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La maggioranza senza numero legale, il consiglio si è svolto grazie all’opposizione

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cons com -rischio-numero-legale


di Gianni Nicastro

Il consiglio di mercoledì 28 novembre scorso si è aperto che la maggioranza non aveva il numero legale: otto consiglieri compreso il sindaco. Poco dopo l’apertura è andata via la consigliera Rosa Romito, quindi presenti sette consiglieri, sempre compreso il sindaco, a fronte di un numero legale di nove presenze senza il quale l’assise conciliare può essere sciolta.

Maggioranza e amministrazione, però, hanno avuto fortuna. I cinque consiglieri di minoranza presenti non hanno chiesto il numero legale uscendo dall’aula, come generalmente succede nella battaglia politica. l’opposizione ha garantito il numero legale e non lo ha neanche fatto notare, magari per rimarcare il proprio senso di responsabilità. E’, quindi, grazie all’opposizione che la variazione di bilancio e l’aggiornamento del programma triennale delle opere pubbliche, e tutti gli altri punti all’ordine del giorno, sono stati approvati.

Una variazione di bilancio che permetterà all’amministrazione spostamenti di risorse importanti, come quelli individuati -poco più di 100.000 euro- per la progettazione di quattrocons com -rischio-numero-legale-3 interventi proposti alla regione Puglia nell’ambito del bando SISUS (sistema integrato sviluppo urbano sostenibile), che sono l’efficientamento energetico della scuola dell’infanzia “Madre Teresa di Calcutta”, la riqualificazione della Pineta comunale, il recupero della chiesa di San Lorenzo e dell’ex mattatoio comunale. Sono stati reperiti, con la stessa variazione, anche i fondi -650.000 euro- per la realizzazione del secondo lotto della villa comunale, oltre ai fondi per altre cose di ordinaria amministrazione; fondi che ammontano complessivamente  a 900.000 euro reperiti semplicemente spostandoli da un capitolo di spesa ad un altro.

Una variazione di bilancio politica
«Al contrario delle altre variazioni prevalentemente tecniche, questa ha una valenza anche politica, in quanto, con la previsione di realizzazione di opere pubbliche, ha tracciato indirizzi ed operato scelte anche per il futuro di questa comunità e del proprio territorio», è quanto ha detto l’assessore al bilancio Nicola Mastrocristino nel suo intervento illustrativo. L’unica variazione dell’amministrazione Romagno2 che ha avuto un valore squisitamente politico è stata, dunque, approvata grazie all’opposizione. Non saprei dire se questo sia, politicamente, un merito dell’opposizione e un demerito della maggioranza o esattamente il contrario. Anche perché, alla fine, sulla variazione di bilancio i quattro consiglieri di opposizione, Minguccio cons com -rischio-numero-legale-2Altieri, Franco Delliturri, Antonella Berardi e Giuseppe Valenzano, hanno votato contro; il consigliere Diego Difino si è astenuto. I voti della maggioranza, che nel frattempo -dopo circa due ore di consiglio- ha rimpinguato di presenze le sue file, sono stati undici.

Opere pubbliche
L’aggiornamento  dell’elenco triennale delle opere pubbliche 2018-2020 ha riguardato l’inserimento, nel medesimo elenco per il 2018, dei lavori e delle opere pubbliche di cui si è parlato nella variazione di bilancio, e cioè il secondo lotto della villa comunale, l’efficientamento energetico di una scuola dell’infanzia, la riqualificazione della Pineta e dell’ex mattatoio e il recupero della chiesa di San Lorenzo. Opere che nel piano triennale approvato alcuni mesi fa non c’erano. L’aggiornamento delle opere pubbliche, dunque, è passato con undici voti favorevoli, il voto contrario di Minguccio Altieri e l’astensione di Delliturri, Berardi, Valenzano e Difino.

Debiti, diritto allo studio e revisori
All’ordine del giorno di questo consiglio c’erano anche cinque punti relativi a cinque debiti fuori bilancio che ammontano, complessivamente, a 62.000 euro. Qui i consiglieri di minoranza presenti hanno votato in modo diverso, chi sempre contro, chi ha votato contro ad alcunicons com -rischio-numero-legale-1 e si è astenuto ad altri e chi si è sempre astenuto.

Il punto seguente ha riguardato l’approvazione del  piano comunale per il diritto allo studio anno 2019. E’ un piano che annualmente il consiglio approva e riguarda i fondi che la regione stanzia per il trasporto scolastico, la mensa e altri servizi inerenti la scuola, fondi che non sempre vengono messi a disposizione e, quando vengono dati, spesso non coprono le spese dei vari servizi. In questo piano, approvato all’unanimità, dalla regione arriveranno 84.000 euro su 103.000 di interventi per sezioni primavera della scuola dell’infanzia (4.284 euro) e strutturali all’infanzia “Madre Teresa di Calcutta” (99.000 euro).

L’ultimo punto, aggiunto, è stata la nomina dei componenti del nuovo collegio dei Revisori dei conti, che da qualche anno non sono più scelti dal consiglio comunale (in sostanza dalla maggioranza), ma vengono sorteggiati dalla Prefettura da un apposito albo. Sono stati sorteggiati, quindi, Nicola Mignozzi di Taranto (presidente), Anna Miglietta di Thonon Les Bains (Francia) e Giuseppe Cirillo di Toritto. E’ stato anche definito il compenso annuo massimo lordo per componente, che è di 8.250 euro (12.375 euro per il presidente). Il punto è stato approvato all’unanimità.

Sulle pregiudiziali, che si sono concentrate sulla problematica del centro storico e sulla richiesta di consiglio monotematico aperto fatta da circa duecento residenti, e su quello che non è successo nella commissione consiliare che si è tenuta ieri mattina, sarà pubblicato a breve un altro articolo.

 

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