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L’Olympia Rutigliano e lo sport come servizio sociale

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COMUNICATO

Nel linguaggio bantu – raggruppamento di lingue più parlato in Africa –, il termine Ubuntu indica un’etica, o ideologia qualsivoglia dire, fondata sulla benevolenza verso il prossimo

Non poteva esserci termine più appropriato, quindi, per ribattezzare il nuovo progetto per il sociale della Polisportiva Olympia Club Rutigliano, sempre vicina, sin dal 1970, all’ambito in questione. “Ubuntu, io sono perché noi siamo” è solo l’ultima – in ordine cronologico – dimostrazione che “lo sport come servizio sociale” non è solo il motto scelto dalla società anni or sono, bensì il modus operandi sul quale prende forma ogni, singola, annata sportiva.

Accanto a “Il Baco e la Farfalla”, alla stretta collaborazione al fianco dell’Atleti Onlus (il pieno sostegno, quindi, al reparto oncologico del Policlinico di Bari) e, infine, al progetto “Lo Sport è uguale per tutti” – con cui, ricordiamo, la società incentiva la partecipazione di ragazzi extra-comunitari all’attività sportiva -, l’Olympia Rutigliano ha avviato, lo scorso Giovedì 5 Aprile, Ubuntu. Una stretta collaborazione con l’Istituto Comprensivo “G. Settanni – A. Manzoni” , sulla scia di un accordo con la dirigente dott.ssa Maria Melpignano (in foto con il DS Pavone), permetterà alla compagine del pres. Lasorsa di svolgere, settimanalmente, lezioni gratuite di attività motoria presso la Scuola Primaria “Giuseppe Settanni”, ubicata a Rutigliano in Corso Cairoli.

Le lezioni – che, per la cronaca, si protrarranno sino alla fine dell’anno scolastico – sono rivolte a tutti gli alunni affetti da disabilità ed, al contempo, a bambini normotipi, e permetteranno loro di svolgere, come detto in precedenza, attività motoria. Il tutto sarà realizzato grazie al prezioso servizio offerto da alcuni componenti dello staff tecnico Olympia: il prof. Piergiuseppe Deserio, Luca Palumbo, Greta Lamorgese, che in prima persona cureranno il progetto conciliandolo con le ore di attività curriculari, e Mariantonietta Tagarelli, referente e fautrice della stesura del progetto stesso.

Queste, in chiusura, le parole del Direttore Sportivo Giuseppe Pavone sul progetto e sull’impegno sociale della società: “Come hai ricordato, l’Olympia ha da sempre come sottotitolo lo sport come servizio sociale. Quest’anno, più che mai, i progetti da te menzionati attestano un impegno concreto ed intenso. Il compito di un’associazione sportiva, a mio avviso, deve essere questo: non badare, assolutamente, ad alcuna forma di ritorno economico, bensì investire la propria passione nell’obiettivo di consentire a quante più persone – soprattutto chi, per varie ragioni, risulti avere meno possibilità- di praticare sport. A ciò, chiaramente, si può ambire anche grazie all’unione di forze con altre entità, associazioni o gruppi. Direi che, quest’anno, l’Olympia ha fatto ciò in maniera eccellente e, al contempo, posso assicurare che continuerà a farlo negli anni prossimi”.

 

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