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Reflui in lama, il TAR sospende l’autorizzazione paesaggistica regionale

E’ il primo, vero, ostacolo allo strapotere della
regione Puglia sullo scarico dei reflui nella lama San Giorgio

Il TAR Puglia ha dato la sospensiva degli atti impugnati dal comune di Rutigliano e da Italia Nostra nel ricorso depositato il 10 ottobre scorso contro una delibera delle giunta regionale (la n. 999 del 28 maggio 2013) che dava l’ “attestazione di compatibilità paesaggistica in deroga alle prescrizioni di base” del PUTT/P al progetto di  ripristino della continuità idraulica nella lama, progetto presentato l’anno scorso dal Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia.

E’ stata la terza sezione del TAR, quattro giorni fa, a sospendere l’efficacia di quella delibera, sezione composta dai magistrati Sergio Conte (presidente), Antonio  Pasca e Rosalba Giansante.

La motivazione della sospensione è abbastanza forte. Quella delibera, dice il TAR, “appare affetta da illegittimità in quanto si sostanzia in una inaccettabile deroga generalizzata alle disposizioni vincolistiche dettate dal” PUTT/P.

Anche se la sospensione è limitata alla sola delibera di giunta regionale impugnata, il fatto ha una portata ugualmente straordinaria, perché senza parere paesaggistico favorevole il Consorzio di Bonifica non può realizzare il sia pur blando progetto di “ripristino” della continuità idraulica nella lama e, senza continuità idraulica, la lama non può essere utilizzata come recapito finale dei depuratori.

La situazione si fa complicata anche in riferimento a Sammichele, nella cui lama il depuratore comunale già da due anni scarica i suoi reflui non solo senza che sia stata ripristinata la necessaria continuità idraulica, ma anche senza autorizzazione allo scarico.

L'amministrazione comunale di Rutigliano segna, dunque, un primo, importante, punto a favore della difesa del proprio territorio, una battaglia che sta conducendo da più di due anni insieme ai cittadini.

L'ordinanza del TAR