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L’opposizione in crisi sui suoli cimiteriali la maggioranza in crisi sulle assunzioni

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cons com 31-1-2022-cronaca-I-parte

 

di Gianni Nicastro

Un consiglio comunale interessante quello che si è svolto l'altro ieri, con all’ordine del giorno due punti che hanno coinvolto sia la minoranza romagnana, consiglieri comunali ex amministratori, sia la maggioranza e l’amministrazione Valenzano. Rispettivamente, la presa d’atto della relazione della commissione consiliare speciale d’inchiesta sull’assegnazione dei quattro suoli cimiteriali ad una associazione culturale e la mozione a firma della maggior parte dell’opposizione sull’assunzione di due dipendenti la cui procedura ha suscitato grandi perplessità circa la regolarità e la rispondenza alle norme e ai regolamenti. Intorno a questi due punti si è consumato il grosso del consiglio comunale, che è cominciato con una pregiudiziale molto tosta del consigliere Diego Difino sulla questione della ormai famosa transazione.

Le pregiudizialicons com 31-1-2022-cronaca-I-parte-1
Difino ha portato a conoscenza del consiglio comunale la risposta dell’ingegnere comunale Carlo Ottomano alla sua richiesta di informazioni circa la convenienza economica di una transazione tra comune e privati che ancora non è stata sottoscritta dal notaio. In sostanza, il responsabile dell’ufficio tecnico ha scritto al consigliere Difino che «questo ufficio non è in possesso di alcuna documentazione circa la “valutazione riguardo alla convenienza economica per l’Ente relativamente alla transazione” in questione». Il funzionario, dunque, ha dato ragione ai consiglieri di opposizione su un aspetto alquanto dirimente di quella transazione: non c’è stata nessuna valutazione sulla convenienza economica per l’ente, quindi, nessuna sa -almeno ufficialmente- quali saranno stati gli interessi maggiormente, o esclusivamente, tutelati al momento della sua sottoscrizione.

Difino ha invitato il sindaco a dar conto di quanto scritto dall’ing. Carlo Ottomano e a dire se, nonostante quelle dichiarazioni, l’amministrazione voglia ancora procedere nella sottoscrizione della transazione. Il sindaco ha risposto che leggerà la nota dell’ing. Ottomano e l’intervento che lui -il sindaco- ha fatto nel consiglio comunale che ha approvato l’acquisizione al patrimonio pubblico del suolo dato al comune da quei privati al posto di 50.000 euro in contanti. Quindi, gli farà sapere, con risposta scritta, sulla questione e su altre richieste di informazioni fatte dallo stesso Difino.
Su questo argomento non vado oltre, ho già scritto un articolo (qui), rimando, quindi, i lettori alla seconda parte.

Ci sono state altre tre pregiudiziali. Il consigliere Beppe Palmino ha posto il problema delle infiltrazioni di acqua dal solaio della palestra della “Settanni”, rispetto al quale il sindaco ha risposto che il comune ha già aggiudicato i lavori che lo risolveranno. L’altra pregiudiziale è del consigliere Giuseppe Poli che ha posto un problema di sicurezza legato alla segnaletica verticale, anche qui il sindaco ha detto che si provvederà. L’ultima pregiudiziale è della consigliera Donatella Lamparelli sull’apertura della villa riqualificata e la necessità di un controllo per evitare atti vandalici. Ancora una volta il sindaco ha risposto che provvederà ad istituire delle «figure di controllo» e che, comucons com 31-1-2022-cronaca-I-parte-7nque, ha già interessato il comando di Polizia Locale per una maggiore attenzione al problema.

La surroga
E’ entrata ieri in consiglio comunale l’ex assessora Viriana Redavid in sostituzione di Antonio Amodio dimessosi per motivi di lavoro. La neo consigliera si è seduta tra i banchi della maggioranza senza proferire parola.

Commissione d’inchiesta, la relazione
Sull’argomento ha relazionato il presidente della commissione, Francesco Paolo Valenzano. Ha riferito che la relazione mette in fila tutti gli atti relativi all’assegnazione dei suoli cimiteriali ad una associazione culturale, vicenda già oggetto di due mie inchieste pubblicate su Rutiglianoonline nel 2018 (qui e qui).

«La relazione finale fa chiarezza di tutto quello che è accaduto ed evidenzia alcune criticità. Credo personalmente, al di là di tutto, che vada messo mano al regolamento, un regolamento del 2003 lacunoso e poco chiaro. Quindi l’invito, all’assessore, alla giunta, a dare seguito a questa mia richiesta anche se so che si sta già lavorando in tal senso» ha detto il presidente della commissione. Dunque, quello che è successo è dipeso da un regolamento non degno di essere chiamato tale? Non mi pare proprio. E la questione non può essere liquidata con la semplice richiesta di cambiare il regolamento, di farne uno degno di un paese civile.

cons com 31-1-2022-cronaca-I-parte-4La scoperta dell'acqua calda
Che ci fosse la necessità di cambiare il regolamento lo si sapeva già, non ci voleva certo la commissione speciale d’inchiesta. Il presidente avrebbe potuto relazionare entrando, almeno per cinque minuti, nel merito delle criticità, anomalie ed omissioni da parte del funzionario che, pure, la relazione ha messo in evidenza al di là della pedissequa elencazione cronologica degli atti. Un intervento al di sotto delle aspettative rispetto ai circa due anni di commissione consiliare speciale d’inchiesta, alle stesse audizioni del funzionario, alla gravità di alcuni fatti a cominciare dalla richiesta di suoli cimiteriali fatta da un’associazione che in quel momento non esisteva, con una partita Iva diversa da quella che figura negli atti amministrativi di assegnazione e concessione del primo suolo; a cominciare da un funzionario che si mette inusualmente a disposizione e assegna un suolo -il lotto A3- "di dimensioni tali da soddisfare, in numero di loculi pari al doppio (circa) del numero dei soci" di quella associazione, il numero sproporzionato in eccesso dei loculi costruiti rispetto ai “soci” assegnatari comunicati e agli atti del comune.

Il consigliere Beppe Palmino è stato, invece, più chiaro in relazione alle audizioni fatte durante i lavori della commissione. Ecco gran parte del suo intervento: «In queste audizioni ai due responsabili, in particolare al responsabile del servizio contratti e appalti, sono state poste una serie di domande. A queste domande il responsabile, il più delle volte non ha saputo rispondere; in altre occasioni ha riferito che aveva necessità dover esaminare degli atti, anche atti a sua sottoscrizione, e quindi non era in grado di rispondere. E ci sono state anche altre situazioni dove lo stesso (responsabile, n.d.r.) ha riconosciuto, ha riconosciuto, e c’è il verbale di commissione, di aver omesso o di aver avuto, in un certo qual modo, una condotta imperita? Negligente? Non sarò di certo io a stabilirlo. Però è altrettanto vero che, con la stesura di questa relazione ha dato un atto di indirizzo politico in ragione del quale l’amministrazione dovrà necessariamente tenerne conto. Altrimenti, mi chiedo se e a cosa serva una commissione di inchiesta là dove dalla stessa sono emerse delle criticità, forti criticità, per non utilizzare altri termini. E queste criticità, a quanto pare, non abbracciano soltanto l’operato di un funzionario cons com 31-1-2022-cronaca-I-parte-5comunale, ma c’è anche, inevitabilmente, una ripercussione su quella che era all’epoca la parte politica tenuta a vigilare sull’operato dei singoli funzionari. Perché, Francesco Paolo Valenzano, che il regolamento sia da rivedere questo lo sapevamo tutti dal principio. Il problema è che, in virtù di questo lacunoso, per non utilizzare altri termini molto più dispregiativi che meriterebbe un regolamento del genere perché, a mio modesto parere non è da considerarsi un regolamento, si è operato in maniera lunga negli anni e poi, soprattutto, si è operato senza che neanche un’indagine giornalistica, neanche una richiesta di istituzione di una commissione d’inchiesta portata in consiglio comunale quattro anni fa e rigettata dall’amministrazione e dalla maggioranza dell’epoca, ha posto rimedio o ha tentato di frenare questa situazione».

Qui Palmino ricorda che questa vicenda è arrivata anche sul tavolo di un magistrato che ha aperto un’indagine rispetto alla quale, aggiungo, io stesso sono stato chiamato, a novembre del 2018, da quel magistrato, a rispondere come persona informata dei fatti e autore delle inchieste giornalistica da cui la procura si è mossa su esposto fatto da altre persone.

Responsabilità tecnico-amministrativa e politica
Questo intervento del consigliere Palmino ha fatto giustizia del vuoto intervento del presidente della commissione e ha posto l’accento sulle responsabilità di un funzionario che ha ammesso, in qualche modo, di non aver fatto bene il suo lavoro. E che sia così lo dice la relazione nel suo breve passaggio conclusivo, quando la stessa commissione ritiene “che siano state compiute una serie di inadempienze ed omissioni” e quando conclude che “chi avrebbe dovuto esercitare i propri poteri di responsabile amministrativo l'ha fatto in maniera imperita. Chi avrebbe dovuto esercitare i propri poteri di controllo politico sembra che non lo abbia fatto”.
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Dunque, responsabilità tecnico-amministrative del funzionario e responsabilità politiche di chi amministrava l’ente in quel periodo. Una conclusione del genere non può non avere conseguenze, soprattutto su quel responsabile d’ufficio perché nella gestione della cosa pubblica, del patrimonio pubblico come lo sono i suoli cimiteriali, non sono concesse omissioni, inadempienze, imperizie. Non è concesso, direttamente o indirettamente, favorire un privato, o una privata associazione rispetto alla quale il comune di Rutigliano dal 2008 al 2019 si è messo completamente a disposizione con un inusuale, straordinario, tempismo e disponibilità a concedere tutto quello che veniva richiesto dal presidente di quella associazione.

Su questa vicenda mi fermo qui anche perché ho intenzione di approfondire la gestione dell’assegnazione dell’ultimo lotto, l’A4, avvenuta alla stessa maniera dei tre lotti precedentemente assegnati nonostante l’attenzione della stampa, del consiglio comunale, della magistratura e, in ultimo, della commissione d’inchiesta.

La votazione
La presa d’atto della relazione finale è stata approvata con 11 voti favorevoli, compreso quello di Beppe Palmino, con 3 consiglieri che si sono astenuti, cioè Giuseppe Poli, Roberto Romagno e Diego Difino e due consiglieri che sono usciti dall’aula Michele Maggiorano e Donatella Lamparelli.
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Per motivi di lunghezza, rimando ad un altro articolo il resto della cronaca del consiglio comunale dell’altro ieri sugli altri due punti all’ordine del giorno, la nomina del Collegio dei revisori dei Conti per il triennio 2022/2024 e, più importante e interessante sul piano politico, la mozione presentata dai consiglieri Romagno, Lamparelli, Palmino e Poli sulla gestione del personale, punto sul quale si è consumato lo scontro tra il segretario comunale e l’opposizione.

Inquadratura sull'intero emiciclo consiliare
Un’ultima cosa, riguarda la presa d’atto da parte dei cittadini che vedono la diretta video del consiglio comunale di come votano i provvedimenti i singoli consiglieri comunali. Le inquadrature della diretta sono avare rispetto a quanto succede in consiglio perché sono strettamente fissate su chi parla. Al momento della votazione l’inquadratura dovrebbe allargarsi a tutto l’emiciclo consiliare per dare la possibilità ai cittadini di vedere come votano tutti i consiglieri con l’alzata della mano. Perché il conto numerico finale riferito dal presidente non fa giustizia di come i consiglieri hanno singolarmente votato e, sapere come i consiglieri tutti votano in consiglio, è un fatto importante. Questa informazione non si evince neanche dalle delibere pubblicate all’albo pretorio che, generalmente, riportano solo alcuni nomi di consiglieri col relativo voto. La trasparenza è anche questa, dare ai cittadini la possibilità di avere diretta cognizione di come votano i propri rappresentanti.

 

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