Prima Categoria, la Rutiglianese frena contro il San Vito (0-0)
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- Pubblicato Mercoledì, 25 Aprile 2018 11:31
- Scritto da Michele Rubino
Un rigore fallito, un palo e i miracoli dell’estremo ospite.
Le chance per il primato, ora, sono quasi nulle
di Michele Rubino
Un pareggio che sa di occasione persa, una battuta d’arresto che esaurisce, del tutto o quasi, le residue possibilità di ambire al primato. All’indomani dello 0-0 casalingo contro il San Vito – compagine impelagata nella lotta per la salvezza-, i rimpianti in casa Rutiglianese non sono affatto pochi. Rammarichi “aggravati”, in quanto a valenza, dal concomitante stop della capolista Norba Conversano in quel di Mottola (3-2 per i tarantini, ndr) che, potenzialmente, avrebbe potuto riavvicinare, in maniera decisa, i granata alla vetta. Uso del condizionale che, chiaramente, certifica tutt’altra realtà: a due giornate dal termine, infatti, la compagine conversanese vanta ancora tre lunghezze di vantaggio sul tandem delle inseguitrici – Rutiglianese e Mottola, appunto- e domenica, contro il San Marzano al “Peppino Lorusso”, potrebbe festeggiare la promozione diretta con un turno di anticipo.
Se a ciò, poi, si aggiunge anche il riavvicinamento dell’Ars et Labor Grottaglie (quinto ,ndr) al secondo posto – ora distante cinque lunghezze –, la frittata è fatta. Conservare, negli ultimi tre turni di campionato, i sette punti di vantaggio della vigilia sui tarantini era una priorità dei rutiglianesi che, facendo bottino pieno, avrebbero potuto estromettere, a prescindere da altrui risultati, i primi dai Play-Off – non affrontandoli, dunque, in semifinale – e staccare, direttamente, il pass per la finale. Missione complicatasi, quindi, dopo la quinta “X” casalinga in campionato e di difficile fattibilità, ad ogni modo, se si considerano i prossimi impegni dei grottagliesi: prima la trasferta ad Erchie contro la Leonessa, penultima, poi la passerella finale al “D’Amuri” contro il già retrocesso San Pietro Vernotico. Sfide, insomma, alquanto abbordabili.
Proprio il fattore “Comunale”- inespugnato per le prime 11 gare stagionali-, sembra aver voltato le spalle alla Rutiglianese, reduce da 2 pareggi ed 1 sconfitta. Eccezion fatta per gli incontri proibitivi contro le dirette concorrenti (Conversano e Mottola in ordine, ndr), però, le aspettative erano certamente maggiori per la sfida testa-coda contro il San Vito, apparso nel complesso un avversario modesto, rinunciatario per lunghi tratti della partita e in grado di fare solo densità nella propria metà campo. Gentile e compagni, dal canto loro, non hanno affatto brillato sul piano della prestazione e, solo nella seconda parte della ripresa, trame offensive sempre più sviluppate sulle corsie esterne hanno messo in difficoltà i brindisini.
Impressione emersa, dopo un primo tempo caratterizzato da un paio di interventi del portiere ospite (su Damiani e Dipierro, per la cronaca), ad inizio secondo tempo, allorquando una serpentina in area di Pascalicchio – partito dalla destra e, poi, accentratosi- ha fruttato un calcio di rigore, battuto poi da Damiani, che il brindisino Valente ha saputo neutralizzare. Gli ingressi di Vito Ferro e Vito Liturri, poi, hanno aggiunto vivacità alla manovra dei padroni di casa che, pur in campo con tre punte di ruolo dal 50’, non hanno fatto registrare spunti degni di nota. Si è giunti cosi al quarto d’ora finale che, col senno di poi, possiamo dire aver lasciato in eredità alla Rutiglianese le occasioni più nitide. Chance sfumate causa sfortuna, come accaduto nell’azione del palo colpito da Azzariti, o per merito di Valente che, con un intervento prodigioso, ha sventato una conclusione a giro di Liturri destinata al sette.
Episodi che, difatti, hanno congelato lo 0-0 e, per il loro esito favorevole, consegnato al San Vito un punto importante in ottica salvezza. Un +1 che, di contro invece, serve ben poco alla compagine del presidente Saffi, raggiunta al secondo posto- ma avanti nel computo degli scontri diretti- dal Mottola. Un piazzamento che, contestualizzato nell’ormai certa prospettiva dei PlayOff, va difeso con le unghie e con i denti per beneficiare del fattore campo e di un generico vantaggio rispetto alle avversarie. Nel prossimo turno, la Rutiglianese farà visita al fanalino di coda San Pietro Vernotico e, alla luce di quanto detto, il “must” è uno solo: evitare ulteriori passi falsi e vincere.