Assegnazione suoli cimiteriali, il comune ha perso al TAR e ora anche al Consiglio di Stato

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di Gianni Nicastro

Sono state, oggi, pubblicate le due sentenze del Consiglio di Stato (CdS) sull’appello mosso dall’amministrazione Valenzano1 contro la sentenza del TAR Puglia che ha dato ragione alla Associazione SS Crocifisso e alla Pia Associazione del Purgatorio.
Il comune, dunque, ha perso al TAR e ora perde al Consiglio di stato ed è costretto ad assegnare i due lotti cimiteriali alle due associazioni che erano già assegnatarie di quegli stessi lotti; provvisoriamente ad agosto 2023, definitivamente a gennaio 2024.

A marzo 2024 l’amministrazione comunale, dopo averla data circa tre mesi prima, ha revocato l’assegnazione dei due lotti alle due associazioni perché non avevano rispettato i termini di pagamento del costo di concessione (111.000 euro), costo che le due associazioni hanno comunque versato, anche se con ritardo.
Il CdS ha smontato pari pari tutte le tesi del ricorrente, cioè del comune, ha confermato tutto quanto statuito dal TAR Puglia a giugno 2024 nella sentenza che ha dato ragione alle due associazioni allora ricorrenti.

«Le censure (del comune, n.d.r.) così sintetizzate sono infondate» scrive il CdS nella sua sentenza e aggiunge che «nel complessivo operato dell’amministrazione comunale sono infatti enucleabili sintomi di eccesso di potere idonei ad invalidare l’atto di decadenza adottato nei confronti dell’associazione ricorrente…».«Le considerazioni che precedono sono sufficienti al rigetto dell’appello» aggiunge la sentenza, che conclude con «Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Settima), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge e, per l’effetto, conferma la sentenza di primo grado». Insomma, non ci poteva essere censura, sconfitta, più piena. La sostanza della sentenza è qui, i dettagli si possono leggere direttamente sulle stesse due sentenze, che sono uguali per tutte e due le associazioni (qui sotto linkate).

La sconfitta del comune al TAR e al CdS è frutto della scelta politica di assegnare i suoli cimiteriali attraverso un bando pubblico in un “mercato” che vedeva, e vede, da sempre solo due associazioni interessate alla costruzione di cappelle di loculi, che sono le due che hanno partecipato al bando. Le due associazioni non hanno avuto concorrenti e questo è stato osservato dal CdS. In caso di definitiva revoca dell’assegnazione il comune avrebbe dovuto rifare il bando al quale avrebbero risposto le stesse due associazioni. Il sistema precedente, basato su un semplice regolamento di assegnazione dei suoli cimiteriali, dava al comune più discrezionalità, tanto è vero che nel 2018 lo stesso comune aveva negato l’assegnazione, il cui iter era arrivato all’accettazione del suolo da parte di una delle associazioni, vincendo pure il ricorso al TAR che quella stessa associazione aveva mosso contro la mancata assegnazione.

Col bando no, una volta partito ed arrivato fino all’aggiudicazione definitiva, l’amministrazione comunale non ha più nessun potere di revoca se non suffragata da precise motivazioni sull’interesse pubblico alla revoca. Già nella sentenza del TAR si legge che «il provvedimento impugnato (la decadenza dell’aggiudicazione, n.d.r.) è privo di qualsiasi motivazione riguardo all’interesse pubblico “in concreto” tutelato», concetto ribadito dal CdS.
Il bando ha una sua rigidità, quasi una sua vita autonoma rispetto alla volontà dell’amministrazione e l’esito di un bando pubblico non si può mettere in discussione senza solidi e precisi motivi.

Ora, il comune -dopo quest’ultima sentenza- deve assegnare i suoli alla SS Crocifisso e alla Pia Associazione del Purgatorio è questo è nelle cose, è la conseguenza del contezioso legale amministrativo. Ma, a questo punto, è maturato un rischio per il comune e le sue casse, il rischio di una richiesta di risarcimento danni il cui quantum si aggiungerebbe alle decine di migliaia di euro spese dallo stesso comune in tutto il contenzioso, diretto e indiretto, per non aver sostanzialmente voluto assegnare i suoli cimiteriali a quelle due associazioni in un iter di richieste, assegnazioni e revoche che è durato anni.

Vi anticipo un altro articolo, di pubblicazione a breve, che analizzerà il costo economico che il comune ha sopportato sin qui considerando solo le spese legali per aver assegnato, negato, aggiudicato, revocato e riaggiudicato.


Le sentenze
Associazione SS Crocifisso
Pia Associazione del Purgatorio

 

 

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