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Strage via Dell’Arca, Bari ricorda i Martiri del Fascismo

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di Michele Pesce

Si è tenuta martedì 28 luglio a Bari la commemorazione per i caduti di via Niccolò Dell’Arca, a distanza di 72 anni dall’eccidio di quel 28 luglio del 1943 in cui persero la vita, colpiti dal fuoco fascista, venti tra studenti e semplici manifestanti che, guidati dal Professor Fabrizio Canfora, passavano sotto la sede del PNF, diretti verso il carcere per reclamare la liberazione dei prigionieri politici, all’indomani della caduta del regime.via-dellarca-bari-3

Alla cerimonia in piazza Umberto - particolarmente sentita da tutta la cittadinanza barese - hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Bari, Antonio Decaro, ed il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. «Quei ragazzi, poco più che bambini, avevano lottato - ha dichiarato Decaro - con le armi della conoscenza, delle idee, dei valori di pace e giustizia per costruire un paese migliore. Erano qui per contribuire ad una storia nuova per questo paese, una storia di riscatto dopo gli orrori del ventennio fascista. Per questo è importante ritrovarci in piazza Umberto, a rendere omaggio alla memoria dell’antifascismo barese e a testimoniare il comune impegno ad onorare la verità della storia e il coraggio della libertà».

La stessa storia della Città di Bari, medaglia d’oro al merito civile, racconta delle illustri figure che in quegli anni furono detenute per ragioni legate ai propri ideali ed all’importante ruolo che esse rivestivano all’interno della società, quali i filosofi Guido de Ruggiero, Guido Calogero e Giulio Butticci, l’umanista e scrittore Tommaso Fiore, il giudice Michele Cifarelli, Nino Laterza, esponente dell’omonima Casa Editrice, il poeta Cesare Teofilato e diversi altri giovani universitari del capoluogo. Toccare il fondo, però, è servito anche a quegli uomini come occasione di riscatto e rivalsa nei confronti di un sistema deviato di cui il tempo e la storia hanno visto il giusto epilogo, scaturito proprio dal desiderio di persone per natura libere di riappropriarsi della loro dignità.

Dopo la cerimonia, l’evento è proseguito all'interno della Casa Circondariale di Bari, nell'ambito del ciclo “Carcere e Territorio". Presenti, oltre al Presidente Emiliano, l’Assessore alla Cultura del comune di Bari Silvio Maselli, il provveditore all’Amministrazione Penitenziaria Giuseppe Martone, il professor Vitantonio Leuzzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, il coordinatore dell’area trattamentale del carcere di Bari Tommaso Minervini, la Direttrice della Casa Circondariale Lidia Deleonardis, ed il vice comandante della Polizia Penitenziaria Nicola Colucci.via-dellarca-bari-1

«Non bisogna far morire il ricordo per non perdere gli stessi valori fondanti della nostra Costituzione» - ha dichiarato Martone, di fronte ad un pubblico attento composto, tra l’altro, da alcuni detenuti della stessa Casa Circondariale. Giornate come questa, infatti, sono cibo per l’anima di chi vuole lavorare alla costruzione di un futuro solido, per chi fa del senso civico e civile il motore del proprio lavoro, della propria vita. Non solo un’occasione per una lezione di democrazia, ma anche per una riflessione sull’istituzione carceraria quale luogo di transizione delle storie collettive e personali e quale possibilità di recupero ed inclusione sociale, che passi attraverso la pena come strumento rieducativo e non repressivo della libertà. «Questo giorno - ha ricordato Emiliano - ci racconta di come anche le cose più incredibili e insostenibili, come il fascismo e la dittatura, possano essere cambiate. Quando siamo uniti e abbiamo le idee chiare possiamo sempre riprendere il cammino».

La redazione di Rutiglianoonline, da sempre vicina e sensibile alle tematiche relative alla difesa dei diritti e dei valori fondamentali quali la democrazia e la libertà di espressione, si unisce al ricordo ed alla memoria storica dei martiri di via Dell’Arca, perché in futuro mai più nessuno debba cadere sotto i colpi di una dittatura del pensiero e della coscienza.


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