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L’assenza di Delliturri in consiglio, le commissioni, il ricorso elettorale

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di Gianni Nicastro

Sul consiglio comunale del 25 novembre scorso abbiamo parlato più per radio, nel notiziario in diretta con Radio 103, che qui su Rutiglianoonline. Su due questioni, però, vorremmo dire qualcosa: l’assenza di Franco Delliturri, consigliere comunale del MAR, e la rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Su queste due questioni abbiamo intervistato, rispettivamente, Delliturri e l’assessora al bilancio Agata Diciolla, ma qui trattiamo solo l’assenza del consigliere, sulla rinegoziazione dei mutui e l’intervista all’assessora scriveremo a breve.

L'intervistafranco-delliturri
Al capogruppo del MAR abbiamo chiesto se la sua assenza nell’ultimo consiglio comunale abbia un significato particolare, magari politico, come qualcuno va sostenendo. «No, non ci sono problemi particolari, per carità; c’è qualcuno che sta travisando la questione» ci ha detto Delliturri. Ha avuto impegni personali che lo avrebbero portato in ritardo in consiglio nel caso avesse deciso di andare, ma non è solo per questo. «Il problema è che non ho potuto fare le commissioni nelle quali potevo capire i problemi che si sarebbero portati in consiglio comunale. Quindi, un po’ per motivi personali, un po’ perché non sapevo il contenuto degli atti, mi sembrava... Non avrei approvato i provvedimenti oppure avrei approvato provvedimenti senza conoscerne la vera sostanza», ci ha spiegato l’esponente del MAR.

Quindi, Franco Delliturri non approva nulla che non capisca o di cui non abbia piena cognizione di causa. Possiamo dire questo?
«No, non esageriamo. Diciamo che c’erano dei provvedimenti sui quali non avevo avuto il tempo materiale per un approfondimento al fine di dare una risposta concreta a livello di consiglio comunale. Questo, in sostanza, è il motivo. In più, e posso dimostrarlo, avevo una visita medica a cui non potevo mancare».

Ma, al di là di questo, risponde al vero che lei abbia una posizione critica nei confronti dell’amministrazione Romagno?
«Parlare di posizione critica è un po’ esagerato. Io ho un carattere e assumo sempre ufficialmente i miei impegni in consiglio comunale: voglio sempre capire bene gli atti che si portano in consiglio comunale. Non è una questione critica, se non si ha il tempo di discutere si può anche rinviare una data di consiglio per poter approfondire i provvedimenti e... Basta, niente, si sta esagerando».

Sono illazioni, allora, quelle cha darebbero lei con un certo “mal di pancia”, per usare una metafora molto in voga in politica?
«No... Non è vero niente. Io non ho tolto nessuna fiducia a nessuno. Al momento, quindi, sto tranquillo, sereno e anche la maggioranza, al momento, è abbastanza coesa. Non c’è nulla di particolare anche se ognuno commenta a modo proprio; non voglio entrare in merito a quelle che sono le presunzioni di qualcuno».

Giampaolo in tutte le commissionimaggiorano mich
“Al momento”, dunque, Franco Delliturri è “tranquillo e sereno”. Probabilmente è così, ma ieri mattina, nella conferenza dei capigruppo, riunitasi per discutere sul numero dei componenti delle varie commissioni, il consigliere del MAR si è trovato su posizioni diverse da quelle del presidente del consiglio comunale Michele Maggiorano che quella conferenza presiede. C’è chi dice che tra i due ci sia stata una “litigata”, ma il presidente, da noi sentito stamattina, smentisce pur confermando una diversità di vedute.

In sostanza l’amministrazione vuole che i componenti delle commissioni rimangano sette, Delliturri invece, in sintonia anche con Michele Martire (NCD) Minguccio Altieri e Dominga Lepore (Arcobaleno), ha proposto di riportarli a nove per una maggiore rappresentatività dei gruppi e dei consiglieri comunali. Il problema si è posto, fino a portarlo in conferenza dei capigruppo come ordine del giorno, perché il Prefetto di Bari, in risposta a un quesito posto dal presidente del consiglio, ha indicato la presenza del consigliere comunale Nicola Giampaolo nella stessa conferenza dei capigruppo e in tutte le commissioni consiliari, così anche per Minguccio Altieri. Su questo si è prodotto, appunto, uno scontro le cui grida, ci hanno detto, si sono sentite fuori la sala giunta.

La posizione del PD, rappresentato ieri dalla consigliera Antonella Berardi in sostituzione del capogruppo Giuseppe Valenzano, è quella di mantenere i componenti a sette per coerenza con la legge che ha diminuito il numero dei consiglieri comunali e degli assessori, quindi in linea con la riduzione dei costi della politica e dello snellimento operativo di questi organi istituzionali.
Alla fine la commissione ha deciso di non decidere e ha rinviato la discussione alla conferenza dei capigruppo aggiornata a giovedì 11 dicembre prossimo.

Sarà anche vero quello che ci ha detto Franco Delliturri nell’intervista, ma non è difficile notare una certa “tensione”, come quella che si è avuta nella conferenza dei capigruppo di ieri mattina. Questa tensione, che sembrerebbe non riguardare solo il MAR, ma anche i consiglieri dei “Moderati”, due in modo particolare, può essere messa in relazione ad eventuali scenari futuri di tipo politico-elettorale?

Novità dall'isatruttoriaart delliturri-commissioni
Ricordiamo solo che è in corso l’istruttoria ordinata dal TAR nell’ambito del ricorso elettorale dei cinque consiglieri di "Vuoi vedere che Rutigliano". Mercoledì scorso, 3 dicembre, la commissione, presieduta dalla dott.ssa Rosa Maria Padovano, responsabile enti locali alla Prefettura di Bari, si è trovata di fronte a un problema: verificare o no le schede assegnate osservate dai rappresentanti di lista ma le cui contestazione non sono state verbalizzate dai presidenti di seggio, schede che sono tra quelle valide.

Insomma, è sorto un problema di tipo procedurale rispetto al quale la commissione chiederà lumi al TAR. Chiederà, in sostanza, se può estendere la verifica anche alle schede valide nelle quali ci sarebbero schede contestate senza verbalizzazione. La commissione, quindi, ha deciso di aggiornarsi al 17 dicembre prossimo.

I motivi della tensione nella maggioranza potrebbero dipendere dalle incognite sullo scenario politico e amministrativo di breve e medio termine? Può anche darsi.


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