ARCHEOLOGIA. ALTRA IMPORTANTE SCOPERTA A SAN LORENZO. Video
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- Pubblicato Mercoledì, 15 Giugno 2011 18:21
- Scritto da Rosalba Lasorella
Intervista alla dott.ssa Francesca Radina
Che la nostra terra abbia un valore inestimabile è fatto risaputo. Ma quando ad emergere sono gli scheletri del nostro passato, la consapevolezza di avere sotto gli occhi una vera ricchezza si fa più consistente.
La zona archeologica di San Lorenzo torna a far parlare di sé, dopo il ritrovamento, avvenuto lo scorso Novembre, di una tomba risalente al 4000 a.C.: lo scavo, allestito dalla Soprintendenza Archeologica di Bari nella stessa zona, ha portato alla luce due nuovi corpi, su cui si sta al momento procedendo con i lavori di studio e ripulitura.
Abbiamo raggiunto telefonicamente la dott.ssa Francesca Radina, responsabile del Centro Operativo per l’Archeologia della Soprintendenza di Bari, alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
Dott.ssa Radina, cosa avete trovato?
«Stiamo esplorando un’area del Neolitico finale, con dei focolari, ai margini dei quali era deposto un individuo in una fossa, in posizione fortemente contratta sul fianco destro. D’altra parte stiamo cercando di verificare la posizione del grande fossato a sezione trapezoidale che, in qualche modo, caratterizzava questo insediamento di San Lorenzo - Madonna delle Grazie».
Abbiamo visto sul posto due scheletri. Di cosa si tratta?
«Si, in un angolo sono venuti fuori altri elementi che stiamo ancora approfondendo, quindi io non so se si tratta di una sepoltura completa: lo scavo è ancora in corso. Si tratta comunque di un rinvenimento forte».
Si può dire che i corpi appartengano allo stesso periodo del ritrovamento dello scorso Novembre?
«Si, la sepoltura accanto ai focolari dovrebbe essere abbastanza vicina: siamo intorno ai 4000 anni a. C.»
Oggi è l’ultimo giorno di scavo?
«Sì, gli scavi sono curati dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia, ma i fondi, in via di esaurimento, sono stanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali».
Si prevedono altri scavi?
«Certamente noi cercheremo di tenere sempre alta l’attenzione su questo insediamento che è veramente straordinario, una vera e propria miniera. E’ molto importante perché tutti questi individui ci danno la possibilità anche di fare degli studi antropologici su un campione di popolazione neolitica».
Gli scheletri avevano tutti i componenti o mancava qualcosa? C’era vasellame?
«No, il primo scheletro è completo, ma per il momento non è stato trovato altro».
Buona visione