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Ancora niente mensa scolastica. Parla l’assessora Anna Ancona

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di Gianni Nicastro
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La mensa scolastica. Ogni anno è un patema con i genitori, le mamme lavoratrici soprattutto, che non sanno quando comincia e perché comincia in ritardo. Un po’ dappertutto, generalmente, questo importante servizio, legato al tempo pieno scolastico, comincia entro ottobre. A Rutigliano si può dire che siamo alle solite. Oggi, 24 ottobre, la mensa non è ancora cominciata. L’anno scorso è partita il 4 novembre, quest’anno non si sa. Per saperne di più, compresi i motivi del ritardo, ci siamo rivolti all’assessora alla Pubblica Istruzione dott.ssa Anna Ancona, l’abbiamo intervistata.

Siamo quasi alla fine di ottobre e la mensa ancora non c'è. Questa volta qual è il problema assessora Ancona.
«Allora, c’è stato un periodo di rallentamento dell’attività amministrativa in virtù del fatto che si è insediata e avviata la nuova giunta. Ad ogni modo problemi non ce ne sono perché stiamo valutando tutte le condizioni del nuovo appalto perché, come ben sa, è scaduto l’appalto della vecchia ditta che si occupava della somministrazione dei pasti. Ovviamente il servizio dovrà essere appaltato a una nuova ditta e stiamo valutando, come le dicevo prima, le condizioni del nuovo appalto anche alla luce delle nuove tabelle merceologiche che ci sono state fornite dalla ASL. Quindi, trattasi di tabelle nuove, pasti differenti rispetto a quelli somministrati in passato, stiamo valutando. Dopo questa valutazione la giunta approverà il capitolato della gara».

Quindi la gara d’appalto la state ancora allestendo, questo significa che, fin quando sarà bandita, espletata e aggiudicata, la mensa rischia di partire l’anno prossimo.
«No, assolutamente no. Partirà a breve perché, comunque, viene prorogato il servizio alla vecchia ditta, stia tranquillo. L’importante è che vengano espletate tutte le fasi preliminari poi, dopo l’approvazione, si procederà alla proroga del servizio».

Potete approvare subito il provvedimento di proroga del servizio alla ditta uscente, la Ferrara; la mensa così può, o avrebbe potuto sin dall’inizio, cominciare nelle more della nuova gara d’appalto.
«No, non si può fare. Conviene prima completare le fasi del nuovo appalto, poi procedere alla proroga».

Il futuro appalto, credo, avrà una durata... di cinque anni?
«Tre anni».

Tre anni, quindi l’anno prossimo...
«Non avremo questo problema...».

Che, purtroppo, si è avuto ogni anno in passato anche in pieno espletamento dell’appalto. Certo lei è nuova, non c’entra col passato.
«Infatti, lei mi fa delle domande a cui non posso rispondere. Io le posso semplicemente dire che questa nuova gara avrà durata triennale, il problema, quindi, è limitato soltanto a quest’anno e, come le dicevo prima, anche alla luce di queste nuove tabelle e di tutte queste nuove problematiche. Non appena questo problema verrà risolto si procederà con la proroga alla vecchia ditta e i cittadini potranno usufruire del servizio».

Mi dica, indicativamente, in modo che i cittadini comincino a farsi un’idea, quanto tempo ci vuole ancora. La mensa comincerà tra una settima, dieci giorni, a novembre...
«Io spero entro il mese, però non le posso dare indicazioni più precise».

Un’ultima cosa assessora Ancona. Queste tabelle merceologiche a cui fa riferimento contemplano anche cibi biologici?
«Guardi, ora a questa domanda non so rispondere, non ho sotto mano... Ho visto le pietanze e sono quelle classiche che si danno ai bambini. Non è che l’ASL può inventarsi alimenti diversi da quelli che vengono stabiliti dalle normative regionali. Noi abbiamo delle normative reginale e ci dobbiamo attenere a quelle, non possiamo inventarci menù a discrezione».

Però, una amministrazione può essere libera di fare una scelta alimentare innovativa...
«Stiamo valutando proprio questo, ecco perché stiamo perdendo un po’ di tempo».

Potrebbe, quindi, succedere che questa volta si faccia un capitolato in cui si preveda l’utilizzo di cibi biologici o quanto più possibile simili ai biologici?
«Si potrebbe valutare questo, sì».


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