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GIANCARLO DEFILIPPIS SI DIMETTE DA CONSIGLIERE COMUNALE

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«Mi sono dimesso per motivi di lavoro», ci dice subito stamattina Giancarlo Defilippis, giovane consigliere comunale eletto nella lista del PD alle scorse elezioni amministrative. «Sono orgoglioso -continua- di aver fatto parte del consiglio comunale e di aver svolto un servizio per la comunità». Ci tiene a ringraziare l’intero consiglio comunale per la costruttiva esperienza vissuta in questi due anni. Ringrazia, in modo particolare, gli amici della minoranza.

L’ormai ex consigliere Defilippis si scusa per queste sue dimissione, «ma -aggiunge- di fronte a questa cosa non avevo molta scelta, e questa è l’amarezza e il sunto della lettera». Una lettera che ha mandato al presidente del consiglio comunale Matteo Colamussi, il quale la leggerà nella riunione di consiglio fissata per lunedì prossimo alle ore 16:00.

Ventisei anni, laureato il 13 dicembre scorso in ingegneria meccanica, si è trasferito a Milano per seguire una importante offerta di lavoro che gli è arrivata da un grande gruppo industriale multinazionale italiano.

Da militante della “Sinistra Giovanile” dei Democratici di Sinistra di qualche anno fa a consigliere comunale del PD. Come sono stati questi due anni di politica attiva, fatta in prima persona a livello amministrativo.
«Diciamo che sono stati due anni belli ed entusiasmanti, perché mi hanno permesso di confrontarmi coi problemi reali. Però è anche vero che ci sono state tante criticità e difficoltà. Soprattutto ci si scontra con realtà che sino ad allora non si conoscevano fino in fondo. L’esperienza in consiglio comunale, comunque, ti permette di conoscere veramente il territorio in cui operi. E’ chiaro che non è semplice. Su ogni provvedimento prendere posizione in consiglio comunale non è semplice. Non è semplice capire qual è la cosa più giusta da fare. Su questo, però, penso di poter dire (e ne sono convinto) che ho sempre operato in buona fede e cercando di tenere in mente quelli che sono gli interessi di tutta la collettività. E questa cosa vale per me, ma anche per i colleghi di minoranza, quelli con cui io ho lavorato e sono stato più strettamente in contatto».

Come giudichi l’operato, in questi due anni, della maggioranza e dell’amministrazione.
«Dico che fare politica significa non solo preoccuparsi della ordinaria amministrazione, delle cose contingenti, ma preoccuparsi anche del futuro. La preoccupazione di tutti quanti noi deve essere quella di pensare al futuro, alle esigenze a ai bisogni di Rutigliano nei prossimi anni. Portare avanti le tante opere pubbliche che sono state messe in cantiere, per cercare sia di migliorare la vivibilità del paese, sia di creare nuova occupazione. Perché i soldi ci sono e bisogna portare avanti i progetti. E’ questa la sfida che, secondo me, si presenta davanti a tutta l’amministrazione comunale, quella di cercare di cambiare in meglio Rutigliano, di lasciare un segno. Perché tra cinque anni si viene ricordati per le cose tangibili, che si sono fatte, non solo per l’ordinaria amministrazione».

Al di là dei problemi e della conflittualità che c’è stata, e c’è tutt’ora, tra maggioranza e minoranza, il tuo giudizio su questi due anni di amministrazione è, tutto sommato, positivo.
«No, non è positivo. Non è assolutamente positivo. In questo momento non mi va di fare polemiche, mi va però di dire che quello che non è stato fatto in questi due anni bisogna cercare di farlo adesso. Ripeto, si è pensato più alle questioni giornaliere che non a costruire per il futuro, eppure i primi anni di consigliatura sono quelli in cui uno si può permettere di fare questo, di pensare a programmare tutto. Invece non è stato fatto, questo è il problema essenziale. Adesso servirebbe un cambio di rotta, soprattutto che si mettano in cantiere tutte quelle opere pubbliche previste i cui soldi giacciono nelle casse del comune e per alcune delle quali opere stiamo pagando i mutui. Stiamo da parecchio tempo pagando mutui contratti per opere pubbliche che non abbiamo».

Questa è stata la conversazione a caldo avuta stamattina con Giancarlo Defilippis, che ci rispondeva da Milano e al quale rivolgiamo i nostri migliori auguri per una buona, lunga e proficua carriera lavorativa. Per un consigliere che si dimette ce ne un altro pronto a subentrare. Lunedì prossimo, infatti, all’ordine del giorno del consiglio comunale c’è la surroga del consigliere Defilippis, gli subentra il primo dei non eletti della lista del PD, si tratta dell’agronomo Antonio Romito.

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