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Juventus Club, 30 anni di passione sportiva e non solo

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di Gianni Nicastro

Ieri sera gli juventini di Rutigliano, che hanno dedicato il loro club allo storico giocatore e presidente onorario della Juventus Giampiero Boniperti, ha festeggiato i suoi 30 anni di presenza e attività. C’erano praticamente tutti, il direttivo, i sostenitori, alcuni dei soci fondatori che nel lontano 1984 diedero vita al primo e unico club dedicato alla grande “signora” del calcio italiano e internazionale.

A presentare, e a condurre, la cerimonia il giornalista Gianni Capotorto, al tavolo dei relatori il presidente del club Vincenzo Palumbo, l’amico e tifoso juventino don Angelo Sabatelli e il sindaco di Rutigliano Roberto Romagno. Tra il pubblico due ex amministratori, nonché componenti del direttivo del Juventus Club, Lanfranco Di Gioia e Vittorio Berardi, insieme a don Delfin Mutaga, Pietro Diomeda, Franco Valenzano e tanti altri.

Sono stati proiettati due video, uno fa la storia fotografica del club di Rutigliano, che qui sotto pubblichiamo, realizzato da Nicola Redavid, socio sostenitore componente del direttivo, l’altro è una sintesi dei momenti migliori sul campo della Juventus.

Verso la fine della cerimonia abbiamo intercettato i tre relatori che si sono brevemente fatti intervistare.
Sappiamo cosa la lega a Rutigliano, lei è stato per un decennio Arciprete della Chiesa Madre. Cosa la lega, invece, alla Juventus Club. «La simpatia, i ricordi belli e tanti amici» è stata la risposta di don Angelo Sabatelli.

Sul sindaco i goliardici juventini ieri hanno fatto una specie di “blitz” allestendolo più volte con la sciarpa bianco-nera come a cercare di fargli cambiare squadra. Che ci fa un interista come lei in un club juventino nei suoi trent’anni di anniversario. «E’ la legge dello sport. Sotto questo aspetto -ci ha risposto il sindaco- bisogna essere molto disponibili al di là dell’appartenenza, della tifoseria per un’altra squadra». «E’ un fatto positivo -ha aggiunto- festeggiare la presenza sul territorio di un club che da trent’anni dice la sua e riesce a mettere insieme la voglia di tifare per una squadra e tutta una serie di persone e che, sicuramente, rappresenta anche un momento di incontro, di confronto e di socializzazione».

Presidente Vincenzo Palumbo, lei ha fatto un breve ma significativo excursus sulla storia di questo club ricordando anche due soci fondatori che che non ci sono più, Giovanni Giuliano e Saverio Palumbo. Oltre al tifo e alla passione per la squadra, cos’altro vi lega. «Al di là di tutto, il piacere di stare insieme, nuove e vecchie generazioni, di stare insieme per scopi ben più nobili che vanno oltre il semplice seguire le partite della nostra squadra». Quali sono le iniziative che avete fatto o che avete in corso. «L’adozione a distanza ormai da anni di un bimbo brasiliano, la collaborazione con la FRATRES (Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue, n. d. r.) con la quale ogni anno tutti i soci del club organizzano una giornata di donazione ed altre iniziative che stiamo mettendo in campo con il supporto di tutto il direttivo». Quindi non solo passione per il calcio e la Juventus, ma anche impegno civile. «Anche e soprattutto questo è il nostro obiettivo».

Fotogallery della serata
Ringraziamo Filippo Dioguardi per averci messo a disposizione alcune foto.




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