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Gara appalto rifiuti, l’ARO vince al Tar su tutti i fronti contro l’Ecotecnica

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di Gianni Nicastro

“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima), definitivamente pronunciando:
- dispone la riunione dei ricorsi, come in epigrafe proposti;
- dichiara improcedibile, per sopravvenuto difetto di interesse, il ricorso
introduttivo n. 971/2018 e respinge i relativi motivi aggiunti;
- respinge il ricorso n. 790/2019;
- respinge il ricorso n. 142/2020”. Questa la parte finale della sentenza.

Non poteva essere più piena la vittoria dell’ARO BA7 sui ricorsi dell’Ecotecnica S.r.l., società unica rimasta in gara dopo la sentenza del Consiglio di Stato di febbraio 2019; esclusa, poi, dalla stessa gara per non aver superato il riesame dei requisiti di ammissione.
L’udienza, che ha riunito tre ricorsi della Ecotecnica, si è tenuta l’8 luglio scorso in modo telematico “da remoto”; la sentenza è stata pubblicata l’altro ieri 3 settembre.

aro-vince-al-tar-contro-ecotecnica-1L’ARO ha, dunque, avuto ragione sulla revoca del Piano industriale approvato dall’assemblea dei sindaci a febbraio del 2015 e dalla stessa assemblea ritenuto -a giugno del 2018- inadeguato e da aggiornare; piano sulla base del quale è stata, a novembre del 2015, bandita la gara d’appalto di 117 milioni di euro per la gestione unitaria dei rifiuti nei comuni di Rutigliano, Triggiano, Noicattaro, Cellamare, Capurso e Valenzano, comuni che compongono l’ARO BA7. La revoca del Piano è stata messa in discussione dalla Ecotecnica con il ricorso del 2018.

La sentenza dà ragione all’ARO sulla esclusione dalla gara del raggruppamento Ecotecnica-Igeco Costruzioni e anche sulla revoca, in autotutela, degli atti di gara, quindi, sull’annullamento della stessa gara d’appalto; questioni trattate nei ricorsi del 2019 e del 2020. Insomma, una vittoria su tutte le questioni sollevate nei ricorsi smontate, dai giudici amministrativi, nelle quarantacinque pagine della sentenza.

E’ probabile che non finisca qui, Ecotecnica può appellare questa sentenza al Consiglio di Stato. Ma se dovesse finire tutto con la sentenza in questione, l’ARO potrà proseguire col “nuovo” Piano industriale il cui quadro economico è stato più volte rimaneggiato. Nella fase di aggiornamento del Piano i costi della gestione unitaria dei rifiuti sono, infatti, variati tre volte, a marzo, a giugno e a novembre 2019.

L’ultima versione dei quadri economici aumenta in modo vertiginoso i costi della gestione unitaria dei rifiuti a Rutigliano rispetto al canone che corrisponde oggi alla ditta Gassi-Esposito. Non so se i costi abbiano subito la quarta modifica, in più o in meno, ma se dovessero essere quelli, l’amministrazione comunale è buono che chieda conto all’ARO e ai tecnici che hanno aggiornato il piano, che sono gli stessi del piano del 2015.

Ritengo debba chiedere conto al presidente dell’ARO e al responsabile dell’ufficio comune ARO del motivo per cui i costi aumentano in modo eclatante solo al comune di Rutigliano e, in misura minore, al comune di Cellamare, mentre agli altri quattro comuni diminuiscono di molto e, al comune di Triggiano, la diminuzione è ancora più consistente.

L’analisi puntuale dei costi della gestione unitaria sarà fatta quando si avrà nelle mani la versione definitiva ed ufficiale del “nuovo” Piano industriale. Allora si ragionerà con i numeri.

 Scarica qui la sentenza

 

 

 

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