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VOLUMETRIA RICARICABILE, COME LA CARTA TELEFONICA

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Leggiamo che il sindaco Giuseppe Lovascio e l’intero consiglio comunale di Conversano esultano per la nuova ordinanza del commissario Nichi Vendola, che dice una serie di cose. Tra queste ce ne una che è alla base del provvedimento sulla vecchia discarica: “Vista la nota della società Lombardi Ecologia prot. n. 2927 del 15 novembre 2010 con la quale si comunica” che la discarica “possiede volumi disponibili fino a tutto febbraio 2011”, il commissario “ordina… di proseguire l’esercizio provvisorio” della biostabilizzazione e lo smaltimento dei rifiuti in discarica “fino ad esaurimento delle volumetrie autorizzate con la citata Ordinanza del presidente della Provincia di Bari n. 1 del 06.08.2010”.

In sostanza al commissario è bastato che la Lombardi Ecologia gli abbia detto che ci sono ancora due mesi di volumetria per ordinare il proseguo dell’abbancamento dei rifiuti sul “panettone”. Certo “fino ad esaurimento delle volumetrie autorizzate”, ma l’ordinanza nulla dice circa una verifica delle volumetrie occupate da agosto fino alla vigilia di Natale e quelle rimanenti fino “a tutto febbraio 2011”. Insomma, sembrerebbe che Vendola si sia fidato sulla parola, la parola di una società che ha tutto l’interesse a procrastinare la chiusura della sua, privata, discarica.

Quanta volumetria sviluppavano quei 50centimetri di sopralzo autorizzati dal Presidente della Provincia di Bari ad agosto scorso e a cui fa riferimento quest’ultima ordinanza del commissario? E, quello che più interessa, quante tonnellate di rifiuti potevano essere abbancati in quei 50centimetri?

Metri cubi e tonnellate, sono questi i due parametri della questione. Se sapessimo i metri cubi che sviluppava il sopralzo di agosto, l’indice di compattazione (t/mc) che la Lombardi Ecologia utilizza e la quantità di rifiuti che è stata sino ad oggi smaltita nel terzo lotto, praticamente sapremmo se c’è ancora “volumetria autorizzata” oppure no.

Questi dati in realtà ce li abbiamo, ce li ha messi a disposizione la stessa Lombardi nello studio di impatto ambientale (SIA) presentato alla regione a settembre del 2010 per la revisione dell’AIA, revisione imposta da Francesco Schittulli a fronte del sopralzo di agosto.

Quei 50centimetri sviluppano “una volumetria utile di circa 42.000 mc”, dice l’estensore del documento ing. Carmine Carella. Schittulli le ha dato mezzo metro, la Lombardi nel suo Studio chiede, invece, il doppio: “l’innalzamento di un metro delle quote di abbancamento pari a circa 94.000 mc”. La proprietaria della discarica chiede, dunque, che gli si conceda 1 m di sopralzo comprensivo dei 50centimetri di Schittulli.

Fino ad oggi la Lombardi 1 m non l’ha avuto, quello che ha a disposizione è esattamente la metà. La volumetria di cui parla Vendola nell’ordinanza di Natale, ad oggi, è ancora quella autorizzata dalla Provincia, cioè 50centimetri, quindi 42.000 mc.
E’ possibile che dall’11 agosto scorso ad oggi quella volumetria non si sia esaurita? E’ possibile che duri “fino a tutto febbraio 2011”? Se così fosse vorrebbe dire che la Lombardi sarà riuscita ad infilare in 42.000 mc i rifiuti prodotti in sette mesi da 21 comuni, una operazione alquanto difficile stando agli stessi numeri che dà l’ing. Carella.

“Nel caso in esame -dice l’ing. a pag. 40 del SIA- per le difficoltà operative dovute allo spessore di 100 cm di rifiuto, la densità di compattazione sarà più bassa (dell’ordine di 0,75 - 0,85 t/mc) e, di conseguenza, la volumetria utile disponibile (in peso) sarà pari a circa 80.000 t complessive”. “di questa capacità -continua Carella- è stata già utilizzata, dal 11 agosto al 23 settembre, una quantità pari circa 21.138 tonnellate”.

Cosa ci dice qui Carella? Intanto che in 44 giorni sono stati stivati 21.138 t, il che fa la media di 480,4 t al giorno (stiamo parlando di un rifiuto al netto del calo ponderale dovuto alla biostabilizzazione, processo che avviene prima dello sversamento in discarica).

Dall’11 agosto al 31 dicembre 2010 i giorni sono 143, si fa subito a calcolare le tonnellate di rifiuto smaltito: dall’ordinanza Schittulli fino alla fine dell’anno sono stati smaltiti 68.697 t di rifiuto. Trasformate in volumetria, utilizzando l’indice più alto (0,85 t/mc) indicato n el SIA, queste tonnellate di rifiuto occupano 80.820 mc. Al 31 dicembre sarebbe stato, dunque, già consumato l’86% della volumetria chiesta nel SIA (94.000 mc) riferita però a 1 m di sopralzo che non è nelle disponibilità della Lombardi Ecologia. Se, invece, prendiamo a riferimento la volumetria autorizzata dei soli 50centimetri (42.000 mc), a quella data ne sarebbe stata utilizzata il doppio.

Sulla base di calcoli che chiunque può fare -persino noi- utilizzando i numeri dati nel SIA, al 31 dicembre la situazione nella discarica è quella qui descritta.
Ci sono, infine, da calcolare i mesi di gennaio e febbraio 2011. Dall’11 agosto 2010 al 28 febbraio 2011 i giorni sono 202, rifacendo lo stesso calcolo saremmo a circa 90.000 t di rifiuti smaltiti per una volumetria di circa 114.000 mc. Abbondantemente oltre quella chiesta per 1 m e non ancora ottenuta.

Ora, al di là dei calcoli qui fatti (che l’ing. Carella potrebbe smentire o, magari, confermare) il problema è che, di ordinanza in ordinanza, i rifiuti continuano ad ascendere al cielo, è la pantomima sulle volumetrie che commissario, regione e provincia da tempo vanno propinando ai comuni e ai cittadini di Conversano, Mola e Rutigliano.

Su una materia così importante per il territorio ci vorrebbe chiarezza e trasparenza, ci vorrebbe che si dica che i rifiuti continueranno ad essere abbancati sul terzo lotto indipendentemente dalle volumetrie autorizzate o pseudo tali, che si continuerà a farlo fino a quando il pastrocchio tecnico-amministrativo combinato da due commissari delegati (Fitto-Vendola) non sarà risolto.
Ci sarebbe così risparmiata la sequela di ordinanze e decreti che, alternativamente, chiudono e riaprono la discarica Lombardi facendo esultare e intristire -sempre alternativamente- il sindaco e i consiglieri comunali di Conversano.

Segue articolo su come si è “chiusa” la vicenda COLARI.

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