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Premiati a Calabritto cinque volontari rutiglianesi del terremoto dell’Irpinia

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di Tino Sorino

Un premio per ricordare “Gli angeli del terremoto” che colpì duramente l’Irpinia il 23 novembre 1980, in una vasta area compresa tra Teora, Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Calitri ed altri centri. Due giorni dopo il sisma, partì da Rutigliano per Calabritto (Avellino), località da soccorrere ed assegnata agli scout pugliesi nell’ambito del progetto nazionale “Arcobaleno” dell’Agesci, un gruppo selezionato di 5 volontari scout ed ex scout ventenni o giù di lì, pronto a tutto.

Equipaggiato per essere completamente autonomo, il quintetto formato da Lorenzo De Bellis, Michele Florio, Gennaro Dell’Edera, Vito Pappalepore e Francesco Paolo Valenzano, per lo più universitari, insieme ad altri scout della provincia tutti riuniti a Bari nella piazzetta S. Antonio, giunse in pulmann a Calabritto.irpina-terremoto-2

Dopo aver già superato, soprattutto nell’ultimo tratto da Avellino, diversi ostacoli sulla strada ingombra di sassi o macerie, arrivarono sul posto, poco prima del tramonto di martedì 25 novembre 1980. La scena che si presentò, subito, davanti ai loro occhi era davvero qualcosa di apocalittico. Dappertutto distruzione, dolore e rabbia tra i sopravvissuti che si aggiravano tra le rovine, un asino che vagava da solo nella periferia del paese, un forte odore acre e pungente, ogni tanto scosse di assestamento e tuoni da far paura.

Sotto una pioggia battente dovettero, senza perdere tempo, scavare nel cimitero di Calabritto una lunga trincea per dare degna sepoltura ai corpi che venivano man mano estratti dalle macerie. E poi, il secondo giorno, dovettero sistemare meglio una tendopoli al campo sportivo mentre la pioggia continuava incessante e ripulire, nei giorni successivi, il porticato del Comune da una quantità enorme di vestiti, farmaci, scarpe e alimenti, tutti bagnati e completamente inutilizzabili, trasferendoli a valle in una discarica temporanea.

E, ancora, organizzare e catalogare tutto il materiale presente nel Comune. Per questo ma soprattutto per la tempestività dell’intervento (effettuato ad appena due giorni dal disastroso terremoto), Calabritto, domenica sera 24 novembre, nella “Giornata della riconoscenza-Premio 23 novembre 1980” ha premiato i 5 volontari di Rutigliano ed il compianto maresciallo Fiore Gaeta a cui è stato attribuito il premio dell’edizione 2013, consegnato alla sua famiglia nella gremita Sala consiliare del Comune di Calabritto.

Qui, alla presenza del Sindaco della Città prof. Gelsomino Centanni, del  direttore responsabile de “Lu Bannaiuolu” dott. Gelsomino Del Guercio e del presidente dell’associazione Pubblica Assistenza “Aurora” sig. Carmine Giannini, la prof.ssa Luisa Severino, Assessore alla Cultura del Comune di Calabritto, ha consegnato ai volontari di Rutigliano la targa della sezione speciale “Gli angeli del terremoto”.

Ad organizzare l’evento “Lu Bannaiuolu” e “Anpas-Pubblica Assistenza Aurora”. Di quella drammatica esperienza del terremoto, due dei componenti del gruppo rutiglianese, Lorenzo De Bellis, dirigente veterinario e Michele Florio, bracciante agricolo e presidente di un gruppo di acquisto solidale (GAS) denominato “Peucetia”, hanno scritto un opuscolo dal titolo “Calabritto novembre 1980: i nostri ricordi” con foto di Giuseppe Della Rocca.


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