Lanfranco: “Se lo stesso passo indietro” lo fa anche Valenzano “siamo pronti”
- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 24 Gennaio 2024 09:15
- Scritto da Lanfranco Di Gioia
- Visite: 3166
Da Lanfranco Di Gioia riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Caro Direttore,
ho letto il tuo ultimo articolo su Rutiglianoonline relativo ad un’intervista rilasciata dal presidente del consiglio comunale Alessandro Milillo, nel cui titolo tu parli di una “rigidità” della mia candidatura e nel testo affermi che io sarei “inchiodato su me stesso”.
Nell’intervista poi Alessandro Milillo auspica “che si formi una coalizione ampia” “perché ci metterebbe nelle condizioni di vincere più agevolmente” e che “per raggiungere l’obiettivo ci sarà bisogno di un passo indietro da parte di entrambi” e che se non si verificasse questo passo indietro deciderà se candidarsi, non candidarsi, oppure candidarsi con l’uno o con l’altro.
Da ciò che si legge sembrerebbe di capire che l’unico obiettivo che vada perseguito sia quello di arrivare ad eleggere un sindaco (non importa chi) e che, per ottenere tale risultato, ci sia bisogno di unire le forze e mettersi nelle condizioni di poter raggiungere quel 50% più 1 o il ballottaggio (arrivandoci però con maggiori chances di vincere).
Premesso di considerare Alessandro Milillo, al quale mi lega un lungo percorso politico insieme e comuni e importanti amicizie, uno dei miei migliori amici e dei miei tanti sostenitori, anche in merito alla mia candidatura, mi permetto però di dissentire dalla sua analisi politica che, tra l’altro, mi sorprende per le sue posizioni.
La mia candidatura, annunciata ufficialmente a settembre 2023, in una intervista telefonica a te rilasciata, è stata una decisione sofferta, che fino ad allora non avrei mai immaginato di prendere.
Ma è stata una decisione maturata dopo aver registrato quasi quotidianamente negli ultimi anni, e ancor di più negli ultimi mesi, le lamentele di tante persone, gente comune, a volte da me conosciute solo di vista, che mi hanno espresso il loro giudizio estremamente negativo sull’attuale amministrazione comunale, sul suo modo di rapportarsi con i cittadini, di andare incontro alle esigenze e ai bisogni della cittadinanza, chiedendomi pertanto di candidarmi di nuovo alla carica di sindaco.
È sulla scorta di questo diffuso malcontento che è maturata la mia decisione di ricandidarmi, cercando di dare un’alternativa a quanti non si riconoscono nelle forze politiche che formano l’attuale amministrazione uscente e cercando di evitare derive elettorali che potrebbero riportare al governo di Rutigliano persone che, oltre a far arretrare culturalmente, socialmente ed economicamente il nostro paese, gli hanno anche arrecato danni irreparabili, le cui conseguenze pesano e peseranno ancora per anni sul nostro comune.
Sicuramente in questi anni alcune buone iniziative sono state intraprese, diversi progetti sono stati avviati, (anche se quasi tutti concentrati nell’ultimo anno di amministrazione), grazie agli ingenti finanziamenti piovuti sul nostro comune dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ma questo non basta a far dire che si sia amministrato bene.
Ne è dimostrazione il fatto che di questo sono consapevoli anche alcuni esponenti della stessa maggioranza amministrativa.
Detto ciò, e tornando al contenuto del tuo articolo e dell’intervista, io credo che a tenere insieme una coalizione non debba essere la sola finalità di vincere le elezioni, costi quel che costi e chiunque sia il candidato, bensì quella di creare i presupposti affinché Rutigliano possa essere amministrata nel migliore dei modi sulla base di una comunanza di idee, programmi e visioni politiche.
Lo spauracchio della vittoria dell’avversario, ha visto in passato molte forze politiche unirsi in larghe coalizioni, perdendo la propria identità, scendendo a compromessi e barattando le proprie idee con il solo scopo di arrivare ad amministrare.
Non è un caso se, in questi cinque anni, il Sindaco Valenzano, dopo aver messo insieme una serie di liste per mero calcolo elettorale, si sia ritrovato con un assessore dimissionario e due consiglieri di maggioranza in meno, mettendo a forte rischio la stabilità dell’Amministrazione.
E ora sembra stia ripetendo lo stesso errore, pensando solamente a trovare sostenitori per la sua ricandidatura e la sua rielezione, usando i soliti sotterfugi politici e giochi di poltrone, reclutando forze politiche sinora lontane dalle sue posizioni, i cui interessi politici sicuramente non collimano con quelli dei cittadini.
L’intento mio e di coloro che sostengono la mia candidatura è invece quello di impiegare il nostro tempo per lavorare a definire un programma serio, concreto, che possa tornare a far crescere Rutigliano, che merita una guida autorevole, capace di decisioni autonome e indipendenti, che affronti di petto i problemi seri del nostro paese, che non metta l’attività amministrativa al servizio di futuri obiettivi elettoralistici di chicchessia.
È in questa ottica, e per il bene del paese per il quale ho deciso di tornare a candidarmi, che non ho alcun timore di dire che, se questi presupposti verranno condivisi, sono pronto a fare un passo indietro per tentare di costruire per le prossime elezioni amministrative quello che voi chiamate un “campo largo”, ma che io definisco meglio “un campo giusto” per dare più ampio respiro al nostro progetto.
Se lo stesso passo indietro verrà fatto anche dall’altra parte, siamo pronti a sederci a un tavolo di confronto per verificare in tempi brevissimi la convergenza dei nostri obiettivi, dei nostri programmi e delle nostre idee, e per individuare insieme il candidato più idoneo a guidare la coalizione.
Con viva cordialità
Lanfranco Di Gioia
Commenti
Povero illuso
Non ho letto nulla sulle sue intenzioni.