Una parte della collezione Lasorella al Museo dei Cuchi di Cesuna
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- Pubblicato Venerdì, 13 Novembre 2020 12:20
- Scritto da Filippo Lasorella
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Sono pronti per essere spediti i 63 fischietti in terracotta della bottega Lasorella che diventeranno parte integrante della prestigiosa collezione del Museo dei Cuchi a Cesuna.
Nato nel 1987 dalla passione di GianFranco Valente, che lo gestisce ancora oggi insieme a suo figlio Claudio, il Museo dei Cuchi mantiene viva una tradizione che unisce artigiani di tutto il mondo e da oggi darà lustro anche alla storia rutiglianese grazie ad un gruppo consistente di pezzi di manifattura Lasorella.
Tanti sono i punti di contatto tra i cuchi veneti e fischietti in terracotta di Rutigliano, strumenti popolari a fiato adibiti a funzioni che si sono trasformate nel tempo e la cui memoria artistica rischia oggi di scomparire se non accuratamente custodita.
«Inventati per imitare gli uccelli, per rappresentare con il loro lieve soffio lo spirito della vita, o per allontanare gli spiriti cattivi, per segnare il trapasso dalla vita, alla morte, come oggetto scaramantico, o come difesa usata dai contadini contro i predatori di coltivazioni, fino a diventare gioco dei bambini, o pegno amoroso, sono oggi assunti alle più vive rappresentazioni di espressioni artistica e di costume» si legge sul sito web del museo ed è facile scorgere il legame con il nostro simbolo più antico.
Si tratta di una prima donazione, presto ve ne saranno altre destinate a strutture e musei del settore. L’obiettivo è quello di conservare la storia e la memoria di un artigianato e di una fornace che può ancora raccontare molto del nostro territorio.
Filippo Lasorella