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Playground, lavori conclusi ma non si sa bene come gestirli

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Rete vandalizzata, attrezzi del basket manomessi con pezzi mancanti, forse rubati. E’ la situazione in cui versavano i due campetti di piazza S. D’Acquisto e che Rutiglianoonline ha denunciato a giugno dell’anno scorso.

Uno dei due canestri del basket allora è caduto addosso a un bambino probabilmente a causa di alcuni pezzi mancanti. Riportiamo qui una parte dell’articolo dal titolo “La struttura è caduta addosso a un bambino di quattro anni”, pubblicato il 24 giugno del 2017 su Rutiglianoonline settimanale: “Ora, sfiorata la tragedia, rispetto alla quale forse qualcuno sarà chiamato a rispondere, non è proprio possibile che il comune riproponga gli stessi attrezzi per quel campetto di basket. Se l’intenzione è quella di continuare a fornire un simile servizio sportivo, che riteniamo utile alla pratica dello sport, alla sua diffusione e al sacrosanto svago di bambini e ragazzi, bisogna che il comune si rivolga ad attrezzature che garantiscano più sicurezza, fisse e non smontabili. Ma non è solo unplayground-chiuso-gestione-1 problema di strutture, il problema è anche come si gestiscono questi impianti. Abbandonati al loro destino, alla mercé di vandali e cretini di ogni età non è più possibile, per una questione di rispetto del patrimonio pubblico, della sicurezza e della quiete pubblica. L’accesso libero fa in modo che a qualsiasi ora quegli impianti siano frequentati e questo impatta anche con la tranquillità del quartiere; numerose, infatti, sono state, in questi anni, le lamentele in tal senso giunte dai residenti. Dovrebbe essere prevista un’apertura e una chiusura a determinate ore dell’impianto, un minimo di controllo utilizzando anche il servizio civico affidato ad anziani o adulti disoccupati con il compito di chiamare le Forze dell’Ordine in caso di atti vandalici o di uso improprio della struttura. Poi, ovviamente, una adeguata videosorveglianza che dissuada gli imbecilli a prodursi in comportamenti incivili e fornisca a chi di dovere prove e testimonianze delle cose brutte che si possono verificare”.

Grazie a quella denuncia giornalistica il comune si è deciso a chiudere i playground per aggiustarli e metterli in sicurezza. I lavori sono stati affidati, quattro mesi dopo l’incidente, alla ditta Tennis Tecnica di Bari che, con 21.500 euro, ha rimesso a nuovo l'impianto cambiando gli attrezzi del basket da tralicci a monotubo ben saldato al pavimento. I lavori di ristrutturazione si sono conclusi il 18 gennaio di quest’anno, ma i campi da basket e di calcetto sono ancora chiusi. Perché?

Alla luce di quello che è successo l’anno scorso l'amministrazione comunale ha capito che non può più lasciare il playground al suo destino, aperto h24 e incustodito. Nei prossimo giorni sindaco e responsabili degli uffici cultura, tecnico e patrimonio si incontreranno per discutere sul da farsi, se affidare la struttura a una società sportiva dilettantistica, o gestirla in house con custodia e con un regolamento comunale che fissi orari, modalità di utilizzo e responsabilità.


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