Assegnati i loculi del XIII lotto, e i tombini pianificati nel 2011?
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- Pubblicato Mercoledì, 09 Maggio 2018 12:58
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Il progetto esecutivo è del 2 dicembre 2016, a distanza, quindi, di un anno e mezzo dalla sua approvazione, ecco l’avvio del “procedimento di gara pubblica mediante procedura aperta” per la realizzazione di 229 loculi nel cimitero comunale. Il responsabile del servizio, l’ing. Carlo Ottomano, il 13 aprile scorso, ha approvato il relativo “bando/disciplinare di gara” e lo “schema di contratto d’appalto”, allegati alla determina n. 405 di pari data, anche se, di bando, disciplinare e contratto, non abbiamo trovato traccia sul sito del comune. Un atto che segue quello con cui il responsabile dei servizi cimiteriali ha assegnato i loculi e accertato le somme in entrata per l’autofinanziamento dell’opera.
Su 229 loculi progettati sono stati assegnati (prenotati) 177 per i quali è stato versato il 15% del costo dello stesso loculo. Il comune ha incamerato, quindi, un acconto di 74.740 euro su un costo di progetto a base di gara di 600.000 euro. I 52 loculi non assegnati dovrebbero rimanere nelle disponibilità del comune per le emergenze.
Avviato, dunque, il procedimento di realizzazione di un’opera pubblica pianificata nel lontano 2013 (qui l’approfondimento), cinque anni per la realizzazione di un’opera piuttosto elementare -sul piano sia progettuale che costruttivo- sono davvero tanti. Una simile lentezza nella gestione della cosa pubblica è difficilmente giustificabile e l’amministrazione Romagno1 e 2, in questi anni, neanche ci ha provato a giustificarla.
Ma, rimanendo al cimitero, non ci sono solo i loculi dei vari lotti ad essere stati pianificati anni addietro, ci sono pure le edicole funerarie la cui ultima pianificazione risale a sette anni fa con la variante al cimitero nuovo approvata con delibera di giunta n. 141 del 7 ottobre 2011. Si tratta di 34 lotti per edicole funerarie (tombini) di m 2,50x1,50.
Visto che la zona del cimitero su cui dovrebbero sorgere quelle edicole funerarie sta per subire un’altra variante allo scopo di trovare non uno, ma tre suoli da assegnare a una associazione culturale, ad un’altra pia associazione e ad una confraternita per la costruzione di complessi loculari, ci siamo chiesti che fine avessero fatto, o faranno, quelle edicole funerarie, se c’è stata richiesta di assegnazione e se sono state assegnate in parte, tutte o nessuna. Sono domande che abbiamo formalmente rivolto, il 20 febbraio scorso, al sindaco e al segretario comunale con una lettera alla quale ci ha risposto, il 27 marzo successivo, il responsabile comunale dei servizi cimiteriali.
Abbiamo chiesto al sindaco se, dopo la variante del 2011, il comune avesse fatto un bando per portare alla conoscenza dei cittadini la possibilità di chiedere l’assegnazione di aree cimiteriali, cappelle ed edicole funerarie. Non è stato fatto nessun bando, ci è stato risposto dal responsabile, perché “vi era un numero sufficiente di domande per lotti e edicole funerarie a questo ente”.
Insomma, le richieste di assegnazione c’erano, il bando non era necessario ma, nonostante le richieste, “non è stata assegnata alcune edicola funeraria”. Perché? Perché “nella delibera di giunta n. 141 del 7.10.2011 -è sempre la risposta del responsabile- non erano quantificati i costi di cessione dei suoli per edicole funerarie”.
Quindi, le 34 edicole funerarie, nonostante fossero arrivate al comune “n. 100 (cento) richieste di concessione di suoli cimiteriali per la costruzione di tombini di famiglia”, come si legge nella delibera di giunta n.54 del 29 marzo 2013, non sono state assegnate perché il funzionario non sapeva quali fossero i costi di concessione in quanto non “quantificati” dalla giunta comunale nella sua delibera di approvazione della variante, la 141/2011 prima citata.
Ora, non capiamo questa risposta del responsabile, perché già la citata delibera n. 54/2013, quando elenca gli elaborati della variante 141/2011 cita anche la “RELAZIONE TECNICA e Piano finanziario a completamento dell’ampliamento del cimitero in IV Stralcio (allegato ‘C’)”. Un piano finanziario relativo alla variante in questione, dunque, esiste. L’elaborato è del 18 aprile 2012 e, sul frontespizio, riporta la seguente dicitura: “Progetto di: variante al progetto generale di ampliamento del cimitero comunale approvato con Del. G.M. n. 141 del 07-10-2011 e Piano Finanziario”.
Nella relazione di questo “Piano” si legge che “a seguito di Approvazione con Delibera n. 141 del 07.10.2011, relativa la richiesta di concessione di area cimiteriale per Confraternita e tombini di famiglia (…) il Resp.le del servizio Are LL.PP Ing. Carlo Ottomano ha predisposto di seguito il Piano Finanziario a completamento dell’Ampliamento del Cimitero Comunale”. In questo piano finanziario ci sono tredici tabelle che riportano i costi di urbanizzazione, delle fondazioni di 60 “tombini” e 9 “cappelle” insieme ai costi di realizzazione di “loculari e ossari” relativi ai “lotti: XII-XIII-XIV-XV”. Il “quadro riassuntivo” del piano finanziario in questione prevede un costo complessivo dei lavori, per la realizzazione dei 60 tombini di famiglie, delle 9 cappelle e dei quattro lotti “loculari e ossari”, di 3 milioni euro. La tabella “costi unitari”, alla voce “tombini” riporta € 2.753,06 di “Fondazione” e € 1.706,45 di “urbanizzazione”, un prezzo unitario complessivo di € 4.459,50.
In conclusione, la variante al cimitero approvata con delibera di giunta n. 141 del 7 ottobre 2011 il piano finanziario -con tutti i costi di concessione- ce l'ha sin dal 2012, non si capisce per quale motivo non sia mai stata assegnata nessuna edicola funeraria (o tombino di famiglia). Ancor più non si capisce per quale motivo il responsabile ci abbia risposto a quella maniera, cioè che “non è stata assegnata alcune edicola funeraria” perché “nella delibera di giunta n. 141 del 7.10.2011 non erano quantificati i costi di cessione dei suoli per edicole funerarie”.
E’ difficile credere che il responsabile non sapesse dell’esistenza di quel piano finanziario anche perché nella concessione relativa all’assegnazione del terzo lotto (“A3”) all’associazione culturale -su cui abbiamo fatte due inchieste- all’art. 5 si legge che “il corrispettivo delle costituzione del diritto di superficie sul lotto sopra specificato viene determinato in € 117.176,06 (euro cento diciasettemila cento sessanta sei virgola zero sei), in conformità alla vigente tariffa approvata con la citata deliberazione di Giunta Municipale n° 80/2012”.
Dall’ufficio tecnico ci hanno detto che il piano finanziario che qui abbiamo analizzato è stato approvato con la delibera 80/2012 citata nella concessione. In effetti, in quel piano finanziario, alla voce “urbanizzazioni e costi comuni” si legge “confraternita n. 1, n. loculi 206, tot. loculi 206, importo complessivo 117.176,06” euro, lo stesso, medesimo, importo che si legge nella citata concessione del lotto A3, datata 7 giugno 2012.
E’ dal 2012, dunque, che si conosce quel piano finanziario, le edicole funerarie, o tombini di famiglia che dir si voglia, potevano -a nostro modesto avviso- tranquillamente essere assegnati dal momento che le richieste c'erano, come lo stesso responsabile ha confermato. Dopo quella variante è stato assegnato solo il lotto A3 a una associazione culturale, perchè non siano state assegnate anche le edicole funerarie qualcuno potrebbe, o dovrebbe, spiegarcelo.