Locorotondo e Alberobello ricorrono al TAR contro l’Agraria all’ITC Montale
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- Pubblicato Venerdì, 04 Maggio 2018 17:35
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
E’ del 31 gennaio scorso la delibera, n. 126, con la quale la regione “autorizza l’indirizzo Agrario, agroalimentare e agroindustria, articolazione Produzioni e trasformazioni” all’IISS Alpi-Montale e precisamente all’ITC Montale. Autorizza, però, l’istituzione dell’indirizzo agrario “a condizione che la Città Metropolitana garantisca la disponibilità delle strutture e gli oneri di allestimento dei laboratori, nonché sia garantita la disponibilità dell’azienda agricola di riferimento”. Una decisione, importante per il territorio di Rutigliano, come è noto, a grande vocazione agricola e agroalimentare per la presenza di un importante comparto produttivo di uva da tavola, ma anche di industrie alimentari e di produzione e commercializzazione di ortofrutta.
Tra l’altro l’indirizzo è stato chiesto direttamente dal consiglio di istituto dell’IISS Alpi-Montale a dicembre dell’anno scorso, indirizzo che avrebbe suscitato l’interesse anche dell’Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli APEO, dell’Organizzazione di produttori APOC, e dell’O.P. Giuliano s.r.l. che hanno dichiarato, si legge nelle delibera regionale, “la propria disponibilità a collaborare con l’Istituto Alpi-Montale per lo sviluppo del suddetto indirizzo”.
La decisione di istituire l’indirizzo agrario è fissata in un allegato alla delibera regionale citata, ma nella stessa delibera, in un primo momento, la richiesta di istituire quell’indirizzo al “Montale” era stata diniegata, pur con parere positivo della Città Metropolitana di Bari, dall’USR (Ufficio Scolastico Regionale) “per mancata assunzione di oneri della Città Metropolitana per l’attivazione di specifici laboratori” e dalla stessa regione perché “l’indirizzo non è coerente con l’offerta formativa e trattasi di istituto ben dimensionato”. Poi, invece, la decisione in quell’allegato (“B”) al “n. 14” di autorizzare a condizione…, decisione che è stata impugnata al TAR Puglia dai comuni di Locorotondo e Alberobello, rispettivamente il 23 aprile e il 18 marzo.
Per quale motivo l’IISS Agrario Alberghiero Basile Caramia - Gigante di Locorotondo e Alberobello ha impugnato la nascita a Rutigliano non di un istituto ex novo di agraria, ma di un semplice indirizzo nell’ambito dell’offerta formativa di un istituto tecnico commerciale? Perché, come si legge nelle due delibere di attivazione del ricorso, “la deliberazione di G.R. n. 126/2018 creerebbe un grave pregiudizio per l'I.I.S.S. "Caramia – Gigante" riguardo alla formazione delle classi e al relativo organico di docenti e di personale tecnico amministrativo, data la provenienza di un gran numero di alunni dalla zona di Rutigliano e dei Comuni allo stesso limitrofi, di qui la richiesta ai Sindaci di Locorotondo e di Alberobello di intervenire presso la Regione Puglia e ad adoperarsi per ogni azione a tutela dell'offerta formativa dei rispettivi territori”.
A noi risulta nuovo che giovani studenti di Rutigliano si spostino in “gran numero” fino a Locorotondo, o fino ad Alberobello, per fare agraria; ma quand’anche ci fosse una decina, o più, di studenti da Rutigliano iscritti al Caramia-Gigante, non è giusto che facciano chilometri di strada, andata e ritorno, con l'inefficienza dei trasporti della "SudEst" e con tutti i disagi che questo comporta, per studiare una materia scelta per passione o per interesse culturale e professionale.
Ora, il ricorso è stato notificato anche al comune di Rutigliano, ma non abbiamo ancora visto la costituzione in giudizio dell’amministrazione Romagno2 a tutela degli interessi scolastici e culturali del proprio territorio.
La delibera regionale
La delibera del ricorso di Locorotondo