Rutigliano sale ad 11 casi Covid attuali, positiva una signora anziana
- Dettagli
- Pubblicato Sabato, 09 Maggio 2020 18:03
- Scritto da Michele Rubino
- Visite: 3882
Dall’inizio dell’emergenza i soggetti contagiati
ammontano a 14. I guariti restano fermi a 3
di Michele Rubino
A partire dall’aggiornamento odierno della Regione Puglia, reso come sappiamo nel giornaliero Bollettino Epidemiologico, Rutigliano cambia range nella mappa relativa al computo dei soggetti attualmente positivi: la nostra cittadina, dunque, viene collocata da oggi nella classe 11-20 casi.
Il motivo risiede nella positività acclarata -nella mattinata odierna- per una signora anziana che, con molta probabilità e come accaduto nella stragrande maggioranza dei casi precedenti, ha contratto il Coronavirus in ambiente ospedaliero, ove per esattezza vi si recava dopo un intervento. Il soggetto in questione, precisiamo, ha svolto il tampone -giovedì scorso- per motivi che prescindono dalla sussistenza dei sintomi; come tale, quindi, l'anziana risulta essere asintomatica e attualmente in isolamento domiciliare presso la sua abitazione. In via precauzionale, come da prassi, anche i familiari che la accudivano sono stati messi in quarantena fiduciaria; familiari ai quali tra una decina di giorni sarà fatto il tampone per verificare se siano stati, o no, infettati.
I casi complessivamente registrati dall’inizio dell’emergenza a Rutigliano divengono, così, 14 di cui 11 attualmente positivi. Le guarigioni, al momento, ammontano a sole 3 unità ma alcuni casi pregressi -ci riferiamo ai coniugi ricoverati al “Miulli”, le cui condizioni di salute sono buone- sono in procinto di effettuare “nuovo” tampone per accertare un’eventuale negativizzazione.
I guariti potrebbero, quindi, aumentare nei prossimi giorni. Stando ad informazioni raccolte dalla redazione, migliorano lievemente anche le condizioni dell’uomo (caso risalente al 15 aprile) ricoverato in terapia intensiva.
Dal 29 aprile scorso, il bilancio degli attualmente positivi a Rutigliano è salito da 5 ad 11 unità. Più della metà dei casi attuali, quindi, sono ascrivibili agli ultimi dieci giorni. Un fattore che, inevitabilmente, deve far mantenere alta la guardia e, soprattutto, non sottovalutare assolutamente la Fase 2 con l’annesso allentamento delle misure di cui si fa carico.