Cantieri e lavoro minimo di cittadinanza
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- Pubblicato Mercoledì, 28 Gennaio 2015 16:36
- Scritto da Vito Pascazio
Camera del Lavoro di Rutigliano
Siglato oggi a Mola di Bari il protocollo di intesa dei “Cantieri di Cittadinanza” e “Lavoro Minimo di Cittadinanza” tra CGIL, CISL, UIL e i Comuni dell’ambito sociale n° 11 – Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano – relativo all’accordo quadro del Piano Straordinario per il Lavoro sottoscritto dalle segreterie regionali di CGIL,CISL,UIL e Regione Puglia
Con questa operazione di contrattazione territoriale, si concretizza nei fatti quell’intervento straordinario di sostegno al reddito che riconverte in senso produttivo la spesa assistenziale, mettendo al centro il lavoro e la dignità delle persone.
I piani di intervento saranno interamente finanziati da risorse provenienti dalla vecchia e nuova programmazione europea di cui una prima parte risulta già essere assegnata all’ambito di riferimento nella misura di 67 mila euro e pronti per essere utilizzati a seguito della presentazione di progetti che le parti stanno approntando.
Con i “Cantieri di cittadinanza” destinati a disoccupati di lunga durata e a persone in condizione di particolare fragilità sociale, si prevede l’elaborazione di progetti di inserimento socio-lavorativo, sotto forma di cantiere di lavoro e sotto il controllo delle amministrazioni comunali.
Mentre, il “lavoro minimo di cittadinanza” prevede l’intervento diretto delle amministrazioni comunali. Pertanto, i sindaci individuano una serie di lavori di supporto a quelli già esistenti oltre che nuovi (dalla raccolta porta a porta dei rifiuti alla manutenzione ordinaria delle scuole, nonché alla manutenzione del verde piuttosto che alla custodia di biblioteche … … ) cui destinare i lavoratori inseriti nella banca dati dei «percettori di ammortizzatori sociali ». Inoltre, i Comuni si impegnano ad attribuire un punteggio superiore alle aziende che si aggiudichino appalti e si impegnino ad assumere una quota di cassintegrati. Va aggiunto che i lavoratori (cassintegrati o disoccupati) possono anche costituire cooperative per aggiudicarsi i lavori di pubblica utilità di cui si discute.
A queste nuove lavoratrici o lavoratori, sarà assicurato un reddito mensile dotato di tutte le coperture previdenziali pari a 400/500 euro per un periodo che va dai sei mesi fino all’anno, mantenendo ben saldo il principio della fase propedeutica del reinserimento/inserimento nel mondo del lavoro.
Rutigliano, 23 gennaio 2015
Il Coordinatore
Vito Pascazio