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La giunta approva la sesta variante al cimitero con una delibera strana

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strana-variante-cimitero


di Gianni Nicastro

Mi è capitato più volte di imbattermi in atti che riguardano i servizi cimiteriali con refusi e riferimenti ad altri atti sbagliati. L’ultima è la delibera -la n. 114 del 19 luglio 2018- con la quale la giunta ha approvato la sesta variante al cimitero comunale.  Una variante che, l’associazione culturale assegnataria già di tre aree cimiteriali, costruttrice già di 636 loculi e 72 colombari dal 2009 al 2011, sulla quale abbiamo fatto due inchieste, stava ansiosamente aspettando dal 2012.

E, in effetti, è arrivata, puntuale come le altre tre varianti fatte su misura, a disegnarle il quarto lotto, la quarta area cimiteriale di, presumiamo, 173 mq che questa associazione riempirà con i soliti 204 loculi e 24 colombari, come ha fatto già per tre volte. Questa volta, però, non è la sola a vedersi assegnata un’area nel cimitero nuovo, sarebbe stato troppo che l’area, l’ennesima, l’avessero assegnata solo a lei. Questa volta sono state accontentate altri due enti: un’altra associazione, un po’ più pia di quella sulla quale abbiamo scritto, e una congregazione, l’unica delle tre che può essere definita veramente “congregazione”.

La variante approvata otto giorni fa non disegna solo i tre lotti che saranno assegnati ai tre enti, disegna pure, come è sempre successo dal 2007, tombini e cappelle di famiglia, rispettivamente nel numero di 36 e 6. Sulle cinque varianti precedenti, sui manufatti disegnati e quelli effettivamente assegnati riferisco più giù.
var cim 4
Innanzi tutto mi preme far notare un fatto che -a mio modesto avviso- inficia la validità dell’ultima variante, quella approvata otto giorni fa. L’oggetto della delibera in questione, la 114 del 19 luglio scorso, è il seguente: “Progetto di Variante alla lottizzazione interna del cimitero comunale approvata con delibera di G.M. n.121 del 29.06.2016”. Questa delibera, variata da quella approvata otto giorni fa, aveva come oggetto: “Ampliamento del cimitero comunale. Approvazione dei lavori in variante al progetto approvato con delibera di G. M. n. 54 del 29/03/2013”.

Quindi, la variante approvata con l’ultima delibera, la 114/2018, ha variato la 121/2016, tanto è vero che il progetto di variante elaborato dall’ing. Carlo Ottomano -approvato con la stessa 114/2018- porta questo titolo: “Variante alla lottizzazione interna del cimitero comunale approvata con delibera di G. M. n. 121 del 29.06.2016”.
var cim 7
Ora, nel corpo della delibera 114/2018 si legge un’altra cosa: “Visto il nuovo progetto di variante al progetto generale di ampliamento del cimitero comunale, approvato con delibera di G.M. n. 54 del 29/03/2013, redatta dall'Ing. Carlo Ottomano, Responsabile dell'Area LL.PP.- Manutenzioni; Ritenuto di dover approvare il suddetto progetto di variante al progetto generale” (…) DELIBERA  1. di approvare il nuovo progetto di variante al progetto generale di ampliamento del cimitero comunale proposto con il presente atto, già approvato con delibera di G.M. n. 54 del 29/03/2013, redatto dall'Ing. Carlo Ottomano…”.

Dunque, il corpo della delibera 114/2018, l’ultima, e il suo deliberato dicono che si è variato l’omologa delibera 54/2013, mentre l’oggetto della stessa 114/2018, e l’intestazione del progetto di variante elaborato dall’ufficio tecnico, dicono che a variare è la delibera 121/2016. C’è, quindi, una stridente incongruenza tra oggetto della delibera 114/2018 e le sue stesse premesse e deliberato. Un refuso? Un errore? Un “copia e incolla” non corretto, non aggiornato?

Certo è che, chi legge la delibera 114/2018, approvata otto giorni fa, rimane un po’ confuso, spiazzato; non sa, alla fine, se a variare sia la 121/2016, come dice l’oggetto e il progetto, o la 54/2013 come riferisce il corpo e il deliberato.

La delibera 114/2018 ha avuto il visto di parere favorevole e regolarità tecnica dei responsabili del servizio cimiteriale e finanziario, l’ha dichiarata immediatamente esecutiva il segretario comunale e dovrebbero averla letta il sindaco e tre assessori presenti in giunta il giorno in cui è stata approvata.

Il problema di questa delibera non è solo la sua validità a fronte della stridente incongruenza prima citata, suscita altre considerazioni.

A un certo punto, nelle premesse, dice “che il progetto generale attualmente vigente per il Nuovo Cimitero Comunale (cioè approvato con la delibera 121/2016, n. d. r.) non soddisfa le esigenze della cittadinanza ne ottimizza gli spazi esistenti per le concessioni cimiteriali”.

Ora,  non è vero che la 121/2016 non soddisfaceva le esigenze della cittadinanza, perché nelle sue premesse si legge che “il Responsabile dei Servizi Cimiteriali ha chiesto al Responsabile dell'Area LL.PP. - Manutenzioni, di provvedere ad individuare, nella zona del cimitero già edificata, il numero necessario di lotti per tombini per privati utili a soddisfare le richieste dei cittadini”.

E, in effetti, il relativo progetto approvato aveva disegnato 76 tombini e 5 cappelle familiari i cui suoli erano perfettamente assegnabili perché dotati di piano finanziario che ne aveva quantificato i costi. Ma dei suoli relativi a quei 76 tombini non ne è stato assegnato nemmeno uno, come non sono stati assegnati i suoli dei tombini pianificati negli altri quattro, precedenti, progetti di variante al cimitero approvati con le delibere  137/2007, 141/2011, 80/2012, 54/2013, nonostante le citate delibere, dall’80/2012 alla 121/2016, riportino un numero complessivo di 247 “richieste di concessione di suoli cimiteriali per la costruzione di tombini di famiglia” e nonostante sin dalla delibera n. 80 del 11/5/2012 fossero pianificati anche i costi di assegnazione dei relativi suoli.

L’unica cosa che la 121/2016 non soddisfaceva era la richiesta di area cimiteriale della più volte citata associazione culturale, richiesta che giaceva nei cassetti del comune da dicembre 2012. La variante al cimitero approvata otto giorni fa, invece, ben soddisfa la richiesta di quella associazione culturale.

Prima, delibera 121/2016
var cim 5

Dopo, delibera 114/2018
var cim 6


In sostanza, la variante 137/2007 ha soddisfatto appieno le prime due richieste dell’associazione culturale in questione; le varianti 141/2011 e 80/2012 hanno soddisfatto appieno la terza richiesta dell’associazione culturale in questione; le varianti 54/2013 e 121/2016 potevano appieno soddisfare le richieste di tombini -247- che provenivano dai cittadini, ma queste richieste non non sono state soddisfatte.
Ci sarebbe da chiedere, al sindaco e al responsabile del servizio cimiteriale, per quale motivo è potuto succedere che cinque varianti al cimitero approvate dal 2007 al 2016 abbiano soddisfatto un solo richiedente e non tutti gli altri. Anche l’ultima variante, la 114/2018, soddisfa ancora -come si vede- quel richiedente, insieme ad altri due.

Con l’assegnazione del quarto lotto, quella associazione culturale, finalmente, soddisferà le richieste di loculi che raccoglie dal 2012 e per le quali, sin da allora, ha già avuto acconti sul costo degli stessi loculi.

E’ probabile, quindi, che il presidente di quella associazione culturale non presenti più nessun’altra richiesta di area cimiteriale, anche perché, lo spazio a disposizione è finito. Forse ora, i cittadini interessati ai suoli per tombini di famiglia, potranno vedere, finalmente, soddisfatte le loro richieste.

 

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