Palazzetto, non c’è solo l’asta idrica è anche zona di interesse archeologico
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- Pubblicato Venerdì, 08 Febbraio 2019 18:50
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Come si vede chiaramente dalla foto sopra, tratta dal PPTR, l’area su cui è stato progettato il palazzetto dello sport è attraversata da un’asta idrica che, come fatto notare da Rutigliano 5 Stelle, avrebbe richiesto il parere vincolante dell’Autorità di Bacino. La mancata richiesta di questo parere è alla base della revoca della gara d’appalto (qui).
Ma su quell’area c’è un’altra questione che va approfondita. L’elaborato 11 del PRG intitolato “Aree vincolate dal PRG”, reticola una grande porzione di territorio a ridosso di lama San Giorgio come “zona di interesse archeologico”, porzione nella quale è compresa l’area di progetto del palazzetto dello sport.
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Nell’art. 48 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) del PRG si legge che “le zone di interesse archeologico sono aree suscettibili di ritrovamenti al momento presunti o non sufficientemente documentati. Per tali zone, qualsiasi intervento di movimento di terra oltre lo strato vegetale e comunque oltre il metro di profondità e qualsiasi attività edilizia o opera infrastrutturale, va preceduto dalla convocazione dell’Ispettore Onorario per la presenza al momento dello scavo”.
Per le NTA, quindi, il problema si pone al momento dello scavo. Faccio notare, però, ed è l’aspetto da approfondire, che nell’art. 142 del Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004) si legge che “sono comunque sottoposti alle disposizioni di questo Titolo per il loro interesse paesaggistico: ... m) le zone di interesse archeologico individuate alla data di entrata in vigore del presente codice”. Nell’art. 134, denominato “Beni paesaggistici”, dello stesso Codice, si legge: “1. Sono beni paesaggistici: … b) le aree indicate all'articolo 142”. L’edificazione di quell’area, dunque, richiede approfondimenti tecnici e normativi che, nel caso del palazzetto dello sport, è difficile dire che siano stati fatti in modo adeguato.
Ora, la gara è stata revocata e tutto deve cominciare dall’inizio. E’ molto probabile che l’amministrazione Romagno2 sia ormai fuori gioco rispetto a questa importante opera pubblica, un’opera richiesta a Rutigliano -a gran voce- da un ricco e variegato mondo sportivo-dilettantistico presumibilmente deluso da questo clamoroso fallimento.