ASP Rutigliano, consigliere uscente contro le nuove nomine di comune e regione
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- Pubblicato Martedì, 03 Gennaio 2023 20:23
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Il consiglio di amministrazione dell’ASP Monte dei Poveri di Rutigliano ha una durata di cinque anni e quello uscente è in carica da ottobre 2016, la sua scadenza naturale è quindi avvenuta ad ottobre 2021. Il consiglio di amministrazione uscente, però, è ancora in carica perché il nuovo non si è insediato nonostante tutte le sue componenti, di competenza comunale e regionale, siano state nominate da diversi mesi.
Delle cinque, al comune di Rutigliano spetta la nomina di tre consiglieri, alla regione Puglia spetta, invece, la nomina del presidente e di un consigliere.
Il sindaco, Giuseppe Valenzano, a Giugno scorso ha nominato consiglieri dell’ASP Giuseppe Romagno, Francesco Mazzone e Vito Sante Linsalata; la regione ha riconfermato Vitangelo Radogna presidente e nominato Giuseppe Avella consigliere. Tutti e cinque i nuovi componenti sono di Rutigliano.
Ora, c’è un consigliere del consiglio di amministrazione uscente che ha fatto presente, sia al sindaco Valenzano che al competente assessore regionale al Welfare Rosa Barone, l’illegittimità di tutte le nuove nomine. In riferimento a due dei tre nominati dal sindaco il consigliere uscente denuncia la violazione dello Statuto dell’ASP Monte dei Poveri, il quale all’art. 11 statuisce i requisiti che una persona deve avere per essere nominata consigliere della stessa ASP. L’art. 11 dispone che possono essere nominate consiglieri le persone che “abbiano maturato un’esperienza comprovata nell’amministrazione di società commerciali o in enti pubblici economici o non economici”. Dai curriculum scrutinati due dei nominati dal sindaco non soddisferebbero il requisito dell’art. 11. Il terzo è un pensionato e, per questo, la sua nomina è in contrasto con quanto stabilisce l’art. 5, comma 9, del Decreto Legge 95/2012 che vieta, “alle pubbliche amministrazioni” il conferimento di “incarichi direttivi, dirigenziali, cariche in organi di governo, incarichi di studio o consulenza, a pensionati, già lavoratori pubblici o privati”. Questa legge prevede che un pensionato possa essere nominato gratuitamente in un ente tipo ASP solo per un anno; il consiglio di amministrazione in questione, invece, dura cinque anni; quinquennali sono, dunque, le nomine.
Lo stesso discorso, il consigliere uscente, lo articola anche per i due componenti nominati dalla regione. Il presidente uscente, rinominato, è notoriamente in pensione da anni e il consigliere è portatore della stessa problematica dei due nominati dal sindaco Valenzano, cioè la mancanza dei requisiti indicati nell’art. 11 prima citato.
Sia al sindaco, che all’assessore regionale, e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica, il consigliere uscente ha recapitato un atto di significazione e messa in mora nel quale denuncia le violazioni dello Statuto, e del Decreto Legge citati, nelle nomine del nuovo consiglio di amministrazione dell’ASP Monte dei Poveri. Un atto, che è anche una diffida, col quale chiede alle due amministrazioni -comunale e regionale- l’annullamento in autotutela delle nuove nomine avvertendo che farà ricorso al TAR trascorsi inutilmente i canonici trenta giorni.
Commenti
E' in itinere il ricorso al TAR, quando ci sarà la sentenza ne parleremo
".... ma ci facci il piacere..."