DOMANI, SPETTACOLO TEATRALE IN PIAZZA
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- Pubblicato Venerdì, 22 Luglio 2011 16:22
- Scritto da Comune di Rutigliano
“Estate Rutiglianese 2011”
Sabato 23 Luglio
In Piazza XX Settembre va in scena
Domenico Clemente in “TONINO”
Spettacolo teatrale a cura di “TeatroInsieme”Per “Estate Rutiglianese 2011”, a cura dell'assessorato comunale alla Cultura e al Turismo, è in programma Sabato 23 Luglio alle ore 21 in Piazza XX Settembre (ingresso libero), lo spettacolo teatrale interpretato e diretto da Domenico Clemente, “TONINO” di Roberto Russo.
Costretto nella quotidianità ad assumere un profilo basso e grigio, a subire piccole e grandi prepotenze da parte del mondo, Tonino esprime la propria grottesca aspirazione ad essere, una volta tanto, protagonista e non spettatore di un evento epocale, di una sorta di Giudizio Universale che abbia il valore di una catarsi e che possa riscattare anni ed anni di anonimato.
Di questo discute animatamente, con la propria dirimpettaia, lo stravagante quanto sfortunato protagonista della vicenda mentre attende il compimento di una missione "kamikaze", salvifica e purificatrice, proprio sul terrazzo del palazzo dove abita. Un'attesa senza fine, quella di Tonino, fatta di ricordi, di ribellioni coraggiose ma soprattutto fatta dell'esasperata ricerca della "colpa" e del "colpevole". Un immaginario colpevole su cui scaricare tutte le proprie debolezze e repressioni.
Il Nord. Il Sud. E il "Sud-che-sta-troppo-a-Sud". Catastrofi annunciate, boicottaggi, complotti, guerre e terremoti: una gigantesca iperbole dello scontro quotidiano, della lotta per la sopravvivenza, a cui si aggiunge la difficoltà di dover affrontare un nemico "invisibile" capace di strategie vincenti, di intrusioni continue e di colpi di mano. Sino a quando, sul finale, riuscirà a guardare in faccia il suo vero nemico...E' in una Napoli sin troppo martoriata (ma che è solo emblema di un più diffuso malessere e di un disagio quotidiano ormai comune, ahimè, a diverse zone della nostra bella Italia) che prende corpo la nostra storia, con un linguaggio immediato e diretto in cui la risata e lo sberleffo s'incrociano con l'ansia dell'attesa e del futuro.
Ed è come essere davanti ad un quadro dalla doppia faccia, dipinto su entrambi i lati della tela: da una parte la leggerezza di un acquerello d'autore, con la sua tavolozza di colori luminosi, freschi, vivaci, e dall'altro un grande ritratto ad olio, potente e appassionato. Ma dietro una chiave umoristica, brillante e amara allo stesso tempo, si cela la realtà del piccolo borghese, la rabbia di un "uomo qualunque" che si ribella e si dimena nell'indifferenza di un mondo senz'anima. Resta, sopra di tutto, la voce del Sud: assolato, caotico e un po' fracassone ma pur sempre viscerale, istintivo, vero.