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LINO PICCOLI, IL GRANDE AMICO DI RUTIGLIANO

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Lino Piccoli nasce a Montagnana (Padova) e si trasferisce in tenera età a Venezia. E’ deceduto in Alberobello il 27/09/2010.
L’attività artistica di Lino Piccoli ha inizio nel 1962 con una serie di esposizioni da Venezia a Roma, da Milano a Napoli, da Montagnana a Parigi, da Montreal (Canada) a Padova, da Verona a Siena, da Haifa (Israele) a Lagos (Nigeria), da Mosca a Città del Messico.

Nel 1972 approda in Puglia, esattamente ad Alberobello. Rimane affascinato dai vividi colori pugliesi e sconcertato dal degrado in cui versano i trulli. Organizza con le Amministrazioni comunali di Alberobello e di Venezia il gemellaggio con la realizzazione di un manifesto: “Alberobello come Venezia… salviamola”.

Nel 1975 Lino Piccoli conosce Rutigliano e presso la Pro Loco viene organizzata una bellissima mostra con la presentazione della Cartella dal titolo “Alberobello come Venezia… salviamola”.
Rutigliano in quegli anni sta vivendo un periodo straordinario con la scoperta di una vasta necropoli in Contrada Purgatorio, grazie alla segnalazione dell’Archeoclub e all’eccezionale “intuito” di Pippo Catamo.

Lino Piccoli assiste agli scavi, ne rimane affascinato. Estasiato dalla bellezza dei reperti che quotidianamente venivano alla luce, decide di dipingere una vasta serie di tele sull’Archeologia di Rutigliano e con la PRO LOCO viene organizzata una irripetibile Mostra con la realizzazione del Manifesto: "RUTIGLIANO … per la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico”.
In questo modo Lino Piccoli da pittore diventa anche "Ambasciatore della Cultura”.
Dove c’è arte… c’è Lino Piccoli.

La mostra sull’Archeologia dalla Pro Loco di Rutigliano si sposta a Venezia con un sorprendente successo sia per l’artista e sia per la Città di Rutigliano.
Le tele di Piccoli sono messaggi precisi: difendere, proteggere e valorizzare l’arte.
Non si può dimenticare l’intervista effettuata dal Giornalista della RAI di Bari, Dott. Gustavo Delgado con la domanda: “Arte e vocazione archeologica”. Lino Piccoli così rispondeva: “… è un modo per onorare la Puglia, di conoscere le sue origini, i pregi della sua antichità, ritornavo a essere utile al progetto del recupero e della salvaguardia dei beni culturali e in particolar modo di Rutigliano che sorge sui resti dell’antichissima Azezio: un patrimonio archeologico inestimabile; ricordo, come se fosse oggi, che grazie alla sensibilità straordinaria di Pippo Catamo, ebbi la fortuna di assistere agli scavi per riportare alla luce la famosa “TOMBA DEL GUERRIERO” evento straordinario che confermava la mia intuizione, precedentemente sostenuta con una mostra dal Presidente della Pro Loco Franco Valenzano, dotato di una particolare sensibilità artistica”.

Asserire che Lino Piccoli è stato un grande amico di Rutigliano è una cosa più che giusta. Insieme a Lui sono stati seminati tanti piccoli chicchi di cultura e di arte. Grazie Lino!
Grazie per averci offerto la tua arte, grazie per averci fatto gioire con la tua intraprendenza, con la tua giovialità e con la tua semplicità. Averti conosciuto è stato un grande dono.
Caro Lino, Grazie a nome di tutti i Rutiglianesi che, come me, hanno avuto l’opportunità e l’onore di conoscerti.

 

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