Case popolari di via Italia, una situazione di disagio e a rischio igienico-sanitario
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- Pubblicato Giovedì, 13 Agosto 2020 18:38
- Scritto da La redazione
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Una situazione di inciviltà assoluta, un rischio igienico-sanitario che mette a dura prova la vita quotidiana degli inquilini di una palazzina -in modo particolare- delle case popolari di via Italia, le prime case popolari costruite negli anni ’50 del secolo scorso a Rutigliano dall’ex IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) ora ARCA (Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare).
Sollecitati da una segnalazione, stamattina siamo stati sul posto; abbiamo filmato due mini-discarica a cielo aperto di rifiuti di ogni tipo. Molto ferro, elettrodomestici, ruote di veicoli, RAEE, bustoni contenenti non sappiamo cosa e, soprattutto, bustoni di rifiuto organico che da giorni ammorbano l’aria tutto intorno alla palazzina. Lì ci vivono anziani con patologie, bambini, donne incinte; insomma, persone sensibili sul piano della salute, a rischio infezioni e sottoposte ad attacco di insetti che, con i rifiuti organici sotto il sole a 35 gradi, proliferano.
Stamattina ci hanno riferito di scarafaggi, mosche e ratti che in quei rifiuti trovano un habitat ideale. La puzza è così forte che quelle persone sono costrette a tenere le finestre chiuse, altrimenti l’insopportabile olezzo arriva in casa.
Non ce la fanno più, sono al limite della sopportazione anche perché da maggio scorso si sono rivolte a tutte le autorità che dovrebbero avere una competenza, diretta o indiretta, su una simile situazione. I cittadini si sono rivolti all’ARCA, ovviamente, con lettere e email (l'ultima inviata due giorni fa), ma anche verbalmente alla Polizia Locale e al sindaco Giuseppe Valenzano. Non è successo nulla, i rifiuti sono ancora lì e chi li abbandona -benchè si conosca- continua a farlo impunemente.
Gli inquilini, che subiscono questa intollerabile situazione, hanno attivato anche l’amministratore delle casa popolari, responsabile di una agenzia di Bari, il quale il 25 maggio scorso ha inviato una lettera all’ARCA, al comune di Rutigliano e agli inquilini della palazzina.
L’amministratore denuncia ciò che gli hanno riferito gli inquilini, cioè quello che abbiamo filmato stamattina: l’abbandono di rifiuti di ogni genere sui due lati della palazzina, per strada. Invita gli inquilini responsabili dell’abbandono dei rifiuti a provvedere alla loro rimozione precisando che questa pratica illegale di accumulo e smaltimento dei rifiuti “lede gravemente il decoro dello stabile e le condizioni igienico sanitarie dello stesso”. Quindi, allerta l’ente proprietario, L’ARCA Puglia Centrale, e il comune di Rutigliano per quanto di competenza, sollecitando un intervento urgente e risolutivo.
A questa prima lettera non risponde nessuno. Il 16 luglio scorso lo stesso amministratore ne invia un’altra agli stessi destinatari ribadendo l’urgenza di un intervento di rimozione che, in questo caso, si configura come una vera e propria bonifica, e richiamando l’attenzione sulle gravi condizioni igienico sanitarie nelle quali vivono quei cittadini. Anche questa seconda lettera non sortisce nulla e, a circa un mese dall’invio, i rifiuti sono ancora lì e nessuno delle autorità, direttamente e indirettamente interessate alla problematica, si è visto.
Ora, siamo in pieno agosto, con temperature molto alte e quei rifiuti sono, per gran parte del giorno, sotto il sole. Riteniamo che una simile situazione, di importante rischio igienico-sanitario, quand’anche si sviluppi in una proprietà di un altro ente pubblico, dovrebbe interessare l’autorità sanitaria in capo al comune di Rutigliano, il sindaco. “In caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale”, è quanto recita l’art. 117, comma 1, del D.lgs. 112/1998, poteri ribaditi nel Testo unico degli Enti Locali all'art. 50.
In considerazione del grande disagio che quei cittadini vivono da mesi, del rischio per l’igiene pubblica e dell’inerzia dei proprietari, suggeriamo a Giuseppe Valenzano, sindaco di Rutigliano, di verificare la possibilità di un intervento, che può essere un’ordinanza del tipo sopra citato o un richiamo -urgente- alla proprietaria delle case popolari perché intervenga immediatamente, bonifichi le due aree interessate. Data l’urgenza, la bonifica -in danno- potrebbe farla comune.