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Immondizia nel parco urbano, a chi spetta intervenire?

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parco-immondizia

Da giorni la redazione è inondata di segnalazioni, con foto al seguito, sulla indecente situazione nel parco urbano. Tutti i cestini porta rifiuti sono da giorni pieni di immondizia di ogni genere e, a quella lasciata dagli incivili, serali, frequentatori della nuova area, si è aggiunta l’immondizia dei soliti balordi maniaci della busta abbandonata. I cittadini si chiedono per quale motivo nessuno pulisce un luogo che accoglie il pubblico, adibito al relax, allo svago, al gioco e al passeggio. parco-immondizia-2

Non ci risulta che il comune abbia comunicato alla ditta appaltatrice della gestione dei rifiuti l’installazione dei nuovi cestini portarifiuti, neanche ci risulta che abbia chiesto alla ditta l’attivazione del servizio di pulizia nella nuova area urbana. Cose che l’amministrazione comunale (forse l’assessore all’igiene urbana?) avrebbe dovuto fare perché -anche questo è noto ed elementare- il servizio di igiene urbana è regolato da un contratto che disciplina, oltre a tutta una serie di cose, anche i nuovi servizi, le modifiche a quelli già affidati e le variazioni.

L’art. 5 del contratto fa proprio il caso in questione: “Qualora il comune intendesse affidare alla ditta ulteriori servizi, dovranno essere specificatamente concordati tra le parti, ai sensi dell’art. 12 dell’Allegato ‘A’...”. L’allegato A è il Capitolato d’Oneri il cui art. 12, “Adeguamento e variazione dei servizi”, dice quanto segue: “L’impresa appaltatrice s’impegna ad aumentare, estendere o variare anche in diminuzione, su richiesta dell’Ente, i servizi indicati dal presente Capitolato”.
parco-immondizia-1
“In tale ipotesi -prosegue l’art. 12- oltre il 5% di variazione in più o in meno nel periodo contrattuale (...) il corrispettivo verrà adeguato sulla base di una dettagliata relazione tecnico-finanziaria prodotta dall’impresa appaltatrice in contraddittorio con l’Ente...”.

In questo caso, essendo un'estensione del servizio su nuove aree, il comune avrebbe dovuto fare quello che indica il contratto, chiedere formalmente alla ditta appaltatrice di eseguire i nuovi servizi che sarebbero remunerati solo nel caso la “variazione in più” quantifichi il 5% dell’appalto.

Ora, dall’inizio dell’appalto la ditta svolge diversi servizi “in più” rispetto a quelli contrattuali ai quali si sommerebbero questi del parco urbano, servizi in variazioni che, nel caso non quantifichino il 5%, la ditta dovrà continuare a svolgere senza nessun adeguamento del canone.

Che il comune, dunque, già domani richieda formalmente alla ditta i nuovi servizi sul quel parco; anche perché, elezioni regionale e comunali non se ne vedono all’orizzonte e l’unico modo per pulire il parco è fare questa benedetta richiesta, rispettare il contratto.




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