Consiglio comunale, una maggioranza di “sedici” consiglieri
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- Pubblicato Martedì, 06 Agosto 2019 17:07
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
E’ vero, c’erano punti sui quali era facile il voto unanime, o quasi; ma è l’atteggiamento della minoranza, pacato, disponibile, costruttivo, che ha fatto la differenza rispetto a quello che si è visto fino all’ultimo consiglio della Romagno2. Non c’è mai stato, credo, un consiglio comunale che non abbia visto almeno un voto sfavorevole provenire dai banchi dell’opposizione. Il 31 luglio scorso in sala consiliare c’è stata solo unanimità e qualche voto di astensione. Siamo di fronte a una maggioranza di sedici consiglieri comunali? L’impressione che si è avuta nel primo consiglio comunale politico è stata questa.
Con nessun intervento, e all’unanimità, è stato approvato il primo punto all’ordine del giorno. Si è trattato degli indirizzi per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni. Una sorta di regolamento che individua i criteri di scelta e i requisiti che devono avere le persone designate a ricoprire incarichi negli enti in rappresentanza del comune.
E’ stata portata in consiglio la convenzione da sottoscrivere col comune di Sannicandro di Bari per l’affitto di due box del canile sanitario, di cui quel comune è dotato e la cui gestione sta per essere affidata attraverso una gara. Un provvedimento importante che garantirà la cura e la sterilizzazione dei cani e dei gatti randagi -è stato detto dai banchi dell'amministrazione- con ricovero di massimo sessanta giorni, a un costo di 2.500 euro/anno a box più il mantenimento giornaliero per ogni animale attestato a 3,69 euro Iva compresa. Per Romagno, Lamparelli e Maggiorano questo punto è stato un invito a nozze perché era un provvedimento su cui stava lavorando la vecchia amministrazione. Sul canile sanitario i tre fitto-colamusso-romagnani hanno votato a favore; il punto è passato, dunque, quasi all’unanimità con la sola astensione di Beppe Palmino (M5S). Un’astensione motivata dalla indisponibilità di tutti gli atti afferenti il provvedimento, dal fatto che -è stata la critica di Palmino- la convenzione è «imposta» dal comune di Sannicandro, è un atto unilaterale, senza margine di trattativa o intervento. Astensione 5Stelle motivata anche dal fatto che -come accennato prima- l’affidamento della gestione del canile è ancora in itinere; il timore è che il futuro gestore possa operare cambiamenti al rialzo delle tariffe.
L’istituzione della commissione speciale per la revisione dello statuto comunale e del regolamento del consiglio comunale è passata all’unanimità. C’è la necessità di adeguare all’evoluzione della normativa nazionale -Testo unico degli enti locali- statuto e regolamento. La commissione speciale, dunque, si è costituita; ne fanno parte due consiglieri della maggioranza e due della minoranza, rispettivamente Francesco Paolo Valenzano e Diego Difino, Giuseppe Rocco Poli e Beppe Palmino. Sarà presieduta dal presidente del consiglio Alessandro Milillo, o da un suo delegato.
Scontata l’approvazione del rendiconto 2018 da parte della maggioranza, così come era scontato che lo approvassero anche i tre consiglieri ex amministratori, quelli che del rendiconto 2018 portano la paternità, Romagno, Lamparelli, Maggiorano e Poli. Il rendiconto è stato approvato anche da Carmine Iaffaldano, una adesione inaspettata alle risultanze economiche e finanziarie della Romagno2. Il consigliere del M5S, invece, si è astenuto. Un rendiconto a posto, dunque, niente “gravi irregolarità contabili e finanziarie o inadempienze” rilevate, scrivono i revisori nel loro parere. Per questo tutti ne hanno fatto l’elogio, non solo i vecchi amministratori ora minoranza, ma anche l’attuale amministrazione e maggioranza. Hanno elogiato gli oltre 9 milioni di euro di risultato di amministrazione e i 7,6 milioni di euro di fondo cassa. Una sola critica, è arrivata dai banchi della maggioranza. Diego Difino ha ricordato quello che i revisori dei conti ricordano da sempre, ad ogni rendiconto: “Unico importante rilievo -scrive l’organo revisore- è quello” sulla “riscossione relativa al recupero evasione dato che non sono stati conseguiti i risultati attesi”. Insomma, tra l’evasione accertata e quella riscossa c’è un gap in negativo molto forte, il comune recupera meno del 10% dell’evasione tributaria accertata.
Per il resto, sul piano contabile e finanziario tutto a posto. Ma è realmente così sul piano politico e della gestione della cosa pubblica? Non sempre quello che è a posto sul piano contabile lo è anche su quello politico. Un esempio per tutti sono i 163mila euro spesi per un impianto sportivo in completo abbandono, degrado e rovina come il campo da tennis di via Favale. Il comune sta pagando il mutuo, c’è, quindi, uno stanziamento e una spesa in bilancio che il rendiconto, poi, registra come consolidata. Sul piano contabile c’è un equilibrio, sul piano politico, e della gestione della cosa pubblica, un completo disastro. L’analisi del rendiconto, cioè di quello che l’amministrazione si è impegnata a fare e quello che effettivamente ha fatto, ritengo, debba andare al di là dei meri numeri contabili, questi sono roba da ragionieri; la politica è qualcosa che va oltre la ragioneria.
Si possono fare altri esempi: la piscina, il cui consuntivo 2018 di sicuro ha registrato come a posto il pagamento delle due rate del mutuo che i cittadini stanno pagando per un impianto da anni in abbandono, degrado e rovina. Lo stesso ragionamento vale per il cosiddetto palacultura. Tutto a posto sul piano contabile, tutto in equilibrio, ma anche qui un totale disastro sul piano politico e della gestione della cosa pubblica.
Anche la variazione di bilancio, atto squisitamente politico di questa amministrazione, è stata approvata con la sola, benevola, astensione dell’ex sindaco e dei suoi tre consiglieri; Palmino e Iaffaldano hanno votato a favore, come la maggioranza.
Se l’andazzo, o il clima, dei prossimi consigli comunali dovesse essere quello che si è visto nel consiglio del 31 luglio scorso, allora davvero saremmo di fronte alla anomala situazione di un quadro politico senza opposizione. Il che non è necessariamente negativo, anzi. Dipende tutto da come si amministra, dalla capacità di affrontare e risolvere i problemi: abbandono rifiuti, lama, traffico, manutenzione stradale, qualità dell’aria, cimitero, illuminazione pubblica, appalto igiene urbana in scadenza, problematiche appalto rifiuti ARO 7BA, “invasione” 5G, PUG… Per citarne alcuni.