Poteri ai comuni di concessioni in deroga, un rischio per il territorio
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- Pubblicato Venerdì, 06 Dicembre 2019 10:36
- Scritto da Vittorio Farella
ASSOCIAZIONE “Chiudiamo la discarica Martucci”
Al Presidente della Giunta Regionale dott. Michele Emiliano
Al Presidente del Consiglio Regionale dott. Mario Loizzo
Egregi Presidenti,l’art.36 della Legge regionale n.52/2019, pubblicata lo scorso 30.11.2019, conseguenza di un emendamento presentato dal consigliere regionale Fabiano Amati, desta in noi profonda preoccupazione per le conseguenze che potrebbe svilupparenelsenso di una minore tutela e salvaguardia del territorio. In particolare la “liberalizzazione” e trasferimento dei poteri al solo livello comunale per le concessioni in deroga in favore del turismo rurale, senza più la supervisione regionale, come apparirebbe dal dettato di tale articolo (non per nulla osservato anche dall’organo tecnico internoregionale dell’Ufficio SezioneTutela e valorizzazione del paesaggio) rappresenta una pericolosa deriva per una deregolamentazione generale sul territorio rurale e su quello costiero, in particolare. Difatti la concorrenza del riferimentodi tale emendamento ancheall’art.45 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) delPPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) rinfocola sospetti ulteriori.
Non è un caso che lo stesso Ufficio già citato anche su tale previsione sembra esprimere un netto dissenso, in quanto“evidenziache non è giuridicamente possibile darne valenza urbanistica” poichéquesta norma è dettata “al solo fine di verificare la conformità e compatibilità paesaggistica degli interventi ammissibili nel rispetto degli atti di governo del territorio ove più restrittivi”. Emblematica, peraltro e a tale proposito, è la circostanza che un tale articolato sia stato inserito in una legge finanziaria, qual è l’assestamento dibilancio.
Non sfugga, infine, quanto segnalatonella chiosa conclusiva della nota più volte citata dellaSezione Tutelae valorizzazione del paesaggio, che ricorda a tutti noi come già la modificazione della stessa Legge regionale n. 20 del 1998, con l’introduzione dell’art.1 bis, effettuata il 16 luglio di quest’anno, sia al vaglio della Consulta per l’allargamento delle maglie di facilitazione per ristrutturazioni e ampliamenti strutturali.
Orbene, per quanto esposto,si appalesa in tutta la sua evidenzae gravità la necessità imprescindibile di porre rimedio a questo scivolone, con una IMMEDIATA REVOCA DI TALE ARTICOLO, contingenza per la qualedeclamiamo il nostro più profondo dissenso e avvertiamo che non derogheremo ad iniziative pubbliche e risolute manifestazioni laddove si persistesse nel mantenere tale equivoca e imprudentenorma.
Mola di Bari, 2 dicembre 2019
Associazione “Chiudiamo la discaricaMartucci”Il Presidente
dott. Vittorio Farella