61 mila euro tra gonfiabili, kitsch natalizio e un paio di concerti
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- Pubblicato Giovedì, 08 Dicembre 2022 12:44
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Una delibera di giunta (la 205 del 22-11-2022) e una determina dell’Ufficio manutenzione ed edilizia scolastica (la n. 100 del 21-11-2022) sommano oltre 61.000 euro di spesa tra luci ed eventi natalizi. Solo di luci su via Diego Martinelli, Piazza XX Settembre, Viale della Repubblica ed extramurale l’amministrazione Valenzano spenderà 28.000 euro del bilancio comunale. Un allestimento di luci ed oggetti piuttosto kitsch, come le gigantesche stelle che stanno ingombrando il viale e la scarna illuminazione su via Diego Martinelli.
Nulla rispetto alle luminarie della Festa del Crocifisso che sono venute a costare, a settembre scorso, circa 40.000 euro. Il comune, dunque, sta spendendo per le luci di Natele il 70% di quello che ha speso il comitato Festa del SS. Crocifisso per la sua illuminazione senza ottenere il 70% dell’effetto luce di quella stessa grande illuminazione. Mi sembra un rapporto piuttosto sproporzionato tra spesa ed effetto luce, e la ditta è pure la stessa.
Gli eventi. Un cartellone di 33.000 euro per un paio di concerti locali, una streetband, un paio di serate con babbo Natale e una con la Befana. L’estate scorsa l’amministrazione comunale ha “destinato” 85 mila euro per tre mesi di eventi, luglio agosto e settembre. Anche qui fa capolino una certa sproporzione nel confronto tra la spesa complessiva delle festività natalizie e quella dell'estate 2022; per questo Natale l’amministrazione spenderà circa il 72% dell’intero budget di “Finestre a Sud Est 2022” senza una corrispondente quantità di eventi. Uno può dire: ma oggi c’è la guerra e i prezzi sono fuori controllo. La guerra c’era pure l’estate scorsa, purtroppo.
Insomma, va bene creare un po’ di atmosfera natalizia, vanno bene anche gli eventi ma, per quello che mi è dato vedere e leggere, l’impressione è di essere difronte a una sorta di sproporzione tra investimento e risultati. Senza considerare, appunto, la situazione piuttosto depressa sul piano dell’economia e della capacità di spesa da parte dei cittadini a causa dell’inflazione e dei costi energetici alle stelle e a una campagna dell’uva (base economica e produttiva del paese) che è stata un totale disastro per tanti piccoli e medi produttori agricoli. La congiuntura, diciamo così, avrebbe richiesto un po’ più di parsimonia.
Ovviamente l’amministrazione comunale è libera di spendere i soldi dei suoi cittadini contribuenti come vuole; lungi, quindi, da me fare la morale su quanto si sta spendendo. Solo credo che nessuno si sarebbe lamentato, in una simile situazione generale, se si fosse proceduto con proporzione e, appunto, un po’ più di parsimonia. Tutto sommato, si tratta dell’aspetto più effimero del Natale.