Si è dimesso il consigliere, l’assessore e il segretario comunale. Cosa sta succedendo?
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- Pubblicato Giovedì, 06 Gennaio 2022 10:51
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Delle tre dimissioni la più interessante, e forse anche più pesante per l’amministrazione Valenzano, è quella dell’ormai ex segretario comunale avvenuta il 30 dicembre scorso. Ma parto dai due politici.
Lunedì scorso si è dimesso il consigliere di maggioranza Antonio Amodio «a causa di impegni professionali» ha dichiarato il sindaco ieri mattina dalla sua bacheca “istituzionale”, quella di Facebook. Due giorni dopo si è dimessa anche l’assessora alla cultura Viriana Redavid, «per motivi strettamente personali» ha dichiarato, sempre il sindaco e sempre dalla sua bacheca “istituzionale". Dopo averla ringraziata, il sindaco ha scritto che è «certo che questo progetto continuerà a segnare i nostri passi considerato che Viriana potrà entrare in consiglio comunale al posto del consigliere Amodio».
Questo scambio di scranno assessorile con scranno consiliare della Redavid era nell’aria “da qualche mese”, da quando Amodio ha comunicato al sindaco la sua intenzione di dimettersi. Lo sapevano tutti, maggioranza, opposizione e chiunque avesse seguito, o segua, da vicino le vicende politiche della nostra ridente cittadina.
Avantieri ho chiesto all’ex assessora se fosse vero che quella stessa mattina si fosse dimessa e per quale motivo. Mi ha risposto il giorno dopo, ieri pomeriggio presto, rimandandomi al post che il sindaco ha pubblicato alle 8:25 di ieri.
Giuseppe Valenzano riferisce, dunque, che i motivi sono “strettamente personali”. Di solito quando un assessore si dimette per motivi strettamente personali lo fa perché quei motivi non gli permettono di dedicarsi adeguatamente, in termini anche di tempo, all’attività assessorile. Tra l’altro -che io sappia- non si è mai visto, non solo a Rutigliano, che un assessore si sia dimesso per fare il consigliere comunale, spesso succede esattamente il contrario.
Motivi strettamente personali che confliggono con il ruolo di assessore, ma che si conciliano perfettamente con il ruolo di consigliere comunale di maggioranza. Un ruolo, ritengo, più impegnativo rispetto a quello dell’assessore. Perché al consigliere di maggioranza spetta di alzare la mano per approvare tutti i provvedimenti che la sua amministrazione porta in consiglio comunale; e, per evitare di votare a mosca cieca, il consigliere deve studiarseli gli atti o, perlomeno, deve averne una certa cognizione. Deve intervenire in consiglio per evitare di fare scena muta, quindi, deve sapere ciò di cui parla. Queste cose richiedono impegno, forse anche più di quanto ce ne voglia per fare l’assessore; perché l’assessore i provvedimenti li discute e li approva in giunta con il sindaco e altri assessori dopo che il grosso del lavoro -l’allestimento degli atti- viene svolto dai responsabili dei vari uffici e servizi comunali. La motivazione, dunque, è strana proprio alla luce del fatto che lei passa dalla giunta al consiglio comunale.
Una domanda, a questo punto sorge spontanea: e se la Redavid non fosse stata la prima dei non eletti della lista “Amiamo Rutigliano”, si sarebbe dimessa? Io credo di no. Questa scambio ha tutta l’aria di una operazione politica, forse anche imposta all’ex assessora, per evitare qualcosa non gradita all’amministrazione comunale.
Si è voluto evitare che in consiglio comunale, con le dimissioni di Amodio, entrasse il secondo dei non eletti? L’operazione politica, cioè uscita dalla giunta-entrata in consiglio, suggerisce questo, sembra davvero un atto di difesa degli equilibri politici dentro la maggioranza che di consiglieri ne ha perso, o quasi perso, già uno, in bilico tra opposizione e posizione autonoma. Forse chi sarebbe, eventualmente, subentrato ex novo non offre adeguate garanzie di fedeltà e affidabilità politica.
Dimissione del segretario comunale
I “motivi strettamente personali” non c’entrano nulla con le dimissioni del segretario comunale, formalizzate in una lettera con la quale lo stesso segretario ha richiesto lo scioglimento anticipato del rapporto di servizio.
Generalmente i segretari comunali vengono nominati dai sindaci soprattutto sulla base di un rapporto di fiducia, ed è proprio questo che è venuto a mancare tra l’ex segretario e l’amministrazione comunale. Si è creata, insomma, una situazione piuttosto tesa nei rapporti tra la figura più all’apice della struttura comunale e l‘amministrazione o qualche assessore, e a nulla sono valsi i reciproci tentativi di individuare soluzioni capaci di evitare pregiudizio al corretto funzionamento degli uffici. Per questo il segretario ha chiesto di risolvere in modo anticipato il rapporto di servizio. Sarebbe interessante sapere dal sindaco cosa sia successo, cosa abbia fatto maturare nel segretario la ferma intenzione di dimettersi. Il sindaco avrebbe potuto dirlo ai suoi fans “facebookiani” in quel post, a quelli che lo applaudano e lo adulano tutti i giorni ad ogni starnuto che fa; ma anche a tutto il resto degli internauti.
C’entra forse il fatto che nel consiglio comunale in cui, per la seconda volta, l’amministrazione è stata costretta a ritirare il punto sulla transazione e acquisizione di un suolo al patrimonio comunale il segretario abbia dato apertamente ragione all’oppositore Roberto Romagno? C’entrano, forse, le tensioni politiche tra opposizione e maggioranza su due assunzioni di istruttore amministrativo e contabile fatte dall’amministrazione qualche mese fa? Probabilmente sì, questi due fatti hanno creato tensioni tra segretario e amministrazione soprattutto, per quello che mi è dato sapere, sulla questione delle due assunzioni. Problema discusso più volte in diverse sedute della 1ª commissione consiliare, nelle quali l’opposizione ha sollevato questioni di presunte violazioni di legge e regolamentari nelle procedure di quelle due assunzioni chiedendo all’amministrazione la sospensione in autotutela di tutti gli atti a monte e, quindi, delle due stesse assunzioni.
Il 24 dicembre scorso lo stesso Roberto Romagno ha inviato una richiesta di informazione al sindaco, all’ex segretario comunale e al responsabile del servizio con la quale vuole sapere tutta una serie di cose per fare chiarezza su quelle assunzioni minacciando, in caso di non risposta, “di segnalare alle autorità preposte ogni fatto e circostanza al fine di ristabilire il rispetto di ogni dettato normativo e costituzionale”.
Insomma, dopo la famigerata transazione/acquisizione, un’altra pesante gatta da pelare per l’amministrazione Valenzano, questione sulla quale -per quello che mi è dato capire- si sono consumate le dimissioni dell’ex segretario comunale.
Sul problema delle due assunzioni Roberto Romagno, Donatella Lamparelli, Giuseppe Palmino e Giuseppe Rocco Poli hanno presentato, il 21 dicembre scorso, una mozione da discutere in consiglio comunale che impegna il sindaco e la giunta “ad accertare la sussistenza di eventuali profili di irregolarità e/o illegittimità e/o illiceità relative alle procedure espletate ed in corso, concernenti la selezione ed assunzione del personale in forza al Comune di Rutigliano e, ove ne riscontri la presenza, ad adottare i provvedimenti opportuni a sanare le procedure seguite”. La mozione impegna sindaco e giunta anche “a motivare le ragioni che hanno impedito agli amministratori ed al responsabile dell’ufficio proposto di fornire risposte alla richiesta formale della I Commissione nella seduta del 13/10/2021”.
Faccio notare, infine, la mancanza, sotto la mozione, delle firme di due consiglieri di minoranza, Michele Maggiorano e Carmine Iaffaldano.