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SCARICO LAMA, LAVORI FERMI 1 MESE E AMBIGUITA'

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Un risultato sostanzialmente ambiguo. Ambigua è, infatti, la posizione della regione Puglia sulla vicenda che sta preoccupando la città di Rutigliano. E’ il risultato ottenuto ieri dalla conferenza di servizi che si è svolta nell’assessorato regionale ai Lavori Pubblici. Una conferenza di servizi che, come si sa, è stata indetta per discutere del problema dello scarico delle acque reflue del depuratore di Casamassima nel vallone Guidotti, tratto della lama San Giorgio che interessa il territorio di Rutigliano.

Il sindaco Roberto Romagno ha illustrato il problema e la contrarietà del comune a uno scarico del genere, quindi, alla condotta che lo porterà nel vallone. L’assessore Fabiano Amati, organizzatore della conferenza, ha chiesto subito se Rutigliano avesse una proposta alternativa da fare e il sindaco l’ha fatta: il collettore intercomunale che raccolga le acque reflue di tutti i comuni che si affacciano sulla lama San Giorgio e le convogli a mare.

Una proposta alternativa che il comune di Rutigliano va facendo ormai da tempo e sulla quale nel 2005 lo stesso AqP ha presentato un interessante progetto sul quale tutti i comuni, compreso regione e comune di Bari, stavano discutendo.

Amati è sembrato interessato alla proposta. Ha chiesto alla Provincia di Bari (che su quel tavolo era rappresentata dal vicepresidente Nuccio Altieri e dall’ass. all’Ambiente Barchetti) intanto che si esprima subito sulla possibilità di rilasciare una autorizzazione provvisoria allo scarico del depuratore di Casamassima nella lama San Giorgio, poi di allestire un tavolo tecnico che, con l’apporto degli uffici tecnici dei comuni interessati, lavori ad un progetto alternativo allo scarico in lama, progetto da presentare in sede di conferenza di servizi che è stata aggiornata al 3 giugno prossimo.

Nel frattempo, ieri mattina, è stato chiesto all’AQP di fermare i lavori dell’interramento della condotta a Rutigliano. L’AQP è addivenuta a questa richiesta anche perché ha problemi di comunicazione con la Soprintendenza Archeologica della Puglia, la quale non è mai stata informata sia del progetto di scarico del depuratore nella lama -a ridosso di un area archeologica (l’Annunziata)- sia dell’inizio degli scavi in un un’altra area non vincolata ma comunque di interesse archeologico.

Il comitato cittadino “Salviamo Lama San Giorgio-vallone Guidotti”, ieri mattina era sotto le finestre dell’assessorato regionale a protestare, a far sentire la contrarietà della città di Rutigliano allo sversamento in lama dei reflui di fogna “depurati”.

Una delegazione del comitato ha assistito alla conferenza (non è stato possibile intervenire). Alla fine dell'incontro "al vertice" il comitato ha chiesto un incontro "a quattr'occhi" con l’assessore Amati il quale ha subito accettato. C’è stato, dunque, un momento in cui la delegazione del co
mitato ha interloquito con l’assessore spiegandogli che il problema non è solo tecnico-amministrativo, ma anche di una comunità che non vuole quello scarico e che è decisa ad andar e fino in fondo nella battaglia di difesa ambientale del proprio territorio.

In quella sede il comitato ha anche suggerito delle soluzioni immediate che evitino, nelle more della costruzione del grande collettore intercomunale, lo scarico dei reflui nel vallone Guidotti. Soluzioni che, ovviamente, hanno bisogno di una verifica tecnica. Queste verifiche il comitato le chiederà alla Regione e alla Provincia.

Ritornano all’ambiguità della posizione della regione, questo atteggiamento è tutto dentro il comunicato stampa che la stessa regione ha diramato ieri alle
15:23 dal suo sito istituzionale. la conferenza di servizi “si e' conclusa con la condivisa esigenza di valutare la fattibilita' di una soluzione alternativa rispetto al recapito finale in Lama San Giorgio, che possa incontrare le esigenze di tutte le comunità locali interessate, nel rispetto della normativa vigente”, dice il comunicato in questione.

Da un lato, dunque la regione è per una soluzione alternativa da l’altro dice che “attualmente l'Acquedotto pugliese sta completando i lavori di realizzazione del nuovo impianto a servizio dell'abitato di Casamassima, con recapito finale nella Lama San Giorgio”. Ancora: “Il nuovo progetto, in fase di conclusione da parte di AQP e redatto secondo la Pianificazione regionale, prevede che il refluo depurato debba finire nella Lama San Giorgio, che e' stata dichiarata parco naturale e per questo oggetto di preoccupazione da parte delle comunità locali”.

Qui addirittura il comunicato dice che
"Lama San Giorgio... e' stata dichiarata parco naturale" quando ieri mattina il tecnico regionale ing. Antonello Antonicelli ha ribadito, scandendo le parole, che lama San Giorigio non è nè ZPS, nè SIC, nè Parco Naturale e nè nessun'altra cosa se non un semplice lungo buco. Dentro, dunque, ci può finire tutto quello che non è specificatamente vietato dalla legge.

Di fronte a tanta ambiguità è difficile parlare di un risultato positivo di quella conferenza di servizi. Certo, non si può neanche ammettere che non sia successo nulla. Il risultato più importante è che i lavori saranno fermi almeno fino al 3 giugno, quello che succederà dopo nessuno può saperlo ora.
L’unica cosa che i cittadini di Rutigliano oggi devono sapere è che la battaglia pacifica, democratica, legittima, in difesa del proprio territorio non può in nessuna maniera smobilitare e che, anzi, d’ora in poi deve farsi ancora più decisa e partecipata.





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