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Calcio, una buona Rutiglianese perde contro lo Spinazzola (2-0)

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rutiglianese-11-2-2019


Una doppietta di Gilfone stende i granata,
pimpanti ma poco cinici in fase di finalizzazione


di Michele Rubino

Seconda sconfitta consecutiva per la Rinascita Rutiglianese che, giunta incerottata in quel di Palazzo San Gervasio a causa di plurime defezioni, disputa una prestazione altamente positiva - soprattutto nella prima frazione -, onde arrendersi, per 2 a 0, alla Nuova Spinazzola, abile a "colpire" negli unici tiri verso lo specchio fatti registrare nell'arco dei novanta minuti. Rammarico, quindi, per gli uomini di Colucci che, dopo il goal-lampo di Gilfone, hanno reagito creando tanto in fase offensiva ma rivelandosi, al contempo, poco cinici. Rimpianti appesantiti, alla mezz'ora della ripresa, dal secondo centro del pomeriggio dell'ex centravanti del Gravina che ha, difatti, chiuso i conti.

Colucci deve fare a meno di Fortunato, del "secondo" Addante, di Bux, Lofano e di Barbati, appiedato dal giudice sportivo. Tra i pali, c'è l'esordio da titolare di Ferrante; a sua protezione il quartetto composto da Tanzella, Gentile, Gernone e Ferro G.; spazio, in mezzo al campo, a Magistro, Iurlo, Dipierro, D'Addiego e Pinto; in avanti c'è Pizzuto, tornato a disposizione dopo aver scontato il turno di squalifica. Per il primo sussulto dell'incontro, occorre attendere soli centoventi secondi: punizione dalla destra di Lomuscio, stacco aereo in solitaria di Gilfone e Spinazzola in vantaggio.

Smaltito il goal-lampo dei padroni di casa, la Rutiglianese si riorganizza in maniera celere e preme, sin da subito, alla ricerca del pari costringendo, così, gli uomini di mister Pesce a rintanarsi nella propria metà campo. Al 22' un cross, dalla corsia di destra, di Tanzella attraversa tutta l'area di rigore senza trovare alcuna deviazione. Sette minuti più tardi, è Iurlo a risolvere una mischia con una conclusione potente, sulla quale Lagreca risponde "presente”. Passa un solo giro di lancette e Pizzuto, dopo aver addomesticato a meraviglia la sfera, si gira in un fazzoletto e calcia: diagonale, di poco, fuori. Monologo della Rutiglianese anche nell'ultimo scorcio della prima frazione. Dopo una conclusione innocua di Lomuscio, è Pinto, in pieno recupero, ad avere la miglior chance della prima parte di gara: l'attaccante granata salta in solitaria in area spinazzolese ma il suo colpo di testa, non angolato a dovere, diviene preda della retroguardia locale che allontana. Esauriti i quattro di recupero assegnati dal sig. Gagliardi di Molfetta, si torna negli spogliatoi sull'1-0.

In avvio di ripresa, mister Pesce inserisce Carbone e Barrasso rimpiazzando d'Ascoli e Leone. E' sempre la Rutiglianese a far la partita: nonostante una serie di calci da fermo, però, gli ospiti non recano grattacapi all'estremo difensore di casa Lagreca. Lo Spinazzola prova a scrollarsi un po' di pressione di dosso: la conclusione di Carbone, al 62', si spegne, però, sul fondo. Colucci, due minuti più tardi, si gioca la carta Ferro M. al posto di Pinto; di lì a poco, dentro Baldè e fuori Magistro. I ritmi, nel complesso, si abbassano ma, al 74', come un lampo, arriva l'ennesima ghiotta opportunità per i granata: Iurlo recupera la palla sulla trequarti e verticalizza per Pizzuto che, scattato sul filo del fuorigioco, non riesce a dar forza alla sua conclusione, probabilmente smorzata anche dal precario terreno di gioco dell'impianto lucano.

La dura legge del calcio si abbatte sulla Rutiglianese a distanza di sessanta secondi: al 75', infatti, Gilfone si presenta a tu per tu con Ferrante e lo fredda per il 2-0. Anche nell'ultimo quarto di gioco i ragazzi di Colucci non demordono e cercano di onorare, sino alla fine, l'impegno. Scampato il pericolo-tris causa errore, sotto porta, di Lomuscio - tiro alto dopo un flipper in area rutiglianese -, Ferro V. - subentrato a Dipierro - chiama Lagreca agli straordinari: la botta dell'esterno granata costringe il portiere, aiutato nella circostanza anche dalla traversa, al volo plastico. Dopo tre minuti di recupero, prolungati per un battibecco in mezzo al campo, il sig. Gagliardi sancisce la fine delle ostilità.

 

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