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Dimensionamento scolastico tra tagli e accorpamenti

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COMUNICATO STAMPA

DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO
IN PROVINCIA 20 COMUNI TRAVOLTI DAI
TAGLI DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

La Giunta regionale ha varato nel corso della seduta di martedì 8 agosto le “Linee di indirizzo per il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/25”. Si tratta della logica conseguenza delle nuove norme introdotte su questo punto dalla legge di stabilità dello scorso dicembre e dal successivo Decreto del Ministero dell’Istruzione e del MEF, adottato in assenza di accordo nella Conferenza Stato-Regioni. L’atto impone in tutta Italia una media di alunni per scuola di 961 e la Puglia, che è distante da questo “numero magico”, deve obbligatoriamente operare un taglio di 20 istituzioni scolastiche del I ciclo nella provincia barese.

Nell’ipotesi indicata dalla Giunta, a causa del parametro di “autonomia media” vertiginosamente aumentato rispetto al passato (600 studenti per Istituzione scolastica), inevitabilmente si delineano veri e propri “mostri” scolastici: Casamassima, Castellana Grotte, Rutigliano e Acquaviva avranno Istituti Comprensivi rispettivamente composti da 1794, 1768, 1766, 1758 studenti, i quattro I.C. più grandi della Puglia.

Tra i Comuni coinvolti, inoltre, ce ne sono alcuni che hanno già visto diversi dimensionamenti negli scorsi anni, accorpamenti e ridistribuzioni di scuole e singoli plessi che, come spesso avviene, richiedono tempi lunghi e notevole fatica per la riorganizzazione interna e il riallineamento pedagogico-didattico-organizzativo delle singole realtà coinvolte.

E’ del tutto evidente che un intervento simile ha ricadute pesantissime a livello di organici del personale scolastico, dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA, a livello gestionale, nei carichi di lavoro e nelle responsabilità, oltre a stravolgere il ruolo stesso della dirigenza scolastica ricondotta ad un ruolo manageriale completamente sganciato dal coordinamento didattico e dalla relazione con studenti, famiglie e personale.

La decisione finale della Regione sul piano di dimensionamento avverrà, se il cronoprogramma verrà rispettato, 10 giorni dopo l’udienza fissata in Corte Costituzionale proprio sull’impugnativa operata dalla Regione Puglia della norma della Legge di stabilità e richiesta dalla FLC CGIL in tutte le sedi. Ci auguriamo ovviamente che il provvedimento legislativo sia cassato dalla Consulta, ma crediamo che non ci si possa limitare ad attenderne la pronuncia e per questo motivo in questi settimane abbiamo aumentato le nostre iniziative chiedendo un incontro all’ANCI regionale, organizzando iniziative d’informazione e, grazie alle nostre costanti pressioni e interlocuzioni con l’Amministrazione regionale, siamo riusciti ad ottenere un’apertura dell’Assessore regionale Sebastiano Leo in merito alla flessibilità del numero massimo di istituzioni scolastiche nella nostra regione.

La FLC CGIL non solo nei prossimi giorni depositerà l’impugnazione amministrativa del Decreto interministeriale al TAR Lazio per tentare di bloccare la riforma, ma sarà presente in ogni territorio comunale per affermare la tossicità di questo dimensionamento forzoso, coinvolgendo tutte le comunità locali interessate e farne motivo ulteriore di partecipazione alla grande mobilitazione che la CGIL terrà a Roma il 7 ottobre contro l’autonomia differenziata e le politiche del Governo nel settore dell’istruzione.

Bari, 20 settembre 2023
Vito Fumai
Segr. Gen. FLC CGIL Bari

 

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