Palacultura: “Allo stato attuale l’opera risulta non accettabile”
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- Pubblicato Martedì, 05 Giugno 2018 09:00
- Scritto da Teresa Gallone
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di Teresa Gallone
Siamo al dunque. Il responsabile unico del procedimento (RUP), ing. Carlo Ottomano, il 4 maggio scorso, ha mandato una nota -una “Disposizione di servizio”- al direttore dei lavori del palacultura e, per conoscenza, alla ditta che lo ha costruito. La nota riferisce puntualmente i problemi riportati nei verbali delle tre visite di collaudo effettuate il 21 marzo, il 13 e 16 aprile 2018, collaudo ancora in corso. Il RUP nella sua nota fa notare che sono emerse alcune difformità tra quello che si è realizzato e quello che è prescritto nel contratto relativo al progetto del palacultura approvato dalla giunta comunale ad agosto del 2016.
Nella disposizione di servizio si contesta il sottodimensionamento delle strutture in legno, cioè delle travi che reggono il solaio, rispetto alle dimensioni riportate nel modello di calcolo del progetto strutturale agli atti del comune. In sostanza, la dimensione geometrica delle travi in legno anziché essere cm 300x150 è pari a cm 280x124; anche gli arcarecci sono sottodimensionati, dovrebbero essere cm 120x500, invece sono cm 120x240. Le “frecce” -scostamento in flessione- delle travi e degli arcarecci in legno “sono risultate notevolmente superiori ai limiti massimi riportati nello stesso progetto strutturale”, si legge sempre nella nota del RUP.
Di rilievi ce ne sono altri, ma qui ne citiamo ancora due di una certa importanza. In fase di getto del solaio è mancata la realizzazione delle “necessarie puntellature prescritte nel progetto strutturale”, puntellature che, immaginiamo, avrebbero dovuto supportare le travi fino a “completa maturazione del calcestruzzo” ed è stata accertata la “presenza di notevoli infiltrazioni di acqua piovana sia nella sala principale che nella Hall di ingresso”.
Dopo la disamina dei problemi il RUP conclude che “l'opera risulta non essere stata eseguita con cura, né seguendo le prescrizioni contrattuali”, quindi, “l’opera risulta non accettabile”.
Le disposizioni impartite al direttore dei lavori, che chiudono la nota, sono alquanto perentorie: una relazione su tutti i problemi evidenziati e la “eliminazione dei vizi riscontrati mediante la demolizione delle opere difformi e alla successiva ricostruzione delle stesse in conformità degli elaborati progettuali”. I tempi dati nella disposizione di servizio, entro i quali relazionare e rifare, sono trascorsi senza che sia successo nulla. Sappiamo che venerdì scorso collaudatore, direttore dei lavori e impresa, si sono visti, sono andati all’ufficio tecnico e, forse, anche al palacultura.