Consiglio sul bilancio, parlano Valentini (NCD) e Valenzano (PD)
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- Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2014 17:26
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Durante la sospensione, sul bilancio, dell’assemblea consiliare di lunedì scorso -chiesta da Roberto Romagno- abbiamo intervistato Oronzo Valentini, il consigliere comunale di opposizione più accanito, critico e sarcastico nei confronti del suo ex sindaco.
Lei, consigliere Valentini, l’aveva già annunciata la difficoltà dell’amministrazione ad approvare il bilancio stasera. «La difficoltà rinviene da una constatazione. Avevamo ragione sin da luglio, loro erano assolutamente fuori da ogni previsione normativa sia nella proposizione che nell’approvazione del bilancio» ha attaccato l’esponente NCD. «Ritengo -ha aggiunto- che il sindaco abbia chiesto, e voleva la nostra condivisione oggi, a un mese dalla scadenza dell’approvazione del bilancio prevista per il 30 settembre, un avvallo da parte dell’opposizione, che aveva già denunciato per tempo questo ritardo, a ulteriormente ritirare e aggiornare ad un altro consiglio comunale. Ovviamente, per coerenza, noi non ci prestiamo a questi giochini. Ora sentiremo, non so cosa decideranno dopo questa sospensione. La maggioranza si assumerà da sola la responsabilità di non approvare al 27 di ottobre, a un mese dalla scadenza, il bilancio 2014».
Il sindaco ha giustificato questa sospensione, ed eventualmente il ritiro del bilancio stasera, per dare a tutti la possibilità di studiarsi soprattutto il parere dei Revisori dei Conti arrivato con grande ritardo. Lei non accetta questa apertura? «Allora, le aperture si fanno condividendole» ha ribadito Valentini. «Abbiamo avuto una serie di occasioni -ha incalzato- io ho anche interpellato esponenti della maggioranza per dire: vediamoci e facciamo un nuovo calendario. Risposta: giovedì scorso la maggioranza non si presenta in consiglio comunale senza nessun annuncio preventivo». «Oggi -ha concluso il consigliere Valentini- con questo grande ritardo ci vengono a dire: un attimo ragioniamo. Noi siamo pronti a discutere il bilancio, abbiamo fatto le nostre valutazioni e siamo pronti al confronto in consiglio comunale, davanti alla città. Se loro vorranno ritirarsi lo facessero da soli».
Al capogruppo del PD Giuseppe Valenzano lo abbiamo intercettato subito dopo il consiglio comunale. «Cosa stia succedendo non lo sappiamo. Certo è, ed è sotto gli occhi di tutti, quello che è avvenuto anche stasera» ha subito attaccato il consigliere del PD. «Il presidente -ha aggiunto- aveva dichiarato su Rutiglianoonline che si voleva dare più tempo all’opposizione per approfondire gli atti, in modo particolare il parere dei Revisori dei Conti. Ma, a quanto pare, non è questo l’unico problema che la maggioranza ha. Quindi, noi non abbiamo partecipato alla sospensione, una sospensione che hanno fatto loro».
Il consigliere del PD fa notare la stranezza del richiamo al regolamento del consiglio comunale fatto dal presidente Michele Maggiorano per giustificare la negazione delle dichiarazioni di voto che i consiglieri di “Vuoi vedere che Rutigliano” volevano fare quando, al rientro in aula dopo la sospensione, si è posto ai voti il rinvio del punto sul bilancio.
Ma al di là del regolamento e della sua interpretazione, è successa una cosa importante stasera: sindaco e maggioranza hanno ritirato il bilancio. Perché lo hanno fatto secondo lei, ritiene che ci sia un problema politico? «Sicuramente c’è un problema politico e, probabilmente, anche un problema tecnico», ha risposto Valenzano. Il parere dei Revisori? «Non sul parere dei Revisori, ma sull’intero provvedimento». Il prossimo consiglio comunale lo hanno fissato il 10 novembre, proprio al ventesimo giorno dalla consegna del parere dei Revisori dei Conti. Il problema, forse, era questo. «Probabilmente il problema è questo».
Se il bilancio lo avessero approvato stasera, il PD avrebbe fatto ricorso? «Non lo so -ha infine risposto Giuseppe Valenzano- questo è da vedere, da decidere. Non sento, in questo momento, di dirle cosa avremmo fatto. Sinceramente è una vicenda sulla quale non ci siamo confrontati».