“Gesù è tornato sulla terra”, la recita natalizia che ha invitato a riflettere
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- Pubblicato Lunedì, 13 Gennaio 2020 10:09
- Scritto da Valentina Castiglione M.
di Valentina Castiglione Minischetti
A volte, interpretare un messaggio profondo, non è molto semplice. Ma quando sono i bambini a trasmetterlo, la situazione cambia e ci si ritrova ad ascoltare con attenzione ogni singola parola.
Stavolta, i protagonisti sono stati i ragazzi dell’ACR della Parrocchia San Domenico, che in occasione dei 50 anni dalla nascita dell’associazione, hanno voluto mettere in scena l’opera “Gesù è tornato sulla terra”.
L’opera teatrale, scritta dal commediografo campano Oreste De Santis, è stata rappresentata lunedì scorso presso la Parrocchia stessa.
In Paradiso, durante una discussione, Gesù, la Madonna e San Pietro incolpano Dio per tutte le disgrazie presenti sulla terra. I tre sono convinti che Dio sia arrabbiato con gli uomini così tanto da essere causa di sfaceli quali terremoti, guerre ecc. Dio affranto, sconsolato e anche piuttosto arrabbiato cerca invano di difendere la sua persona, dichiarandosi estraneo da quanto accade.
È l’uomo in realtà a essere causa di questi mali per le sue azioni scorrette. Ma quando una ambasciata capitanata da Padre Pio e composta da San Gennaro, Sant’Antonio, Karol Wojtyla, San Ciro, San Giovanni e Madre Teresa di Calcutta si presenta in Paradiso, per far capire che non è colpa sua e che ha a cuore l’uomo, sotto suggerimento di San Pietro, Dio decide di far ritornare nuovamente Gesù sulla terra.
Così la notte di Natale, travestito da barbone, Gesù ritorna sulla terra con una pesante valigia. Attaccato immediatamente da due ladri che non riescono a portar via il bagaglio, Gesù ammette che la valigia è colma di tutti i peccati del mondo quali l’odio, l’invidia, la malvagità e che dunque solo lui è in grado di portarla. Così, dopo essere riuscito a convertire tutto il male in bene, la rappresentazione si conclude con un lieto fine.
Un’opera divertente e leggera che può fungere certamente da spunto per una lunga riflessione.
In una società in cui quasi ogni giorno il male fa da protagonista, spesso ci ritroviamo a fare i conti con le nostre azioni,ma non volendo ammettere gli errori commessi, incolpiamo sempre gli altri.
Non sarebbe forse il caso di imparare ad agire secondo l’amore e il buon senso?