RIFLESSIONI DI UN CITTADINO SU RUTIGLIANO
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- Pubblicato Martedì, 03 Maggio 2011 07:43
- Scritto da Un lettore
Ci stupiamo, ed in certo senso meravigliamo, quando assistiamo in altri paesi, anche più piccoli del nostro, ad un processo di rinnovamento totale che coinvolge e rende partecipe tutta la cittadinanza. Dalla raccolta differenziata porta a porta (dal rifiuto al concime), all’utilizzo delle risorse nergetiche alternative promosse da amministrazioni locali sensibili anche con utilizzo di fondi europei che noi non siamo nemmeno in grado di reperire e che giacciono inutirinnovamento, unita, passo avantilizzati (parliamo di milioni di euro).
Ci sono strutture ospedaliere che dovevano chiudere e che invece, grazie ad un politica di rinnovamento mirata anche ad una sinergia tra pubblico e privato, sono diventati centri di eccellenza e di riferimento.
Per poter avviare questi processi di rinnovamento e cambiamento, è indispensabile avere una classe politica unita che amministri in maniera consapevole e per il bene del paese con uno sguardo sulle proposte e soluzioni che lo facciano crescere. E questo non si vede!
Un processo di rinnovamento e cambiamento lo si ottiene anche con una cittadinanza coinvolta, partecipe, informata ed attiva. E questo non si vede!! Non c’è, o forse c’è ma io non la vedo, questa voglia di rinnovamento; questo stimolo al cambiamento, questo sguardo al futuro. Vedo staticità.
Ci si piange addosso pensando al passato, piuttosto che alzare la testa e fare quel passo avanti, che molti altri (nelle nostre stesse condizioni stanno facendo, ed hanno fatto, nell’interesse e per il bene di tutti).
Non è il momento di segnare il passo; siamo intelligenti, siamo uniti, siamo forti, siamo ingegnosi, siamo propositivi e se non ci muoviamo e non ci diamo un mossa, il futuro sarà sempre troppo lontano per poterlo raggiungere…e noi sempre qui a piangerci addosso guardando il passato.
Che rabbia!
Giancarlo Sposari