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Inaugurata la sede della associazione “Rinascita Civica”

di Gianni Nicastro

E’ nato qualche mese fa ed ha inaugurato la sua sede ieri sera su corso Mazzini. Il movimento democratico “Rinascita Civica”, come ha spigato il presedente Giovanni Lorusso nella sua presentazione, è una associazione di cittadini «non legata a nessun partito», a qualsiasi livello (locale, regionale, nazionale).

“Si propone alla comunità cittadina -scrive in un suo comunicato questo movimento- quale interlocutore privilegiato con la politica locale, con la quale intende interfacciarsi”. Non è un movimento politico, come ci ha precisato il presidente Lorusso in una chiacchierata ieri sera, quasi prendendo le distanze dalla politica, ma vuole interfacciarsi con la politica, si rivolge al “cittadino stanco di assistere inerte alle logiche perverse che il mondo politico ci impone”, denuncia che “l’attuale classe politica è più protesa a garantirsi continuità e privilegi e non a lavorare in favore della comunità”, quindi “Basta!! Basta!! È ora di cambiare”. Un manifesto politico, appunto, che denota l’orizzonte altrettanto politico di questo movimento, checché ne dicano i suoi fondatori.

E non può essere diversamente, perché i suoi fondatori, a cominciare dall’avv. Lorusso e dal coordinamento composto da Andrea Dentuto, Nunzia Divittorio, Maria Orlando, Giuseppe Sorino ed Enrico Gagliardi, sono tutti reduci di una coalizione politico-elettorale che ha brillantemente raccolto poco più di mille voti e portato entusiasticamente in consiglio comunale l’allora candidato sindaco Nicola Giampaolo. Salvo poi prendere le distanze da quella vicenda tutta politica e dal consigliere Giampaolo nel frattempo passato a rappresentare un altro partito politico (Realtà Italia) in consiglio comunale.

Detto questo, a titolo di cronaca, doverosa da parte di un giornale, salutiamo come un arricchimento del quadro associativo rutiglianese la nascita di un movimento che mette al centro della sua azione la cittadinanza attiva, il coinvolgimento dei cittadini su questioni di interesse pubblico come l’ambiente, la valorizzazione del patrimonio storico, la qualità della vita, l’attenzione alle fasce più deboli della società, “la condivisione e la diffusione di una cultura di pace e serena convivenza”.

Cose molto interessanti intorno alle quali una associazione di cittadini può dipanare la sua attività, ma che possono a pieno titolo far parte di un programma politico. La politica è un valore, “è la forma più alta di carità”, come diceva Paolo VI (non Nicola Giampaolo), come tale è un importante valore aggiunto per qualsiasi movimento, associazione, che abbia, nel proprio interesse, il bene comune.