ASP Rutigliano, tra i nominati c’è il socio del presidente del consiglio comunale
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- Pubblicato Lunedì, 09 Gennaio 2023 09:39
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Quale sia stata la bussola nelle nomine all’ASP Monte dei poveri, di cui stiamo scrivendo da giorni, non si è ancora capito bene. Uno dei tre nominati di competenza comunale, Francesco Mazzone, è socio maggioritario della “BILL SOLUTIONS SRLS”, società della quale è socio anche Alessandro Milillo, presidente del consiglio comunale di Rutigliano. Una società attiva nella vendita di contratti di energia elettrica e di gas in ambito residenziale, industriale e commerciale e di promozione, vendita e installazione di impianti e soluzioni tecniche volte al contenimento dei consumi energetici. Non solo Mazzone, secondo l’ex consigliere di amministrazione dell’ASP promotore del ricorso al TAR, non avrebbe i requisiti per la nomina nel consiglio di amministrazione della stessa ASP, è anche socio di un amministratore del comune attore di quelle stesse nomine. Non so cosa significhi una simile situazione sul piano giuridico-legale, certo denota una prassi poco trasparente nella gestione delle nomine da parte del comune.
Ora, più la si analizza la vicenda delle nomine ASP più viene fuori, nella scelta delle persone, un modus operandi poco conforme, se non per nulla conforme, agli indirizzi che lo stesso, attuale, consiglio comunale si è dato a luglio del 2019 circa “la nomina, la designazione e la revoca da parte del Sindaco o del Consiglio Comunale, secondo le rispettive competenze, dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni…”.
Questi indirizzi sono stati fissati nell’allegato A della delibera di consiglio comunale n. 27 del 31 luglio 2019 il quale, all’art. 3 (“REQUISITI”), comma 1, stabilisce che “Le nomine e le designazioni competono al Sindaco ed al Consiglio comunale, sulla base degli indirizzi qui definiti, che individueranno i rappresentanti dell'ente fra i cittadini che hanno i requisiti per la nomina a Consigliere Comunale”. Le persone da nominare all’ASP, quindi, il sindaco, o chi per lui, avrebbe dovuto sceglierle “fra i cittadini” e “in osservanza delle condizioni di pari opportunità” recita il successivo comma 2. Il comma 5 dice anche che “le candidature per le nomine e designazioni possono essere presentate da tutti i cittadini in possesso dei requisiti previsti per le nomine stesse, con allegato il curriculum vitae ed una dichiarazione di appartenenza ad associazioni di qualunque genere ed a partiti politici”.
Tutti i cittadini, dunque, avendone i requisiti, possono fare richiesta e devono essere messi su un piano di pari opportunità nell’accesso a quelle nomine. Anche se, per la scelta delle persone da nominare o designare negli enti, l’allegato A in questione non prevede in modo diretto un bando pubblico, il combinato disposto dei requisiti dell’art. 3 prefigura necessariamente almeno un avviso pubblico quando il comune abbia da nominare qualcuno in qualche ente. Altrimenti come possono i cittadini presentare le proprie candidature? Da chi lo devono sapere che il comune, in un dato momento, ha bisogno di nominare qualcuno in un qualche ente e che, quindi, possono candidarsi e concorrere ad essere nominati o designati?
Il comune di Rutigliano, nelle nomine all’ASP in questione, ha tenuto conto degli indirizzi approvati dal consiglio comunale? E’ difficile dare a questa domanda una risposta affermativa, perché non c’è stato nessun avviso, nessuna comunicazione, tanto meno un bando, che abbia preceduto la nomina dei tre consiglieri avvenuta a giugno scorso o, perlomeno, io non sono riuscito a trovare -sull’albo pretorio online del comune- un avviso o una comunicazione di questo tipo.
C’è da dire che nel decreto con il quale il sindaco ha nominato i tre consiglieri viene citata (“Vista…”) proprio la delibera n. 27 del 31 luglio 2019 di approvazione degli indirizzi e, subito dopo la citazione, si legge: “Esaminate le seguenti candidature , complete di curriculum, pervenute* all’Ente…”. Di seguito il decreto elenca le “candidature” dei tre nominati.
La domanda qui sorge spontanea: non essendoci stato un bando o un avviso pubblico, chi ha avvisato i tre che potevano far pervenire all’ente la propria candidatura? E’ stato rispettato il principio delle “pari opportunità” tra i cittadini che potevano avere i requisiti per candidarsi a quelle nomine?
Il decreto di nomina porta la firma del sindaco Giuseppe Valenzano, è il sindaco, quindi, che deve spiegare ai cittadini come mai siano arrivate solo quelle tre candidature quando “tutti i cittadini in possesso dei requisiti” potevano candidarsi. Il sindaco deve anche dire ai cittadini se è normale che sia stato nominato consigliere di amministrazione dell’ASP il socio del presidente del consiglio comunale.
*Grassetto e sottolineatura sono dell’autore dell’articolo
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