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Emendamento, alcune precisazioni di "Nicastro" sul comunicato della maggioranza

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di Gianni Nicastro*

La maggioranza ha chiaramente ribadito nel suo comunicato “di non volere lo sversamento dei reflui depurati e chiarificati derivanti dall’impianto di depurazione di Casamassima nella lama San Giorgio” (qui), e questo è un fatto importante.

Voglio qui, comunque, fare una precisazione circa il passaggio del comunicato nel quale la maggioranza mi cita e che dice questo: “Nei giorni precedenti al Consiglio Comunale, la sera del 27/09/2023, il Sindaco, l’Assessore all’ambiente Romito, il Presidente della IV commissione Gallo e il consigliere Tarulli incontrano il referente del Comitato “Salviamo Lama San Giorgio” Nicastro e concordano di integrare la delibera già predisposta dagli uffici comunali con un emendamento che richiama il verbale del tavolo istituzionale svoltosi in Città Metropolitana di Bari il 09.04.2019”.

Scritto così questo passaggio potrebbe essere interpretato come se “Nicastro” abbia concordato, in quella sede, l’emendamento così come è stato presentato dal consigliere Vito Gallo nel consiglio comunale del 29 settembre scorso. E’ ovvio che così non è.

Io non ho concordato, in quella sede, quel tipo di emendamento; io ho concordato con Giuseppe Valenzano in primis che la delibera di consiglio fosse emendata con un riferimento preciso, nei contenuti, al verbale del Tavolo tecnico della Città metropolitana di Bari del 9 aprile 2019. Lo stesso accordo c’è stato tra il sindaco, l’assessore all’ambiente e una delegazione del comitato Salviamo Lama San Giorgio, in un incontro che si è tenuto l’11 settembre scorso.

Non un semplice, riduttivo, generico “richiamo”. La mia proposta, sia l’11 che il 27 settembre, è stata quella di rendere chiaro, sin nell’emendamento, che quel tavolo tecnico aveva emendato gli artt. 8 e 9 del disegno di legge istitutivo del parco naturale eliminando, all’unanimità, da quegli stessi articoli, ogni riferimento allo sversamento della fogna depurata nella lama San Giorgio. Avevo anche proposto, oltre al riferimento chiaro ai suoi contenuti nell’emendamento, di allegare lo stesso verbale del 9 aprile 2019 alla delibera della perimetrazione del parco che si sarebbe portata in consiglio comunale per la sua approvazione. Approvazione della perimetrazione che tutti vogliono, io e comitato Salviamo lama San Giorgio compresi. Credo di poter dire, senza timore di smentita, che l’approvazione della perimetrazione del parco la vogliono anche i consiglieri di minoranza allo stesso modo dei consiglieri di maggioranza.

Nessuno in consiglio e nel paese è contro l’istituzione del parco naturale Lama San Giorgio-Giotta certo; tutti noi, però, vogliamo il parco naturale senza che nello stesso parco scorrano i reflui della fogna depurata. Invece, il disegno di legge regionale 276/2018 prevede proprio questo, all’art. 9 comma “a” in modo particolare: “1. Fino all'approvazione del piano, fermi restando eventuali vincoli maggiormente restrittivi, è consentito: a) l’esercizio degli scarichi degli impianti di depurazione delle acque reflue urbane autorizzati”.

L’art. 8 prevede che nel parco possano essere installati “i sistemi per la raccolta delle acque piovane, di reti idrica/fognaria duale, di sistemi di riciclo delle acque reflue attraverso tecniche di lagunaggio e fitodepurazione”. Tranne la costruzione dei depuratori, vietata, quel disegno di legge stabilisce che nel parco naturale ci può andare tutto ciò che riguarda la gestione delle acque reflue nere (depurate) e bianche con i relativi sistemi che dovrebbero significare strutture anche in cemento. E, siccome, il disegno di legge non dice da quali comuni può arrivare tutta quella roba, questa roba può arrivare dai comuni del parco, che già sono sette, ma anche da altri comuni che, a un certo punto, abbiano bisogno -per qualsiasi motivo- di un recapito finale per i reflui dei loro impianti; quindi, Turi, Putignano, Acquaviva, comuni che oggi scaricano rispettivamente in trincee drenanti, campi di spandimento, lama Picone.

E’ facile immaginare cosa succederebbe se tutti i comuni, o gran parte di essi, dovessero un giorno scaricare i loro reflui nella lama San Giorgio, non avremmo un parco naturale, avremmo una palude e forse anche una cloaca a cielo aperto. E’ questo lo scenario che il comitato Salviamo Lama San Giorgio -da dodici anni- vuole scongiurare alla lama e, fino ad oggi, insieme alla cittadinanza e al consiglio comunale, ci è riuscito.

Per questo è importante, in merito all’istituzione del parco naturale delle due lame, che ogni atto che la regione sottopone all’attenzione e all’approvazione dell’amministrazione e del consiglio comunale di Rutigliano, contenga il riferimento alla posizione contraria del comune di Rutigliano all’utilizzo dello stesso parco come canale di scolo della fogna depurata di qualsiasi comune e depuratore.

Voglio, infine, far notare ai consiglieri di maggioranza che la delibera in questione non riguarda solo la perimetrazione; certo la perimetrazione è l’oggetto principale da approvare. Ma, alla fine, il consiglio delibererà anche “Di manifestare la volontà di proseguire nell’iter istitutivo del Parco naturale regionale Lama S. Giorgio e Giotta”. E’ normale che il comune di Rutigliano voglia proseguire questo iter, ma l’iter prevede la discussione e la successiva approvazione di un disegno di legge che contiene chiaro il riferimento allo sversamento della fogna depurata nel parco. E siccome il comune di Rutigliano è riuscito ad ottenere un risultato straordinario in sede di tavolo tecnico in Città metropolitana di Bari il 9 aprile del 2019, ad espungere, all’unanimità di quel tavolo, ogni riferimento allo scarico dei reflui nella lama, per quale motivo la delibera in questione non dovrebbe contenere un riferimento puntuale, nei contenuti, di quello straordinario risultato? Non c’è nessun problema, nulla osta, perché il consiglio comunale è sovrano, è libero di accettare le proposte di delibere così come le vengono date ed è altrettanto libero di emendarle e anche, volendo, di disapprovarle.

E’ importante, dunque, che la delibera sulla perimetrazione che è stata portata in consiglio il 29 settembre scorso sia approvata, all’unanimità, con il riferimento preciso alla posizione storica del comune di Rutigliano sullo scarico dei reflui e il riferimento preciso, nei contenuti, al verbale del Tavolo tecnico del 9 aprile 2019 con allegati i relativi atti.

Una diversa posizione, o l’insistenza su un emendamento che non dice nulla e che, anzi, sminuisce quel risultato straordinario e la stessa posizione storica del consiglio comunale sui reflui in lama, non si capirebbe, paleserebbe una ambiguità in forte contraddizione con la posizione espressa chiaramente dai consiglieri di maggioranza all’inizio del loro comunicato.


* Portavoce del comitato Salviamo Lama San Giorgio

 

Commenti  

 
+11 # breve storia 2023-10-14 15:41
ma questi della maggioranza sanno o no di cosa stanno parlando? a no eseguono e basta...
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+16 # Virgolettato 2023-10-09 15:40
Il grande ed irreprensibile Nicastro
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