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La L.U.T.E. e l’Europa, oggi la premiazione del concorso

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di Roslba Lasorella

Si chiuderà questo pomeriggio, con una cerimonia ricca di riconoscimenti, il XIV Concorso di Creatività indetto dalla Libera Università della Terza Età “Lia Damato” di Rutigliano. Inaugurato lo scorso 5 maggio presso la Sala Conferenze di Palazzo San Domenico, il concorso ha visto la partecipazione di oltre duecento opere ed ha permesso di approfondire -attraverso la pittura, il ricamo, la fotografia e la scrittura- un tema importante e particolarmente attuale quale quello dell’identità europea.lute-art-1A circa due settimane dalla chiamata alle urne per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo, l’associazione guidata da Marisa Damato invita a riflettere sui valori condivisi tra i paesi appartenenti all’UE ed ispira un viaggio che la mostra (visitabile fino a questa sera) traduce in colori, parole ed immagini.

«L’Unione Europea non è perfetta, è ovvio» -ha spiegato la presidente durante la cerimonia di inaugurazione- «ma va difesa e migliorata, non denigrata in ogni occasione». Con questo obiettivo, la L.U.T.E. ha coinvolto le università di Noicattaro, Mola di Bari, Acquaviva delle Fonti, Cassano delle Murge, Bitetto e Modugno, nonché le scuole "Settanni" e "Manzoni" di Rutigliano, in una creativa riflessione sul “volto e l’anima dei popoli europei”.
Un coinvolgimento che nasce dalla volontà di capire, di esplorare le radici, di sfidare la crisi economica per riscoprire il bello che dell’Europa è conosciuto in tutto il mondo. L’arte, infatti, diviene strumento privilegiato nelle mani di chi crede che sia indispensabile eliminare non solo i cancelli della dogana, ma ogni muro di confine capace di relegare l’uomo ad una dimensione di testarda solitudine.

lute-art-2A crederci per primi furono i padri fondatori, convinti sostenitori -secondo quanto ha illustrato il prof. Ennio Triggiani, docente ordinario di Diritto dell’Unione Europea dell’Università degli Studi di Bari-  della necessità di «abbattere i confini e creare una realtà sovranazionale», atta ad elaborare strategie comuni per risolvere problematiche comuni e fondata sull’esperienza storico-culturale di cui ciascuno stato si fa portatore.
Oggi, però, la fiducia nei confronti di questo grande progetto vacilla e scarseggia, tanto da generare quel diffuso senso di malessere che movimenti e partiti trasformano in cavalli di battaglia elettorali.
«Noi siamo stati europeisti convinti ma del tutto ignoranti rispetto alla realtà» - ha proseguito il professore, sottolineando i vantaggi spesso sottovalutati che derivano dalle diversità culturali, dalle norme europee, dalla moneta unica «Dobbiamo essere cittadini europei consapevoli: solo così potremo migliorare questo progetto».

Dal volto dei popoli e dalla piena coscienza della propria identità emerge, dunque, la vera anima dell’Europa, alla quale gli artisti occidentali hanno attinto prima ancora che qualsiasi accordo fosse ratificato. Lo sa bene la professoressa Lina Leone, che nel suo corso di invito all’arte sprona gli adulti della L.U.T.E. a cercare con i maestri un punto di contatto, quella «vicinanza emotiva» che rende lo studio «impegnativo e coinlute-art-3volgente». Leonardo, Tiziano, Michelangelo, Caravaggio, Rembrandt, Van Gogh: uomini alla ricerca di sé stessi e specchio di una civiltà in costante divenire, figli e padri di una cultura europea che ha lentamente perduto le certezze.

Moderata dal giornalista Gianni Capotorto, la cerimonia di inaugurazione è stata intervallata da momenti musicali curati dal maestro Antonio D’ambruoso e si è conclusa con i saluti del Sindaco Roberto Romagno, contento di omaggiare la Libera Università della Terza Età come «una realtà che promuove cultura ed aiuta questa comunità ad essere sempre più comunità».

Nel pomeriggio di oggi, alle ore 18 nella stessa sala di Palazzo San Domenico, i lavori migliori saranno premiati, ma a tutti i lavori andrà certamente un forte applauso, perché -riportando le parole della vice presidente nazionale Federuni Giovanna Fralonardo- «queste opere sono la testimonianza che ad ogni età siamo protagonisti, siamo uomini e donne capaci di dare».

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