA
Giovani dimenticati
Da tempo il CAMA LILA si occupa di prevenzione e di riduzione del danno e attraverso i pochi interventi nelle scuole si evince che l’uso delle sostanze stupefacenti avviene dappertutto, anche nelle proprie abitazioni. Pertanto non c’e’ da criminalizzare le discoteche, ma da colpevolizzare l’indifferenza e la mancanza di progettualità da parte di tutti coloro che dovrebbero occuparsi del problema droga e del problema del grande uso di alcool tra i giovani (genitori, insegnanti, educatori, amministratori, legislatori ecc..).
In Puglia, i fondi regionali previsti dalla Legge 309/90 per la lotta alla droga, sono bloccati da diversi anni e quindi, le Associazioni come la nostra sono impossibilitate a condurre campagne di prevenzione fra i giovani.
È necessario che si prevengano i rischi attraverso dei piani regionali in cui si riesca a coinvolgere i gestori delle discoteche e le forze dell’ordine; in cui, attraverso i consueti banchetti informativi e di distribuzione di opuscoli si possa spiegare a chi comunque farebbe uso di sostanze, il modo migliore per evitare la morte.
È necessario che le scuole di ogni ordine e grado organizzino degli incontri informativi tali da rendere i ragazzi consapevoli di quello che assumono e delle conseguenze degli effetti delle sostanze stupefacenti, così come nei luoghi di aggregazione giovanile.
La nostra associazione, anche a livello nazionale, autonomamente e senza l’aiuto delle istituzioni da anni produce materiale informativo in un’ottica di riduzione del danno e che distribuisce in vari luoghi, come ad esempio nelle discoteche, lo si fa appunto per dare informazioni corrette sulle conseguenze negative dell’uso delle sostanze e su cosa fare per evitare morti di giovani inconsapevoli, soprattutto perché essi non conoscono le sostanze ed il loro uso promiscuo, ma tutto ciò non basta: il VI Rapporto sulla Legge sulla Droga in Italia, redatto da La Società della Ragione, Forum Droghe, Antigone e CNCA, con l'adesione di CGIL, Comunità di San Benedetto al Porto, Gruppo Abele, Itaca, ITARDD, Legacoopsociali, Lila, Magistratura Democratica e Unione delle Camere Penali Italiane, denuncia che i servizi per la riduzione del danno sono solo 185 in tutto il territorio nazionale la fotografia che emerge da questo censimento è desolante: in alcune regioni non risultano esserci servizi attivi mentre nella maggior parte delle regioni sono attivi solo da 1 a 5 interventi per tutte le tipologie di offerta.
Questa è la conferma della scarsa attenzione alla tematica della salute che oggi c'è nei confronti di chi consuma sostanze. Disinteresse istituzionale, ostracismo e precarizzazione di questi servizi sembrano essere la cifra che orienta i policy maker nonostante tutte le agenzie internazionali prescrivano gli interventi di riduzione del danno come prioritari.
Per far fronte alla carenza di servizi di riduzione del danno nel Libro Bianco si auspica l'avvio di azioni sperimentate in ambito europeo, come interventi sanitari a "bassa soglia" (distribuzione di metadone in strada), iniziative di analisi delle sostanze usate dai consumatori in determinate occasioni, stanze del consumo sicuro (drug consumption rooms o safe injection rooms), trattamenti con prescrizione medica di eroina e l'avvio anche in Italia di un programma di riduzione del danno.
C.A.M.A.
Centro Assistenza Malati Aids
L.I.L.A.
Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids
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