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Viabilità e sicurezza, un cantiere anche su via P. Debellis no?!

di Gianni Nicastro

In questo periodo la città di Rutigliano è presa da un furore cantieristico che non si vede neanche all’Expo Milano 2015. La riqualificazione del corso, la ristrutturazione di via Montevergine e, da un paio di giorni, anche il Parco urbano di via A. Moro. Sarà perché siamo a un mese e mezzo dalle elezioni amministrative, sarà perché, casualmente, i vari iter amministrativi si sono conclusi tutti un mese e mezzo prima le elezioni amministrative, una cosa è certa: Rutigliano vive una stagione cantieristica di lavori pubblici da fare invidia alla città di Giuliano Pisapia.

E’ un fatto positivo, ovviamente, ma visto che ci siamo, suggeriamo all’amministrazione comunale, alla maggioranza e alla minoranza -oggi tutti elettoralmente alleati, in un modo o nell’altro- di considerare anche una aggiustatina su via Pietro Debellis, strada che vive da sempre seri problemi di viabilità e sicurezza.

Problemi posti formalmente al comune di Rutigliano il 13 novembre del 2012 da quattordici residente su quella via, firmatari di una lettera con la quale sollecitavano l’amministrazione comunale, e in particolare gli assessori al patrimonio e alla sicurezza (Defilippis e Simone), ad intervenire con  “il rifacimento e l’allargamento dei marciapiedi al fine di evitare il  verificarsi di gravi incidenti”.

In quella nota i cittadini segnalano tutta una serie di problemi. In riferimento a via P. Debellis si legge, infatti, che “nelle ore diurne e serali la suddetta via subisce un intenso traffico veicolare con velocità ai limiti del regolamento stradale”, quindi denunciano “un alto rischio per l’incolumità dei residenti (in particolare persone anziane)” perché “all’uscita delle proprie abitazioni si ritrovano direttamente sulla carreggiata”.

Denunciano la ridicola larghezza dei marciapiedi “in alcuni punti appena 32 cm”, l’impossibilità a percorrere la strada con un passeggino che costringe chi lo fa a percorrerla “sul ciglio stradale con il rischio di essere investiti”. La scarsa visibilità dovuta all’ampia curva impedisce “al pedone lo scorgere per tempo del veicolo in corsa”; le auto in sosta lungo tutta la strada, “nonostante il divieto”, restringono la careggiata, ostacolano il traffico, impediscono -perché “radenti le abitazioni”- ai residenti addirittura di “uscire dalle proprie abitazioni”.

Non di meno, ovviamente, sono gli incidenti che su quella via accadono spesso, “come quello -si legge ancora nella nota-  segnalato ultimamente” ai carabinieri di “un automobilista” che provenendo da via Giordano “a velocità sostenuta” non è riuscito “a frenare per tempo” ed è andato a sbattere “contro la porta del civico 56 causando danni e la rottura del tubo del gas del civico 58”.

Insomma, i cittadini hanno segnalato, con dovizia di particolari già due anni fa, una situazione di serio pericolo rispetto alla quale chiedevano urgenti provvedimenti. Da allora si è intervenuti ad allargare i marciapiedi su via Poerio, su corso Mazzini e finanche su un piccolo tratto all’inizio di via V. Chiaia, ma non su via P. Debellis. E’ giusto che l’amministrazione sia intervenuta su quelle altre vie, ma non si capisce perché non lo abbia fatto, ancora oggi, su una via con problemi di sicurezza così accentuati e così civilmente segnalati dai cittadini.

Il furore cantieristico di questi due mesi si è scordato di via P. Debellis, eppure è un intervento di qualche decine di migliaia di euro, non c’è bisogno di gare d’appalto europee, si può tranquillamente fare come si è fatto per via Montevergine.
Volere è potere, e chi meglio di chi governa un comune ha il potere di intervenire? Amministrazione, maggioranza, minoranza, tutti appassionatamente insieme, se ci siete, battete un colpo anche qui.