COMITATO CENTRO STORICO. INTERVISTA ALLA PORTAVOCE
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- Pubblicato Lunedì, 01 Agosto 2011 08:13
- Scritto da Rosalba Lasorella
Agli inizi di quest’anno, la parte più antica della nostra città ha visto nascere un comitato in sua difesa. Dopo alcune riunioni pubbliche, il Comitato per il Centro Storico ha elaborato una serie di proposte discusse insieme all’amministrazione comunale; proposte che, però, ad oggi non hanno ancora trovato accoglimento.
Le questioni più delicate sono parcheggio e viabilità, igiene e sicurezza. Abbiamo intervistato Giuliana Creatore, portavoce del Comitato, che ci ha illustrato una situazione effettivamente problematica, in merito alla quale interpelleremo presto la stessa amministrazione.
Quali sono esattamente le vostre richieste?
«Per quanto riguarda il parcheggio e la viabilità sono emerse due proposte: la prima di aggiornare la segnaletica all’interno del centro storico, la seconda di chiudere completamente l’accesso, cioè il parcheggio, anche ai residenti all’interno del centro storico e di riservare delle aree all’esterno.
Per quanto riguarda, invece, l’igiene e la sicurezza la proposta era in relazione alle manifestazioni e agli eventi, perché la lamentela comune era la scarsa cura dell’igiene sia durante, sia dopo le manifestazioni. Ci sono dei punti che chiediamo di rispettare per la sicurezza, perché essendo già una zona particolare, in cui l’accesso è difficile ai mezzi di soccorso, piuttosto che agire senza cognizione di causa, bisogna trovare un modo per far fronte anche a situazioni di emergenza».
Come vi è sembrata l’amministrazione comunale.
«Ci sono stati due incontri: il primo è stato di presentazione, perché volevano giustamente il tempo di prendere atto delle proposte ed è stato a febbraio scorso. Poi ne abbiamo avuto un secondo per discutere sull’analisi del documento, ad aprile: le proposte sono state prese in esame, ma svicolate, perché la controproposta dell’amministrazione è stata quella di chiudere sì il centro storico agevolando il transito in determinate fasce orarie per gli esterni, il transito 24 ore su 24 per i residenti e il parcheggio all’esterno per tutti, soltanto che non è stata prevista un’area alternativa di parcheggio, al di là della Piazzetta del Gesù Bambino di Praga.
La parte dell’igiene e della sicurezza non è stata assolutamente presa in considerazione: è stato solo discusso il problema parcheggio e viabilità. Questa è la situazione che ci ha portato poi a raccogliere le firme per far almeno rispettare le norme già in atto».
Rispetto ai parcheggi, voi chiedete che siano trovate delle aree all’interno o vi sta bene il fatto che il Comune possa individuare aree anche fuori dal centro storico.
«Ci andrebbe bene comunque, ma dall’ultimo incontro che abbiamo fatto non è venuta assolutamente fuori un’area alternativa dove parcheggiare».
Al di là del fatto che non l’abbia trovata, l’amministrazione è disposta a ragionare sulla proposta o c’è una chiusura a priori.
«Io ho avuto sinceramente, insieme alle altre cinque persone della delegazione, l’impressione che ci fosse una certa chiusura, a dir la verità; non per altro l’esigenza di raccogliere queste firme subito dopo e di chiedere anche, nella lettera che è stata inviata, un incontro con la cittadinanza. Non ci è arrivata alcuna risposta ad ora, speriamo che sia soltanto il periodo particolare, però effettivamente abbiamo notato una certa chiusura da parte dell’amministrazione a trovare delle aree alternative, causa a quanto pare accordi già presi con l’azienda che gestisce il parcheggio a pagamento all’esterno della cinta muraria».
Avete proposto delle aree da riservare ai residenti del centro storico?
«Noi abbiamo proposto l’area della Piazzetta del Gesù Bambino di Praga, realizzata allora come area alternativa per il parcheggio dei residenti; piazza Kennedy, che per la maggior parte delle ore del giorno rimane vuota, però è a pagamento, e una parte della piazza antistante al mercato coperto, sempre in zona circoscritta. Nel documento è presentata la proposta di ritagliare delle zone da quelle che in realtà sono anche a minor afflusso di ticket a pagamento. Soltanto che effettivamente il dott. Romagno ci rispondeva che riservare delle aree in zone a pagamento vuol dire sottrarre delle entrate».
Quindi, la raccolta di firme è stata una soluzione di ripiego rispetto all’interlocuzione avuta con l’amministrazione.
«Sì, è stata una reazione. Noi ci siamo posti in una posizione di dialogo, perché essendo problemi condivisi dalla maggior parte delle persone residenti all’interno del centro storico, l’obiettivo era quello di migliorare la situazione, insieme all’amministrazione, cercando di dare delle soluzioni che fossero condivise anche da chi quotidianamente vive questi problemi».
Avete proposto voi direttamente all’amministrazione di riservare la piazzetta Gesù Bambino di Praga?
«Sì, è contenuta nel documento, ma anche questa proposta viene in conflitto con il problema dei parcheggi a pagamento, perché, ci diceva il dott. Romagno, loro sono tenuti a garantire un tot di posti liberi a fronte di quelli a pagamento.
Per cui c’è un problema anche su quell’area, sebbene in realtà, se non vado errata (questo però non è documentato, nel senso che io o chi per me non ha visto la documentazione), l’esproprio di quell’area fu fatto proprio in virtù di garantire un ulteriore parcheggio per i residenti del centro storico».
Quindi la soluzione del parcheggio ai residenti del centro storico confligge con la gestione dei parcheggi a pagamento. Su questo non avete avuto nessun’altra indicazione da parte del Comune?
«No, è stato semplicemente sottolineato un disagio che già c’è e che va ad aggravarsi se effettivamente diventerà preclusa la zona del centro storico al parcheggio, perché -per quello che ci è stato comunicato- l’intenzione è quella di fare del nostro centro storico quasi un’area pedonale. Che sarebbe anche una bella proposta se dall’altra parte ci fosse la possibilità di parcheggiare all’esterno».
Ad oggi a che punto è l’interlocuzione con l’amministrazione comunale?
«La prima settimana di giugno abbiamo presentato il documento con la raccolta delle firme, in cui abbiamo chiesto anche un incontro, però ad oggi non abbiamo ricevuto.