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Amministrative 2019, il consigliere Vincenzo Damato si candida a sindaco

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Rutigliano ha già il suo primo candidato sindaco. Si chiama Vincenzo Damato, attuale consigliere comunale di maggioranza della lista “I Moderati”, lista del sindaco uscente Roberto Romagno. Qualche giorno fa siamo stati chiamati dal consigliere Damato il quale ci ha chiesto di riportare una dichiarazione circa la sua candidatura a sindaco alle amministrative della primavera del 2019, scadenza naturale della seconda amministrazione Romagno. Ieri sera lo abbiamo incontrato, qui sotto l’intervista.

Consigliere Damato, sappiamo che lei ci deve dare delle notizie. Di che si tratta?
«Direttore, io per le prossime amministrative voglio candidarmi a sindaco, visto che Roberto Romagno ha fatto bene e io, in qualità di capogruppo de “I Moderati”, voglio ancora continuare in questo percorso con I Moderati, sempre se loro lo consentiranno, altrimenti mi dovrò confrontare con altri candidati sindaci».

Lei, quindi, si candida. E’ un’autocandidatura o sono "I Moderati" ad averla scelta candidato sindaco?
«Io ho parlato con alcuni Moderati, e hanno detto sì. Attenzione, quando parlo dei Moderati mi riferisco ai suoi fondatori, non a tutti che sono tanti. Io ho parlato con alcuni esponenti, anche col segretario dei Moderati, Vito Palumbo, e lui ha detto “Vincenzo, da parte mia…”; poi parleremo con tutti i Moderati della mia candidatura alle amministrative del 2019».

E se il suo partito non l’appoggia, o l’appoggia in parte, lei che fa, insiste con la sua candidatura a sindaco?
«Comunque ho deciso senza il consenso di nessuno, è una mia decisione; poi, durante il percorso troverò la gente che mi appoggerà. E, comunque, ho una lista mia, un movimento con degli amici che vogliono dire la loro».

Questa sua candidatura guarda a desta o a sinistra?vincenzo-damato
«Per il bene del paese, per farlo crescere, la destra e la sinistra devono stare insieme».

Consigliere Damato, gli schieramenti ci sono, e a tutti i livelli (governo, regioni, comuni...). Da qualche parte uno si deve pur schierare: centrosinistra, centro, centrodestra. Non è che lei possa avere la pretesa di mettere insieme, sulla sua candidatura, quello che insieme non può stare (destra e sinistra).
«Qualche anno fa nel comune di Sannicandro ha amministrato, per cinque anni, l’estrema destra e l’estrema sinistra. Poi, io sono sempre dell’idea che l’uomo fa la bandiera, non è la bandiera che fa l’uomo».

Dunque, lei oggi lancia la sua candidatura. Si propone candidato anche della coalizione che governa Rutigliano da cinque anni, cioè di Direzione Italia, Impegno per Rutigliano, I Moderati e, magari, anche del centrodestra?
«Io so che tutti questi schieramenti hanno il loro candidato. Io sono dell’idea di confrontarmi con i loro candidati e sono anche di larghe vedute… nel senso che io sono per il dialogo con tutte le forze che vogliono fare politica, con le associazioni, con i vari partiti esistenti sia a livello nazionale che le liste civiche».

Da oggi, quindi, lei comincia la sua campagna elettorale.
«Io non smetto mai di fare campagna elettorale, io non sono come gli altri politici che a un mese dalle elezioni aprono le saracinesche; per me è sempre h24, tutti i giorni dell’anno si fa la politica perché i problemi ci sono tutti i giorni dell’anno, non solo durante le elezioni».

L’idea di una coalizione con la Lega?
«No no, io contro la Lega. Io sono orgoglioso di essere “terrun” e me ne vanto e quando una persona parla male del mio territorio, dei nostri figli, della nostra gente, io sono contro a vita».

Un accordo col centrosinistra?
«Senta, io ho detto con tutti, con tutti perché io non ci credo nella destra e nella sinistra, io credo nei valori delle persone, degli uomini, uomini che veramente vogliono fare il bene del mio paese».

Però, insomma, con qualcuno si deve pure alleare. Mi dica con chi le piacerebbe fare la coalizione.
«Io devo dire una cosa. In questi dieci anni sono stato benissimo con tutti coloro che oggi mi circondano, perché realmente hanno fatto tanto per il paese e senza soldi. Abbiamo attinto dove potevamo attingere, abbiamo preso parecchi fondi per il bene del nostro territorio. Roberto ha fatto tanto: la difesa della lama San Giorgio, ora il palazzetto dello sport, la villa comunale che è stata abbandonata per “secoli”, è stata pubblicata anche la grande viabilità e anche Piazza Manzoni».

Si rivolgerà in principal modo alle forze politiche che oggi governano Rutigliano?
«Anche all’opposizione, attenzione».

La sua candidatura anche all’opposizione?
«Certo, certo. E anche a tutte le associazioni che sono sul territorio».

Cioè a tutti, lei è il candidato sindaco di tutti!
«Io invito tutti i cittadini del mio paese, perché, lei mi insegna, oggi stanno da quel lato, domani stanno dall’altro lato, altri si mettono indipendenti. Io invito tutti i cittadini che vogliono contribuire e nello stesso tempo confrontarsi. Io sono pronto a confrontarmi e le posso dire un’altra cosa: io nel confronto, se vedo che un altro soggetto politico è veramente più “in” di me e che ama il mio paese, farò un passo indietro. Non ho problemi. Io non è che voglio per forza fare il candidato sindaco del mio paese… Lo vorrei fare, però se esce qualsiasi persona veramente in gamba, che ama il mio paese come Roberto Romagno, io le posso dire che farò un passo indietro».

Romagno non può più candidarsi.
«Lo so; attenzione, a livello di Roberto Romagno che si è speso molto».

Non si può più candidare e qualcuno potrebbe dire per fortuna.
«No, non è una fortuna, perché Roberto Romagno può fare ancora tanto; purtroppo dieci anni non bastano. Il paese lo ha sollevato rispetto a ciò che stava prima. Anche altri sindaci, diciamo… non che hanno fatto male, però potevano fare di più. Ma Roberto Romagno ha fatto molto di più e può fare ancora molto».

 

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